Mercedes-AMG rivede la strategia: addio al quattro cilindri ibrido?

Il recente dietrofront di Mercedes-AMG sul motore a quattro cilindri ibrido ha segnato un cambio di rotta significativo per il marchio tedesco. La scelta di adottare il downsizing e l’elettrificazione con il propulsore M139l, un quattro cilindri ibrido plug-in da 2.0 litri, non ha incontrato il favore del pubblico tradizionale. I clienti, abituati a sonorità e prestazioni di cilindrate maggiori, hanno accolto con freddezza questa innovazione tecnologica.

Nonostante la sua complessità tecnica e le elevate prestazioni, il motore M139l si è rivelato un progetto problematico. Era non solo costoso da produrre, ma anche difficile da adattare agli standard Euro 7. Inoltre, il bilanciamento tra sostenibilità, costi e attrattiva commerciale è stato insufficiente, lasciando insoddisfatti sia gli appassionati che gli analisti del settore.

Mercedes-AMG, una bella marcia indietro

Un dirigente della casa automobilistica, che ha preferito rimanere anonimo, ha dichiarato: “Abbiamo imparato una lezione importante“. Mentre il quattro cilindri rimarrà in produzione per un periodo limitato, Mercedes-AMG ha già avviato lo sviluppo di propulsori più tradizionali, come il motore V-8 e il sei cilindri in linea, entrambi con varie forme di ibridizzazione.

Ironia della sorte, i motori di maggiore cilindrata offrono oggi più possibilità di rispettare le normative sulle emissioni. La maggiore superficie disponibile consente l’integrazione di tecnologie avanzate per ridurre gli inquinanti. Tuttavia, per l’attuale C63 non si prevede un ritorno al V-8, ma è possibile una sostituzione con una versione C53 equipaggiata con un sei cilindri mild-hybrid da 3.0 litri.

La decisione riflette le difficoltà che l’industria automobilistica sta affrontando nel trovare un equilibrio tra sostenibilità e prestazioni. Marchi concorrenti come BMW, ad esempio, continuano a proporre modelli come la M3 con motori sei cilindri non elettrificati, a prezzi più competitivi. Questa strategia sta erodendo ulteriormente la base clienti di Mercedes-AMG.

Michael Schiebe, CEO di Mercedes-AMG, ha ammesso che la transizione verso il quattro cilindri avrebbe richiesto una comunicazione più efficace. “I nostri clienti storici necessitano di tempo per adattarsi alle nuove tecnologie“, ha dichiarato. Tuttavia, l’esperienza ha dimostrato che il pubblico appassionato del marchio non è ancora pronto a rinunciare al fascino dei motori di grande cilindrata.