Milano estende l'Area C ai weekend dal 2026: nuove regole
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La città di Milano si prepara a un cambiamento epocale nella gestione del traffico urbano. A partire dal primo gennaio 2026, l’Area C, attualmente operativa solo nei giorni feriali, verrà estesa anche ai fine settimana. Una decisione che ha già acceso il dibattito tra cittadini, ambientalisti e commercianti. Il sindaco Beppe Sala ha motivato questa scelta con un principio di equità: “Perché deve pagare chi lavora e non chi viene a fare shopping?” ha dichiarato, sottolineando che l’obiettivo non è aumentare le entrate comunali, ma incentivare una mobilità sostenibile.
Un piano di riorganizzazione
Questa iniziativa si inserisce in un piano più ampio di riorganizzazione della viabilità cittadina, che mira a rendere il centro città più vivibile e meno congestionato. Attualmente, l’Area C è attiva nei giorni feriali dalle 7:30 alle 19:30, con un ticket di 7,5 euro per i veicoli più inquinanti. L’estensione ai weekend rappresenta un passo significativo verso una Milano meno dipendente dai mezzi privati, promuovendo alternative di trasporto più ecologiche e sostenibili.
La proposta ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, gli ambientalisti applaudono all’iniziativa, ritenendola indispensabile per migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento nel centro città. Dall’altro, i commercianti esprimono preoccupazione per un possibile calo della clientela e, di conseguenza, degli affari. Questo timore è amplificato dalla recente eliminazione di 190 posti auto a pagamento in via Marina, nell’ambito della riorganizzazione della Ztl Quadrilatero.
Le polemiche non mancano
Nonostante le polemiche, l’amministrazione comunale rimane ferma sulle sue posizioni. Secondo Sala, queste misure sono cruciali per contrastare i cambiamenti climatici e trasformare Milano in una metropoli moderna e sostenibile. “Le strade centrali devono essere meno congestionate, più vivibili e accessibili per pedoni e ciclisti,” ha affermato il sindaco, evidenziando come queste politiche siano parte di una strategia più ampia per ridurre le emissioni di CO2.
Il piano prevede anche incentivi per l’adozione di mezzi di trasporto alternativi, come biciclette e monopattini elettrici, e una riduzione graduale dei parcheggi nel centro città. Questi cambiamenti mirano a scoraggiare l’uso di veicoli privati e a promuovere soluzioni di mobilità più rispettose dell’ambiente. Tuttavia, i residenti esprimono preoccupazioni, soprattutto per le difficoltà logistiche che potrebbero derivare dalla diminuzione dei posti auto disponibili.
Il futuro
Guardando al futuro, l’estensione dell’Area C ai weekend rappresenta una sfida e un’opportunità. Da un lato, c’è il rischio di alienare una parte della popolazione e del tessuto commerciale; dall’altro, c’è la possibilità di rendere Milano un esempio virtuoso di sostenibilità urbana. La città, infatti, punta a diventare un modello di innovazione e rispetto ambientale, in linea con gli obiettivi globali di riduzione delle emissioni.
In conclusione, la trasformazione della mobilità urbana a Milano segna un momento di svolta. Le scelte intraprese dall’amministrazione comunale non solo riflettono una visione a lungo termine per una città più verde e inclusiva, ma anche la volontà di affrontare le sfide ambientali con determinazione. Sarà interessante osservare come cittadini, commercianti e visitatori reagiranno a queste nuove regole e come Milano saprà adattarsi a questa rivoluzione nella gestione del traffico.
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