F1 Gran Premio di Montecarlo: Ricciardo più forte della noia

Francesco Parente
27 Maggio 2018
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RICCIARDO 6

Nessuno ha mai impensierito la Red Bull di Daniel. Gara priva di emozioni, podio privo di soddisfazione (escluso Ricciardo). Vettel guadagna solo 3 punti su Hamilton in ottica Mondiale.

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Montecarlo, un sogno, una sfida: la sesta tappa del Mondiale di Formula 1 si corre nel Principato, dove tutto sembra possibile ma non tra le curve, dove la realtà diventa ostica, dura, esageratamente violenta e spietata. Niente e nessuno però ferma i piloti del Circus più veloce del mondo, che aspettano solo il via per scatenare il loro istinto da animali da gara.

A Montecarlo la partenza è stata “pulita”, Ricciardo e Vettel sono scattati benissimo, dietro di loro nessun pilota ha fatto pasticci.  Questi i primi dieci dopo i giri iniziali: Ricciardo, Vettel, Hamilton, Raikkonen, Bottas, Ocon, Alonso, Sainz, Perez e Gasly. Verstappen, dopo aver infilato Grosjean, Magnussen ed Ericsson è risalito in 17°posizione…chissà se il ragazzo farà l’impresa!?! Sirotkin si è fermato in pit lane per scontare una penalità di 10 secondi: quando mancavano tre minuti dall’inizio della gara, la sua monoposto non aveva ancora le gomme montate…ma come si fa!?! Hamilton, nel gruppetto di testa, sembrava essere il più preoccupato per il consumo delle sue hypersoft, richiamando più volte il muretto box e pregandolo di controllarne il degrado: subito accontentato al 12°giro, con un pit stop che gli ha regalato un treno di gomme ultrasoft e un vergognoso sorpasso agevolato da parte di Ocon che gli ha regalato la quinta posizione.

Reazione Ferrari al giro 16: Vettel rientrava ed usciva con la ultrasoft e teneva la posizione su Bottas. Vettel si metteva a tirare per un possibile undercut su Ricciardo, che si fermava e riusciva avanti a tutti. Bottas invece montava la gomma supersoft, quindi in Mercedes optavano per una strategia differenziata tra i due piloti. Sorprendente la gara di Kimi Raikkonen, che dopo il pit stop si è messo a spingere fino a riprendere Hamilton, avvisato dal muretto dell’arrivo furioso del finlandese: “Lewis, Kimi arriva con una bella potenza di motore”.

Colpo di scena! Problema per Ricciardo, Vettel gli arrivava vicinissimo in staccata all’uscita del tunnel, momento focale della gara, Vettel chiamava il suo ingegnere chiedendo lume sulla situazione di Daniel. Dal muretto invitavano Seb a spingere e a passare Ricciardo, dalla Red Bull esortavano Daniel a rimanere concentrato e a difendere la posizione: “rimani concentrato, rimani concentrato, porta a casa la posizione, non ti passa, non ti passa!”

Altra situazione interessante in pista: Bottas si avvicinava a Raikkonen, proprio nel momento in cui tutti iniziavano a ripensare se fermarsi oppure no; Hamilton il “chiacchierone” continuava a lamentarsi col box della sua mescola, mentre in Ferrari avevano preparato un volante da sostituire a Vettel, che nel frattempo aveva perso ogni indicazione e spia sul proprio volante, subendo il ritorno di Lewis alle sue spalle.

Situazione gomme: Hamilton era il pilota con la condizione peggiore, ma Vettel non stava meglio…Ricciardo invece si difendeva. Intanto Verstappen si fermava e montava la hypersoft, un set ideale per fare l’ultima parte della gara su giri velocissimi. Non si smentiva il ragazzo olandese, che si “ingarellava” con le due Renault: Sainz lasciava andare via Hulkenberg (più veloce) e si metteva ad intrattenere Verstappen, che dopo un paio di duelli all’ultimo sangue, lo passava ma con l’incognita di aver (forse) tagliato un po’ troppo la chicane. Sempre con Verstappen succedono queste cose!?! Intanto Alonso finiva la gara per aver rotto, probabilmente, il proprio motore.

A tredici giri dalla fine, gli uomini della Rossa stimolavano Vettel: “da qui alla fine metti pressione a Ricciardo e prova a passarlo”, mentre in Red Bull pregavano Verstappen di fare un “sorpasso pulito” su Hulkenberg e Gasly.  Sei giri alla fine: incidente tra Leclerc e Hartley, il monegasco non aveva più freni! Virtual Safety Car in pista; chi stava dietro si fermava e montava le hypersoft, nulla di invariato per chi era davanti. Alla riapertura della gara Vettel perdeva terreno con Ricciardo, trovandosi in mezzo anche Vandoorne; dietro i primi due arrivavano Hamilton, Raikkonen, Bottas, Ocon, Gasly, Hulkenberg, Verstappen, Sainz, Ericsson, Perez, Magnussen, Vandoorne, Grosjean, Sirotkin e Stroll. Le qualifiche a Montecarlo si sono rivelate ancora una volta fondamentali, il resto lo ha fatto una partenza ordinata e un Vettel poco determinato. La noia stavolta si è ripresa la scena, però Ricciardo non va sminuito, ha corso con intelligenza e ha imposto una supremazia per tutto il weekend: un’impresa da grande pilota qual è!

F1 Gran Premio di Montecarlo

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