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Mobilità sostenibile in Italia: tra abitudini radicate e nuove sfide per il futuro

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 16 set 2025
Mobilità sostenibile in Italia: tra abitudini radicate e nuove sfide per il futuro
L’Italia affronta la transizione verso la mobilità sostenibile: dati, ostacoli, soluzioni e prospettive su auto elettrica, trasporto pubblico ed economia circolare.

Quando si parla di mobilità sostenibile in Italia, ci si trova di fronte a una realtà fatta di luci e ombre, di entusiasmi e resistenze che si intrecciano come le strade delle nostre città.  Secondo i dati dell’ultimo rapporto dell’Istituto Piepoli, presentato in occasione dell’ECO Festival della Mobilità Sostenibile a Roma, in Italia l’auto privata rimane la regina incontrastata della mobilità quotidiana: un amore difficile da abbandonare, tanto che il 77% degli italiani la utilizza regolarmente e il 65% si dichiara quasi “dipendente” da questo mezzo. Un dato che, di per sé, racconta molto più di mille statistiche sull’attaccamento viscerale che ci lega alle quattro ruote.

Nonostante un indice di sostenibilità che raggiunge un discreto 66 su 100, la rivoluzione verde sembra ancora un miraggio lontano per molti. L’utilizzo del trasporto pubblico resta ancorato a numeri modesti: solo il 19% degli italiani lo sceglie abitualmente, mentre la maggioranza continua a preferire la comodità e la libertà offerte dall’auto. Eppure, nelle aree urbane del Nord, dove le infrastrutture sono più moderne e capillari, sei italiani su dieci riconoscono che esistono alternative valide all’auto privata. È una questione di abitudini, certo, ma anche di opportunità concrete, che nel Mezzogiorno spesso mancano come acqua nel deserto.

Colpisce, però, la scarsa familiarità con un tema cruciale come la “mobility poverty”: solo il 13% degli intervistati ne ha sentito parlare. Un dato che evidenzia quanto sia necessario puntare i riflettori sulla esclusione sociale che può derivare dalla mancanza di opzioni di trasporto accessibili. Perché una mobilità moderna e inclusiva non può lasciare indietro nessuno, né in città né nei piccoli centri.

Sul fronte della transizione, il cammino verso i veicoli elettrici è ancora irto di ostacoli. Il prezzo elevato viene indicato come il principale freno dal 55% degli italiani, seguito dall’autonomia limitata (43%) e dalla cronica carenza di infrastrutture di ricarica, considerate insufficienti dal 79% degli intervistati. Non sorprende, dunque, che solo il 10% si dica pronto a compiere il grande salto e acquistare un’auto elettrica nel breve periodo. La diffidenza resta alta, nonostante il futuro parli sempre più la lingua dell’elettrificazione.

Eppure, la sensibilità ambientale non manca, soprattutto quando si guarda al trasporto merci. L’85% degli italiani ne riconosce il ruolo chiave per l’ambiente e il 70% vede nel trasporto intermodale ferroviario la via più sostenibile. Un segnale incoraggiante arriva anche dal treno regionale, che conquista il 57% degli utenti e si ritaglia un posto fisso nelle abitudini del 30% degli intervistati. Si tratta di piccoli, ma significativi, passi verso una mobilità più intelligente e meno impattante.

Parlando di economia circolare, l’Italia mostra il suo lato migliore: il riciclo è una parola d’ordine per il 42% degli italiani, seguito dal riuso (34%) e dalla sostenibilità ambientale (32%). Un risultato di cui andare fieri, considerando che il nostro Paese primeggia nel riciclo degli imballaggi, raggiungendo la quota record del 76,7%. È la dimostrazione che quando si tratta di dare nuova vita ai materiali, il genio italiano sa ancora farsi valere.

Le tecnologie emergenti si affacciano con sempre maggiore decisione sulla scena della mobilità. L’85% degli italiani conosce la guida autonoma, ma solo un terzo si sente pronto a fidarsi davvero di questa rivoluzione. Più ottimismo, invece, per l’intelligenza artificiale: il 62% la vede come un’alleata preziosa per migliorare la pianificazione e la sicurezza degli spostamenti. Un segnale chiaro che il futuro passa dalla capacità di integrare innovazione e affidabilità, senza dimenticare il fattore umano.

Non mancano le richieste rivolte alle istituzioni: per accelerare la transizione verso una mobilità più rispettosa dell’ambiente, gli italiani chiedono a gran voce incentivi economici (36%) e un deciso potenziamento del trasporto pubblico (32%). La visione a lungo termine non manca: il 38% degli intervistati è convinto che tra dieci anni l’auto elettrica sarà il mezzo di trasporto più diffuso. Una previsione che lascia trasparire una crescente consapevolezza delle sfide, ma anche delle opportunità che ci attendono.

Un capitolo a parte merita la riforestazione urbana, sempre più centrale nei progetti di rigenerazione delle nostre città. Verde e mobilità si intrecciano in un disegno che punta a restituire spazi vivibili, aria pulita e una qualità della vita superiore. In fondo, la vera sfida della mobilità sostenibile è proprio questa: trovare il giusto equilibrio tra innovazione, ambiente e benessere collettivo, senza rinunciare al piacere di muoversi e di scoprire, ogni giorno, nuove strade da percorrere.

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