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Solo elettrico? Meloni: “No grazie, Italia spinge per soluzioni alternative”

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 14 mag 2025
Solo elettrico? Meloni: “No grazie, Italia spinge per soluzioni alternative”
L'Italia guida la revisione europea sui veicoli leggeri. Carburanti alternativi, Stellantis e collaborazione con la Germania al centro del dibattito.

Neutralità tecnologica. Un principio cardine per il futuro dell’automotive. Questo è il messaggio che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito durante il recente question time alla Camera. L’Italia si pone come promotrice di un approccio inclusivo nella transizione ecologica, dove non si limita il futuro della mobilità esclusivamente all’elettrico, ma si apre a soluzioni innovative come biocarburanti, e-fuel e idrogeno. Un’idea che non solo risponde alle esigenze ambientali, ma anche alle sfide geopolitiche legate alla dipendenza dalla Cina per le componenti dei veicoli elettrici.

Non solo elettrico

Il dibattito si concentra in vista della revisione del regolamento europeo sui veicoli leggeri, prevista per il 2025. Questo appuntamento rappresenta un’opportunità strategica per ampliare le tecnologie disponibili, garantendo che la transizione verso un futuro sostenibile sia caratterizzata da una vera diversificazione tecnologica. L’Italia, insieme alla Repubblica Ceca e ad altri 15 paesi europei, ha promosso un documento congiunto per sostenere una visione più flessibile e innovativa del settore automobilistico.

Il principio della neutralità tecnologica, già inserito nelle conclusioni del Consiglio europeo lo scorso marzo, rappresenta un successo importante per questa visione. Meloni sottolinea che questa diversificazione tecnologica è essenziale non solo per motivi ambientali, ma anche per preservare l’industria europea e ridurre le dipendenze esterne. In particolare, l’Italia si impegna a sostenere i carburanti alternativi come strumento per integrare le soluzioni elettriche e offrire ai consumatori una gamma più ampia di opzioni.

Un capitolo rilevante di questa strategia riguarda Stellantis, il gigante dell’automotive nato dalla fusione di FCA e PSA. L’azienda ha confermato il suo impegno verso l’Italia con piani che includono il mantenimento dei siti produttivi, la tutela dell’occupazione e investimenti annuali di circa 2 miliardi di euro. Inoltre, Stellantis prevede l’acquisto di beni e servizi da fornitori italiani per un valore di 6 miliardi di euro entro il 2030, rafforzando così l’economia locale e il tessuto industriale del Paese.

Di particolare interesse è il dialogo avviato tra l’Italia e la Germania, con un focus sulla collaborazione tra le due principali potenze manifatturiere europee. Meloni ha recentemente discusso con il cancelliere tedesco Friedrich Merz per rafforzare la competitività del settore industriale europeo, con particolare attenzione al comparto automotive Italia Germania. Questa sinergia mira a consolidare la leadership europea in un settore cruciale, garantendo al contempo che la transizione ecologica non comprometta l’eccellenza produttiva e la competitività globale.

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