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Mercedes rilancia la sfida del lusso: ecco la Classe S facelift 2026

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 10 dic 2025
Mercedes rilancia la sfida del lusso: ecco la Classe S facelift 2026
Il restyling 2026 della Mercedes S‑Class unisce nuovo design, cockpit digitale in stile EQS, steer‑by‑wire e sviluppo della guida autonoma Level 4 verso soluzioni elettriche.

Quando si parla di lusso su quattro ruote, pochi nomi sanno incarnare l’eccellenza come Mercedes. Nel 2026, la casa di Stoccarda rilancia la sfida nel segmento delle berline di prestigio con la Classe S facelift 2026, un modello che promette di riscrivere le regole del gioco senza rinnegare il proprio DNA. Siamo di fronte a una metamorfosi che va ben oltre il semplice restyling: qui, la tradizione incontra l’innovazione su tre fronti chiave, destinati a lasciare il segno sia tra gli appassionati sia tra chi, nel mondo automotive, detta le tendenze.

Nuovo design, interni digitali di ultima generazione e sistemi di guida autonoma all’avanguardia sono i pilastri di questa evoluzione. Mercedes non si limita a rinfrescare l’immagine della sua ammiraglia, ma si impegna a ridefinire il concetto stesso di comfort e tecnologia a bordo. Il linguaggio stilistico si arricchisce di dettagli che strizzano l’occhio al futuro: i fari “star-studded”, con una firma luminosa che richiama il logo della Stella, e una calandra ampliata, conferiscono alla vettura una presenza scenica ancora più marcata. Non si tratta di un vezzo estetico, ma di una scelta mirata a sottolineare la continuità con la tradizione pur abbracciando il nuovo corso stilistico di Mercedes.

All’interno, la rivoluzione è tangibile. L’abitacolo si trasforma in un vero e proprio salotto digitale, dove la plancia, ispirata alla EQS, ospita un sistema di display integrati sotto un’unica superficie di vetro. Una soluzione che non lascia spazio ai compromessi: l’esperienza di bordo si fa più immersiva, grazie a una tecnologia che si fonde con l’eleganza dei materiali e la cura dei dettagli. Non mancano le voci critiche, pronte a sollevare dubbi sulla possibile perdita di personalità rispetto ai fasti del passato, ma la direzione è chiara: l’ammiraglia tedesca punta tutto su innovazione e funzionalità.

Sul fronte della guida autonoma, il salto di qualità è evidente. La collaborazione con Momenta per lo sviluppo di una piattaforma certificata Level 4 apre scenari inediti: i prototipi circolano già con sofisticati sistemi LiDAR sul tetto, anche se questi sensori non saranno presenti sulle versioni di serie. L’obiettivo? Offrire servizi shuttle senza conducente, dimostrando la volontà di Mercedes di porsi all’avanguardia nella sensoristica e nella sicurezza attiva. Una scelta che potrebbe rivoluzionare il modo stesso di concepire la mobilità di lusso.

Tra le innovazioni più discusse, spicca il sistema steer by wire con volante in stile yoke, mutuato dalla concept Vision One-Eleven. Una soluzione che promette di migliorare la visibilità e l’interazione con i sistemi di assistenza, ma che solleva interrogativi sul piano ergonomico e normativo. La scommessa è audace: ridefinire il rapporto tra uomo e macchina, portando l’esperienza di guida a un livello superiore. Riuscirà la Classe S a conquistare anche i puristi, o sarà una rivoluzione destinata a dividere?

Capitolo motorizzazioni: la scelta di mantenere il V12 per la versione Maybach, nonostante le crescenti restrizioni sulle emissioni, rappresenta un segnale forte per gli amanti del lusso tradizionale. Allo stesso tempo, Mercedes guarda avanti con determinazione, pianificando una convergenza tra Classe S ed EQS entro il 2030. La variante elettrica poggerà sulla piattaforma MB.EA, mentre i propulsori termici continueranno a sfruttare l’architettura MRA aggiornata. Una doppia strategia che testimonia la volontà di soddisfare sia chi non vuole rinunciare al fascino dei motori classici, sia chi cerca soluzioni sostenibili e all’avanguardia.

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