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Manca poco all'ultimo giorno dei motori FIRE a Termoli

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 13 giu 2025
Manca poco all'ultimo giorno dei motori FIRE a Termoli
Nel 2025 Termoli chiuderà la produzione dei motori Fire. Dal 2026, lo stabilimento sarà dedicato ai cambi elettrificati, segnando una nuova era

Un’epoca si chiude, e un’altra si apre nello stabilimento di Termoli, simbolo dell’eccellenza industriale italiana. Dopo 40 anni di produzione, il 16 giugno 2025 sarà l’ultimo giorno per i celebri motori Fire, acronimo di “Fully Integrated Robotized Engine”. Lanciati nel 1985 alla presenza di Pertini e Agnelli, questi propulsori hanno equipaggiato modelli iconici di FIAT, Jeep, Lancia e Alfa Romeo, incarnando il meglio del Made in Italy automobilistico.

Un vero successo

Il motore Fire non è stato solo un prodotto industriale, ma un vero e proprio simbolo della capacità italiana di innovare. Con l’introduzione della gamma FireFly nel 2020, Stellantis ha proseguito l’eredità di innovazione, adattandosi alle esigenze di un mercato sempre più orientato alla sostenibilità. Tuttavia, la chiusura della produzione segna un passaggio inevitabile verso un futuro più tecnologico e verde.

Dal 2026, lo stabilimento molisano sarà protagonista di una profonda trasformazione: verrà riconvertito per produrre cambi elettrificati eDCT, una componente essenziale per i veicoli elettrici. Questo passaggio rappresenta una sfida strategica per Stellantis, che punta a consolidare la sua leadership nella transizione verso la mobilità elettrica. La scelta di Termoli non è casuale: il sito, un tempo designato per una Gigafactory di batterie, si prepara a diventare un centro nevralgico della nuova mobilità sostenibile, nonostante le incertezze iniziali legate ai progetti di elettrificazione.

Un banco di prova per Stellantis

La riconversione di Termoli non è solo un atto di adattamento tecnologico, ma anche un banco di prova per l’intero settore automobilistico italiano. Come sottolineato dalla Uilm, è fondamentale che Stellantis investa in innovazione e tuteli l’occupazione locale, garantendo una transizione che valorizzi le competenze acquisite in decenni di attività produttiva. Il 16 giugno 2025 non sarà solo una data di addio ai motori Fire, ma anche l’inizio di un nuovo capitolo, che vedrà l’Italia giocare un ruolo chiave nell’era dell’elettrificazione.

Le sfide non mancano: il mercato automobilistico globale è in rapida evoluzione, e Stellantis dovrà bilanciare l’eredità del passato con le esigenze di un futuro sempre più tecnologico e sostenibile. La riconversione dello stabilimento di Termoli, con il passaggio dai motori Fire ai cambi elettrificati, rappresenta un esempio concreto di come l’industria possa reinventarsi, puntando su tecnologie avanzate e sostenibilità ambientale.

Un ponte tra ieri e domani

In questo contesto, la gamma FireFly, che ha segnato un’evoluzione rispetto ai motori Fire, rappresenta un ponte tra passato e futuro. Questi propulsori, introdotti con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e ridurre le emissioni, testimoniano l’impegno di Stellantis nel rispondere alle nuove sfide del mercato globale. Ora, con l’avvento dei cambi elettrificati, si apre una nuova fase che promette di ridefinire gli standard dell’industria automobilistica.

Il futuro di Termoli e dell’intero settore automobilistico italiano dipenderà dalla capacità di innovare, ma anche di preservare l’identità e le competenze che hanno reso grande questa industria. Il passaggio ai cambi elettrificati e la fine della produzione dei motori Fire sono solo l’inizio di una trasformazione che potrebbe rappresentare un modello per altre realtà industriali in cerca di un nuovo equilibrio tra tradizione e innovazione.

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