Micro hybrid VS Full Hybrid: quale scegliere?

Redazione
07 Maggio 2018
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Un confronto tra due tecnologie di elettrificazione che negli ultimi tempi stanno diventando sempre più diffuse sulle auto.

Negli ultimi anni le motorizzazioni ibride sono state protagoniste di un vero e proprio boom sul mercato dell’auto, in tutti i paesi europei. I sempre più stringenti limiti sulle emissioni hanno reso, per i costruttori, sempre più costoso lo sviluppo di motorizzazioni benzina e diesel che siano in grado di rientrare nelle nuove normative.

Dopo lo scandalo emissioni del 2015, è diventato chiaro per tutte le Case che la strada da seguire è quella dell’elettrificazione. Se l’auto 100% elettrica è ancora un prodotto di nicchia, soprattutto in Italia, l’ibrido invece ha saputo imporsi come soluzione ideale nel breve e medio termine. Questa tecnologia infatti è maggiormente collaudata rispetto all’elettrico – l’ibrido Toyota ha più di 20 anni di sviluppo alle spalle – e presenta dei costi estremamente inferiori.

Ma non tutti i motori ibridi sono uguali. Esistono infatti diversi livelli di elettrificazione, che presentano tecnologie, prestazioni e costi molto differenti. Possiamo distinguere principalmente tre tipologie di ibrido: il full hybrid o ibrido classico, il mild hybrid o micro ibrido e l’ibrido plug-in. Quest’ultimo è il vero anello di congiunzione tra l’ibrido e l’elettrico, perché consente di ricaricare le batterie utilizzando una presa da attaccare alla rete elettrica, ma è ancora poco diffuso sul mercato. Le prime due categorie, invece, rappresentano la maggioranza dei sistemi ibridi in commercio e per questo analizzeremo i vantaggi e gli svantaggi di queste due soluzioni.

Full Hybrid: due motori per la massima efficienza

Il full hybrid è quello che potremmo chiamare l’ibrido “vero”, cioè un sistema di propulsione che viene progettato appositamente per funzionare con un motore termico abbinato ad uno elettrico. In questo campo il costruttore di riferimento è Toyota, che ha fatto da pioniere negli anni ’90 con la prima serie della Prius ed oggi dispone di un’intera gamma di veicoli dotati di questa tecnologia. Il motore a combustione e quello elettrico (di solito con uno schema in parallelo) lavorano in stretta sinergia ed entrambe le unità forniscono coppia alle ruote. Nella fase di decelerazione e frenata l’energia cinetica viene recuperata e contribuisce anch’essa a ricaricare le batterie, inoltre il motore termico può ricaricare le batterie in caso di necessità. I vantaggi dell’ibrido classico sono in una sostanziale riduzione dei consumi, nella maggiore sileziosità di marcia e nella possibilità di percorrere piccoli tratti di strada in modalità completamente elettrica (ad esempio in città, quando si cerca un parcheggio). Inoltre, in alcune regioni le auto ibride godono di agevolazioni e vantaggi fiscali. Gli svantaggi riguardano i costi, sicuramente superiori al mild hybrid, e l’aumento di peso dovuto alla batteria.

Mild Hybrid: più efficienza a basso costo

L’ibrido leggero o mild Hybrid non è da considerarsi un vero e proprio schema ibrido, ma piuttosto come una soluzione di elettrificazione che ottimizza il sistema stop&start, ormai uno standard su tutte le auto nuove. Si tratta in particolare di un generatore che recupera l’energia in frenata e la restituisce in accelerazione oppure nella fase di “veleggiamento” a velocità costante.

I vantaggi risiedono nel miglioramento dell’efficienza in generale (ovviamente non quanto un full hybrid), nel peso contenuto e nella possibilità di essere implementato praticamente su qualsiasi motore senza un costo elevato. Ma non è tutto, perché l’omologazione di queste unità come hybrid consente di accedere ai benefici riservati alle ibride “vere” nelle regioni dove previsto, cioè l’esenzione del bollo per i primi anni, l’eventuale sosta gratuita sulle strisce blu e la circolazione durante i blocchi del traffico. Insomma, la bilancia pende sicuramente dalla parte dei vantaggi, ed è per questo che negli ultimi anni le proposte dei costruttori sono aumentate e aumenteranno ulteriormente nei prossimi mesi. Voi quale soluzione ibrida comprereste? Vi accontentate dei vantaggi di un sistema mild hybrid o preferite un full hybrid?

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