Coronavirus: ecco le misure intraprese dai costruttori auto

Francesco Donnici
19 Marzo 2020
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Esaminiamo le misure intraprese dai costruttori automotive internazionali per contenere la diffusione dell’emergenza sanitaria.

Trends: Coronavirus

In un periodo delicato come quello attuale, durante il quale la pandemia legata al Coronavirus si sta diffondendo velocemente in tutto il mondo, esaminiamo le misure intraprese sul territorio europeo dai vari gruppi internazionali.

Gruppo FCA

Il Gruppo FCA ha diffuso una nota ufficiale in cui annuncia lo stop temporaneo della produzione di quasi tutti i suoi stabilimenti europei fino al prossimo 27 marzo 2020. La sospensione temporanea delle attività delle controllate FCA Italy e Maserati riguarderà gli impianti italiani di Melfi, Pomigliano, Cassino, Mirafiori, Grugliasco e Modena, a cui si aggiungono lo stabilimento serbo di Kragujevac e quello polacco di Tychy.

Per affrontare al meglio questa pandemia, Fiat Chrysler ha inoltre specificato di aver intrapreso di propria iniziativa una serie di modifiche dedicate ai processi di produzione di numerosi impianti tra cui l’aumento di distanza tra i dipendenti sul posto di lavoro, l’igienizzazione di tutte le strutture, controlli rigorosi e nuove misure di sicurezza nelle mense e per dei visitatori esterni. Tutte queste misure sono state completate dalle decisione di estendere il più possibile la diffusione del lavoro in remoto (Smart Working).

A partire dal 18 marzo, la chiusura degli impianti è estesa anche al nord America, cioé ai 36 siti produttivi in Messico, Stati Uniti e Canada.

Aston Martin

Il costruttore britannico per il momento non chiude la produzione, ma soltanto i tour di visita dell’impianto di Gaydon. La rete di concessionari al contempo riduce le interazioni “one to one” con i clienti.

Gruppo PSA

Il gruppo francese, che detiene i marchi Peugeot, Citroen, DS, Opel e Vauxall, ha annunciato la chiusura dei seguenti stabilimenti, fino al 27 marzo, con date scaglionate:

  • dal 16 marzo: Mulhouse (in Francia), Madrid (in Spagna);
  • dal 17 marzo: Poissy, Rennes e Sochaux (in Francia), Saragozza (in Spagna), Eisenach e Rüsselsheim (in Germania), Ellesmere Port (nel Regno Unito), Gliwice (in Polonia);
  • dal 18 marzo: Hordain (in Francia), Vigo (in Spagna), Mangualde (in Portogallo) 19 marzo: Luton (in Regno Unito), Trnava (in Slovacchia).

Ford

La Casa dell’Ovale blu ha deciso di estendere il più possibile lo smart working a livello globale con l’obiettivo di tutelare la salute dei suoi lavoratori, in particolare dopo la notizia relativa alla quarantena imposta a diversi impiegati di uno stabilimento nei pressi di Colonia. A partire dal 19 marzo il costruttore ha deciso di sospendere la produzione negli impianti europei.

Ferrari

In un primo momento la Casa de Cavallino Rampante aveva ridotto al minimo la presenza dei lavoratori nel suo stabilimento, favorendo il più possibile lo smart working, anche se adesso ha annunciato lo stop totale della produzione dal 16 al 27 marzo a causa di problemi di approvvigionamento della componentistica. Successivamente il termine per la ripresa delle attività è stato spostato al 14 aprile.

Hyundai

Non è stata annunciata la chiusura degli impianti, ma i sindacati delle fabbriche in Repubblica Ceca hanno chiesto una quarantena di 14 giorni.

Lamborghini

La Lamborghini fermerà la produzione dello storico impianto di Sant’Agata Bolognese fino al 25 marzo, con l’obiettivo di ottimizzare le misure di contrasto all’emergenza sanitaria imposte dagli ultimi decreti ministeriali.

Mazda

Diversi stabilimenti del costruttore giapponese saranno interessati dalle misure di chiusura a partire dal 25 marzo.

Mercedes

La Casa di Stoccarda ha annunciato il blocco delle attività produttive nei suoi impianti di produzione europei a partire dal 17 marzo.

Nissan

La Casa giapponese ha dovuto chiudere i suoi impianti europei. In particolare, la fabbrica di Barcellona a partire dal 13 marzo a causa della quarantena di un fornitore, mentre il plant di Sunderland, nel Regno Unito, a partire dal 17 marzo.

Nokian Tyres

Il produttore finlandese di pneumatici ha annunciato la chiusura dei suoi stabilimenti con decorrenza 27 marzo o 30 marzo a seconda delle regioni in cui sono situati. La sospensione delle attività produttive va da una a due settimane.

Pagani

L’esclusivo costruttore di Casario sul Panaro ha scelto di chiudere il proprio atelier e di proseguire esclusivamente con le attività in smart working.

Porsche

L’impianto principale di Zuffenhausen e quello di Lipsia chiuderanno a partire da sabato 21 marzo 2020. Tutte le misure di contenimento dell’epidemia sono state adottate in accordo con i rappresentanti sindacali degli stabilimenti.

Renault

Il costruttore francese ferma la produzione in ben dodici impianti in Europa a partire dal 16 marzo. I dipendenti coinvolti sono ben 18.000.

Rolls-Royce

Il nobile costruttore britannico ha annunciato la sospensione delle attività e la relativa chiusura dello stabilimento di Goodwood a partire dal 23 marzo. Il provvedimento straordinario avrà effetto per due settimane.

Seat

Il costruttore spagnolo ha invece optato per una soluzione decisamente più drastica che prevede lo stop delle attività produttive nell’impianto di Martorell per un periodo di ben 6 settimane. Questa decisione avrà un impatto su oltre 10mila dipendenti.

Tesla

Dopo che in un primo momento aveva espresso perplessità sui provvedimenti di contenimento, anche Elon Musk ha annunciato la chiusura degli impianti di Tesla a partire dal 24 marzo. Si tratta in particolare della Gigafactory di Fremont, che conta 10.000 dipendenti, e della fabbrica di Buffalo dove vengono realizzati i Tesla Solar Roof, cioé i pannelli fotovoltaici da installare sul tetto delle abitazioni.

Toyota

Toyota ha comunicato che per fronteggiare la diffusione del virus ha deciso di sospendere l’attività dei suoi stabilimenti europei, ovvero in quello di Valenciennes dal 17 marzo, e in tutti gli altri (Burnaston e Deeside, Kolin, Walbrzych, Jelcz-Laskowice, Sakarya) tra il 18 e il 21 marzo.

Brembo

L’azienda specializzata della produzione di impianti frenanti ha annunciato lo stop della produzione nel suo stabilimento che si trova tra Bergamo e Brescia nel periodo tra il 16 e il 22 marzo.

Pirelli

Il Costruttore di pneumatici ha invece deciso di rallentare la produzione della sua fabbrica di Settimo Torinese dopo l’annuncio di un caso positivo al coronavirus tra i suoi dipendenti.

Volvo

Il costruttore svedese ha annunciato di aver chiuso l’impianto produttivo di Ghent, in Belgio, a partire dal 17 marzo.

Volkswagen

Il brand tedesco ha optato per la chiusura di tutti gli impianti produttivi in Europa, come annunciato dall’amministratore delegato Herbert Diess. Il provvedimento ha una durata di almeno due settimane.

 

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