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Mini e Deus Ex Machina svelano The Machina e The Skeg a Milano

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 28 set 2025
Mini e Deus Ex Machina svelano The Machina e The Skeg a Milano
Mini e Deus Ex Machina presentano due show car su base John Cooper Works: The Machina (2.0 turbo, 231 CV) e The Skeg (elettrico, 255 CV). Progetti espositivi e capsule moda.

In un mondo in cui l’automotive si intreccia sempre più con le nuove tendenze del lifestyle e le contaminazioni tra settori sono ormai la regola, la collaborazione tra Mini e Deus Ex Machina arriva a scuotere la scena della Milano Fashion Week con un’energia che si fa subito notare. Dimenticatevi le classiche presentazioni: qui non si parla di modelli destinati alla grande produzione, ma di due show car che sanno farsi manifesto, racconto e visione di una nuova idea di mobilità, stile e passione.

Al Deus Café di Milano, cuore pulsante di una città che non smette mai di sorprendere per la sua capacità di accogliere il nuovo, sono state svelate The Machina e The Skeg. Due concept car nate sulla piattaforma John Cooper Works, che diventano lo specchio di due anime apparentemente distanti ma unite da un fil rouge: la volontà di esplorare, osare e reinterpretare il passato in chiave contemporanea.

The Machina è la quintessenza della grinta corsaiola. Un’auto che sembra nata per mordere l’asfalto, con il suo motore turbo da 231 cavalli che non lascia spazio ai compromessi. La livrea tricolore, un richiamo sottile ma deciso alle radici del marchio, si accompagna a dettagli che omaggiano il mondo delle competizioni: dai cerchi aggressivi alle prese d’aria generose, ogni elemento racconta la storia di chi vive l’auto come una vera e propria estensione del proprio carattere. Il design non è mai fine a se stesso, ma dialoga con la tradizione sportiva di Mini, reinterpretata con uno sguardo proiettato al futuro.

Dall’altra parte della barricata, ma con la stessa forza dirompente, si posiziona The Skeg. Qui l’ispirazione arriva direttamente dalle onde, dal mondo del surf e dalla voglia di rompere gli schemi. Il cuore pulsante di questa show car è l’innovazione: una propulsione completamente elettrico da 255 cavalli che non solo promette prestazioni, ma soprattutto un’esperienza di guida nuova, sostenibile e ricca di emozioni. I pannelli in fibra semi-trasparente, vero e proprio colpo d’occhio, dialogano con un design che mette al centro la leggerezza, la trasparenza e la ricerca della libertà, elementi che da sempre caratterizzano l’universo Deus.

Ma ciò che davvero rende uniche queste due vetture è la capacità di parlare linguaggi diversi pur condividendo un DNA comune. Sul tetto, quell’inconfondibile “X” non è solo un dettaglio estetico: diventa il simbolo tangibile dell’incontro tra due mondi, due filosofie, due modi di intendere l’automobile e il lifestyle. Un marchio che resta impresso nella memoria, come un sigillo su una collaborazione destinata a lasciare il segno.

Dietro la direzione creativa ci sono due nomi che non hanno certo bisogno di presentazioni: Carby Tuckwell e Matt Willey. La loro firma si riconosce nella capacità di fondere l’eredità sportiva di Mini con un linguaggio grafico che parla alle nuove generazioni, senza mai dimenticare il valore della storia e della tradizione. Il risultato è un mix esplosivo di audacia, eleganza e spirito anticonformista, perfettamente in linea con lo spirito di Deus Ex Machina.

E non finisce qui. La partnership tra i due brand si allarga anche al mondo della moda, con una capsule collection che unisce dettagli racing e sartorialità. Un modo intelligente per proiettare l’esperienza automotive ben oltre i confini del garage, coinvolgendo una community che vuole vivere la passione per i motori in ogni aspetto della propria quotidianità. I capi, disponibili sia online che nei negozi Deus, sono la testimonianza di un progetto che nasce da una “passione genuina per i motori e un approccio lifestyle che valorizza innovazione e comunità”, come sottolinea Federica Manzoni di Mini Italia.

La scelta di presentare questi concept proprio durante la settimana della moda milanese non è certo casuale. Si tratta di una strategia ben precisa, che vede Mini impegnata a presidiare quei contesti culturali in cui l’auto non è più solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio oggetto di desiderio, simbolo di appartenenza e stile di vita. In un’epoca in cui i confini tra automotive, moda e lifestyle sono sempre più labili, iniziative come questa dimostrano come i grandi marchi sappiano leggere il presente e anticipare il futuro, esplorando territori nuovi e affascinanti.

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