Nissan: i membri del consiglio indipendente pronti a scegliere il successore di Ghosn

Francesco Donnici
04 Dicembre 2018
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I nomi più probabili per la successione del manager brasiliano sono Hiroto Saikawa e Toshiyuki Shiga.

Lo scorso 19 novembre, l’ex numero uno dell’Allenaza Renault-Nissan-Mitsubishi, Carlos Ghosn, è stato arrestato all’aeroporto internazionale di Tokyo con l’accusa di evasione fiscale e di aver utilizzato i soldi della società per scopi personali. Secondo le ultime informazioni diffuse da Automotive News, i membri del consiglio indipendente di Nissan si riuniscono martedì per decidere il successore del manager brasiliano-libanese, protagonista di una vicenda tutt’altro che chiara.

Il nome che verrà scelto dai membri del consiglio sarà molto importante, perché peserà sul futuro dell’Alleanza tra il Costruttore nipponico e il Gruppo francese. Tra i possibili successori troviamo l’attuale CEO di Nissan, Hiroto Saikawa, diventato amministratore delegato dopo l’arresto di Ghosn, e Toshiyuki Shiga, uomo che fino a poco tempo fa era molto vicino all’ex numero uno dell’Alleanza. L’unica cosa certa è che sarà scelto come Presidente un membro dell’attuale consiglio e la votazione si terrà il prossimo 17 dicembre.

Come accennato in precedenza, la posta in gioco è molto alta, perché il prossimo presidente indicherà il futuro di Renault, Nissan e Mitsubishi, uniti dell’alleanza automobilistica più importante del mondo, fortemente voluta e gestita fino ad ora in maniera ferrea da Carlos Ghosn. Se Saikawa dovesse essere eletto Presidente, Nissan guadagnerebbe maggiore peso sull’intera Alleanza, a discapito della Casa del Rombo che fino ad ora guidava gli equilibri di potere. Non bisogna inoltre dimenticare che Saikawa era uno degli uomini più vicini a Ghosn, mentre adesso sembra diventato uno dei più grandi detrattori del manager brasiliano per quanto riguarda i suoi presunti illeciti. Se invece la scelta dovesse ricadere su Shiga, con ogni probabilità si otterrebbe una più ampia gestione collettiva di Nissan.

Ricordiamo che Renault è il maggiore azionista di Nissan e ha diritti di voto nella società, mentre il costruttore giapponese è il secondo azionista più importante della Casa del Rombo, ma non ha potere di voto. Questa situazione ha creato uno squilibrio che è peggiorato nel corso degli anni con l’aumento delle vendite di Nissan, specialmente in mercati cruciali come la Cina e gli Stati Uniti, dove la casa automobilistica francese risulta totalmente assente. Questa tensione palpabile viene sottolineata dalla scelta dei vertici di Nissan di non prendere in considerazione i candidati suggeriti da Renault.

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