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Mercedes Classe A non muore: resterà fino al 2028 e guarda già al futuro

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 25 set 2025
Mercedes Classe A non muore: resterà fino al 2028 e guarda già al futuro
Mercedes, Classe A fino al 2028 e quinta generazione sulla piattaforma MMA, con versioni elettriche 800V e motori 1.5 mild hybrid.

Il futuro della Mercedes Benz nel segmento delle compatte si arricchisce di nuovi scenari, segnando una svolta che difficilmente passerà inosservata tra appassionati e addetti ai lavori. In un momento in cui il mercato automobilistico sembra oscillare tra incertezze e nuove sfide, la Casa di Stoccarda sceglie di giocare d’anticipo: la Classe A rimarrà in produzione almeno fino al 2028, andando così controcorrente rispetto alle strategie di riduzione della gamma viste negli ultimi anni. Una mossa che non solo risponde alle pressioni dei clienti e alle richieste della rete commerciale, ma che sottolinea la capacità di adattamento di un marchio storico alle mutevoli esigenze del mercato globale.

La decisione di prolungare la vita della Classe A non è frutto del caso. Dietro questa scelta si celano motivazioni ben precise: il calo del 6% nelle vendite complessive registrato nel primo semestre e un brusco -19% nelle consegne di modelli a trazione elettrica hanno imposto una riflessione profonda sulla strategia da adottare. In un contesto in cui la transizione energetica procede a velocità differenti nei vari Paesi, mantenere una compatta come la Classe A diventa una carta vincente per presidiare volumi e fidelizzare una clientela ancora legata alle motorizzazioni tradizionali, senza rinunciare all’innovazione.

Ecco allora che entra in scena la nuova piattaforma MMA (Mercedes Modular Architecture), vero e proprio cuore pulsante della futura generazione della Classe A. Una piattaforma nata per supportare la mobilità del domani, ma progettata con quella tipica flessibilità tedesca che permette di spaziare dalle versioni full elettrica alle varianti più classiche. La MMA rappresenta, infatti, il ponte ideale tra passato e futuro: se da un lato offre soluzioni tecnologiche all’avanguardia come l’architettura a 800 volt – capace di garantire prestazioni da vera premium, con potenze comprese tra 201 e 354 CV e autonomie che potrebbero raggiungere i 700 km teorici – dall’altro non dimentica chi preferisce affidarsi al collaudato motore termico, magari arricchito da tecnologie intelligenti come il mild hybrid.

Non è un mistero che la strategia della Stella sia figlia di un’analisi accurata dei trend di mercato: la domanda di auto elettriche cresce, sì, ma a ritmi inferiori rispetto alle previsioni di qualche anno fa. Ecco perché la nuova Classe A, pur guardando al futuro con la sua versione elettrica, continuerà a proporre anche motorizzazioni a benzina 1.5 turbo, supportate dalla tecnologia mild hybrid che promette di abbattere consumi ed emissioni senza rinunciare al piacere di guida. Una doppia anima, dunque, che consente a Mercedes Benz di rispondere sia alle stringenti normative europee in tema di emissioni, sia alle esigenze di quei mercati dove le infrastrutture di ricarica sono ancora un miraggio.

Dal punto di vista commerciale, la scelta di puntare su una piattaforma così versatile non è priva di rischi. Gli analisti si interrogano sui costi di sviluppo della MMA e sulla sua capacità di generare margini soddisfacenti in un contesto di domanda altalenante. Tuttavia, i concessionari hanno accolto con entusiasmo la notizia: poter continuare a proporre la Classe A rappresenta una boccata d’ossigeno in una fase di transizione complessa, dove la clientela chiede rassicurazioni e concretezza. D’altra parte, la stessa Mercedes Benz sembra aver compreso che la corsa all’esclusività non può prescindere da una solida base di volumi, soprattutto in un segmento strategico come quello delle compatte premium.

Non va dimenticato, inoltre, il ruolo delle normative ambientali. La doppia anima della piattaforma MMA consente a Mercedes Benz di giocare su più tavoli: da un lato, le versioni elettrica rispondono alle richieste più avanzate in termini di sostenibilità; dall’altro, le varianti mild hybrid permettono di mantenere competitività nei mercati meno maturi, garantendo comunque un’attenzione particolare ai consumi e alle emissioni. Una strategia che si rivela tanto pragmatica quanto lungimirante, specie in un’epoca in cui le certezze sembrano vacillare e la parola d’ordine è “adattabilità”.

Nei prossimi mesi, gli occhi saranno puntati sulle tempistiche di lancio, sui listini e sulle configurazioni che andranno a comporre l’offerta della nuova Classe A. Quel che è certo è che Mercedes Benz ha scelto di non abbandonare il terreno delle compatte, ma di presidiarlo con un prodotto capace di parlare sia agli entusiasti dell’elettrica sia agli irriducibili della benzina. Una scelta che, se da un lato richiede coraggio e investimenti, dall’altro conferma la volontà di mantenere salda la propria leadership in un segmento in continua evoluzione. Perché, come insegna la storia della Stella, l’innovazione non è mai un punto d’arrivo, ma un viaggio da percorrere con lo sguardo rivolto al futuro e i piedi ben piantati a terra.

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