Sembrava che nella lotta al podio delle premium non dovesse accadere nulla nel 2013 e invece proprio la terza in classifica ha sparigliato i giochi.
Sembrava che nella lotta al podio delle premium non dovesse accadere nulla nel 2013 e invece proprio la terza in classifica ha sparigliato i giochi.
BMW, Audi, Mercedes, questa la classifica consolidata 2012 dei tre marchi premium, divisi tra loro solo da poche decine di migliaia di unità. Tutto lasciava pensare che nulla sarebbe cambiato nel 2013.
I tre brand si marcano strettissimo e ad ogni novità di uno corrisponde l’immediata controproposta degli altri due. Così è stato per i SUV, i crossover, i coupé a quattro porte o berline sportive, le superprestazionali, le compatte del segmento C e anche B.
Rivoluzioni di gamma e di architetture, e così anche BMW e Mercedes hanno capitolato alla trazione anteriore per le compatte di nuova generazione, con accordi e condivisioni di componenti, motorizzazioni, produzione. Mercedes classe A ad esempio viene prodotta negli impianti Renault e con componenti dell’alleato francese.
Nulla peraltro minaccia lo strapotere delle tre tedesche. In Europa – pure mercato in crisi storica senza precedenti – un’auto immatricolata su tre appartiene ai tre gruppi tedeschi.
Tutti e tre i marchi sono forti nei mercati emergenti, tutti e tre i marchi puntano ad un obiettivo di 2 milioni di vetture prodotte all’anno entro la fine del decennio.
Certo coprire tutti i segmenti e gestire una gamma immensa è impegnativo. Ognuno dei tre ha caratteristiche di management e business collaterali diversi, ad esempio moto per BMW e Audi, veicoli commerciali per Mercedes.
Ognuno cerca sinergie e risparmi con partner diversi, ma BMW e Mercedes hanno accordi anche tra di loro, mentre Audi gode delle sinergie del maxi gruppo Volkswagen del quale fa parte.
In apparenza nessuna delle tre perde il passo o nessuna sopravanza nettamente le altre. In realtà il 2013 ha dato qualche sorpresa e i numeri chiariscono inesorabilmente le sfaccettature di un risultato, non ancora consolidato, ma che vedrà probabilmente l’inatteso controsorpasso di Mercedes nei confronti di Audi.
Uno dei tre tenori ha cacciato un acuto travolgente che ha sparigliato le carte. Quell’acuto si chiama Mercedes Classe A. Capostipite di una nuova famiglia, a trazione anteriore, che si è arricchita in corso d’anno di una berlina sportiva – CLA e di un crossover – GLA, la Classe A ha determinato una rivoluzione nella penetrazione della casa di Stoccarda nel segmento delle compatte.
Nei primi 10 mesi del 2012 la vecchia Classe A, monovolume compatto, aveva venduto 51.885 pezzi a fronte delle 125.986 BMW serie 1 e delle 113.161 Audi A3. L’ingresso della nuova Classe A, in diretto confronto, sia come tipologia che come immagine dinamica, con le due affermate rivali, ha prodotto nello stesso periodo del 2013 un risultato nettamente in progresso per Audi A3 con 140.404, una BMW Serie 1 stabile con 129.874, ma un balzo al raddoppio per Mercedes che, pur con un avvio di produzione lento ad inizio anno, ha già totalizzato ad ottobre 111.659 unità.
Tutto il resto delle gamme dei tre contendenti non mostra particolari variazioni se non quelle, fisiologiche, di calo di alcuni modelli a fine ciclo, come Mercedes Classe C, BMW X5 e X6, Serie 5, Audi A4 e A5 e di consolidamento di quelli recenti di gran successo, come BMW Serie 3 e Audi A3.
Il risultato finale del mercato europeo, Russia esclusa, ad ottobre vede stabile BMW, con 667.696 immatricolazioni, in calo del 3% Audi con 592.040, in progresso del 5% Mercedes (+9%), con Smart (-7%), con 584.622.
BMW, pur afflitta dalle spaventose spese delle nuove tecnologie della gamma elettrica “i” che hanno abbattuto i ricavi, conserva immutato il margine sulle inseguitrici, ma, complice anche l’avvio soddisfacente della CLA, Mercedes sta per risorpassare clamorosamente Audi, che solo da due anni aveva prima raggiunto e poi superato lo storico marchio della stella al secondo posto.
Conosceremo i risultati definitivi di chiusura del 2013 solo tra due mesi, ma mi arrischierei a pronosticare un sorpasso sul filo del rasoio, piccoli numeri ma grande effetto psicologico.
La vera sorpresa in un film che sembrava già visto è arrivata dalla piccola, giovane, dinamica Mercedes compatta che ha cambiato di colpo l’immagine seriosa della Stella e le ha conquistato nuove fasce di clienti, strappandoli in parte dai suoi due eterni concorrenti. Forse nel 2014 anche a Monaco inizieranno a preoccuparsi.