Sergio Marchionne rassicura sul futuro del Gruppo Fiat-Chrysler, annunciando l’ambizioso obiettivo di 6 milioni di auto prodotte nel 2018.
Sergio Marchionne rassicura sul futuro del Gruppo Fiat-Chrysler, annunciando l’ambizioso obiettivo di 6 milioni di auto prodotte nel 2018.
Nel corso dell’ultima assemblea del Gruppo Fiat tenutasi a Torino – in vista dello spostamento della sede legale in Olanda – l’amministratore delegato, Sergio Marchionne, ha parlato a tutto campo di numerosi ed interessanti argomenti, tra cui il possibile ingresso del fondo di investimento Blackrock nel capitale azionario di FCA (Fiat-Chrysler), ma soprattutto dei futuri obiettivi del Gruppo, tra cui l’ambizioso pronostico relativo alla vendita di sei milioni di auto entro il 2018.
Obiettivo sei milioni entro il 2018
Nel corso dell’assemblea degli azionisti, Marchionne ha voluto spiegare gli ambiziosi obiettivi di vendita del Gruppo nei prossimi anni. Nel corso di quest’anno, Fiat e Chrysler punteranno ad immatricolare tra i 4,5 e i 4,6 milioni di unità in tutto il mondo, rispetto al precedente dato di 4,35 milioni del 2013. Il 2014 dovrebbe quindi portare un utile della gestione ordinaria a 3,6-4 miliardi, un utile netto a 0,6-0,8 e indebitamente netto industriale tra 0,8 e 1,3 miliardi di euro. I mercati che contribuiranno di più al raggiungimento di questo obiettivo sono quelli del nord America e quelli asiatici. In particolare si prevede una crescita del mercato statunitense, mentre quello canadese dovrebbe rimanere stabile. Le previsioni sull’America latina parlano di un aumento del mercato brasiliano e di una forte contrazione dei restanti paesi di quell’area geografica, a causa delle restrizioni sulle importazioni e delle alte tasse di vendita. Di questo passo, secondo il manager italo-canadese si arriverà nel 2018 ad una produzione di ben 6 milioni di vetture, sfruttando in questo modo la quasi completa capacità produttiva del Gruppo.
Terminata l’emergenza occupazionale
Marchionne ha nuovamente rassicurato sull’occupazione delle fabbriche del gruppo affermando: “Confermo che non ci sono eccedenze occupazionali in Italia e i prossimi investimenti a Mirafiori comporteranno la piena occupazione del sito”. Marchionne ha inoltre parlato dell’attuale situazione dello stabilimento Maserati di Grugliasco, sottolineando che l’investimento “ha consentito a tutti gli addetti di tornare al lavoro, e anche a mille unità in più”.
Il segreto del successo saranno le piattaforme condivise
L’a.d di FCA ha infine lodato la recente strategia produttiva del Gruppo, affermando che le grandi economie di scala hanno permesso e permetteranno nel prossimo futuro di investire nello sviluppo delle architetture e dei prodotti. Attualmente Fiat ha già completato la convergenza sulle tre piattaforme principali: Mini (Panda e 500), Small (500L, 500X, Jeep Renegade) e Compact (Alfa Romeo Giulietta, Dodge Dart, Jeep Cherokee, Chrysler 200). Secondo Marchionne, grazie a questa suddivisione di piattaforme, il Gruppo potrà affrontare ad armi pari le concorrenti, prime fra tutte le temibili case automobilistiche tedesche.