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Maxi sequestro a Londra: 72 supercar di lusso fermate dalla polizia

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 13 ago 2025
Maxi sequestro a Londra: 72 supercar di lusso fermate dalla polizia
La polizia di Londra ha sequestrato 72 supercar per oltre 7 milioni di sterline: blitz nelle zone esclusive, controlli sulle assicurazioni.

Un blitz senza precedenti ha scosso le strade più esclusive della capitale britannica: sequestro auto lusso per un valore complessivo di oltre 7 milioni di sterline. Non si tratta di una scena da film, ma della realtà andata in scena a supercar Londra, dove la Metropolitan Police ha dato il via a una delle più massicce operazioni degli ultimi anni, lasciando letteralmente a piedi decine di facoltosi proprietari di bolidi a quattro ruote. Le zone di Hyde Park, Kensington e Chelsea sono state teatro di un’azione a sorpresa, che ha messo nel mirino non solo i modelli più blasonati come Ferrari, Lamborghini, Porsche e Mercedes, ma anche una mentalità diffusa tra chi pensa che il lusso sia un lasciapassare per aggirare le regole.

Non sono mancati episodi che sembrano scritti apposta per sottolineare l’assurdità di certe situazioni: basti pensare alle due Lamborghini viola identiche sequestrate a pochi minuti l’una dall’altra, una delle quali fermata dopo appena 15 minuti di circolazione. Il conducente, atterrato in Inghilterra da meno di due ore, ha subito toccato con mano quanto possa essere immediato il rischio per chi sottovaluta la rigidità delle normative locali.

Il vero nodo della questione riguarda la assicurazione Regno Unito: molti proprietari, soprattutto turisti alta gamma provenienti da Paesi extra-UK, si sono ritrovati coinvolti nel sequestro semplicemente perché circolavano con polizze assicurative valide nel loro paese d’origine, ma non riconosciute sul territorio britannico. È proprio qui che entra in gioco il ruolo del Motor Insurers Bureau (MIB), partner chiave dell’operazione insieme alla polizia londinese. Il MIB ha infatti sottolineato come in numerosi casi si sia trattato di semplici dimenticanze nei pagamenti o nei rinnovi delle polizze, offrendo la possibilità di regolarizzare immediatamente la posizione assicurativa e scongiurare ulteriori guai.

Ma l’operazione non si è limitata a colpire chi era in difetto con l’assicurazione. I controlli polizia hanno portato alla luce una realtà ben più complessa e, per certi versi, inquietante. Tra i fermati figurano infatti soggetti ricercati per reati ben più gravi: aggressioni, danni a proprietà, traffico di stupefacenti, furti d’auto e frodi assicurative. Non sono mancate infrazioni apparentemente minori, come l’uso del cellulare alla guida, la mancanza di cinture di sicurezza, vetri oscurati oltre i limiti consentiti e l’assenza del certificato MOT aggiornato. Segnali inequivocabili di una diffusa guida irresponsabile che, troppo spesso, si accompagna al possesso di vetture di lusso.

L’azione delle autorità non è solo repressiva, ma anche fortemente educativa. La campagna, che proseguirà per tutto l’anno, prevede un’alternanza di sanzioni e iniziative di sensibilizzazione rivolte sia ai residenti sia ai visitatori internazionali. Il messaggio che arriva da Londra è chiaro: le regole valgono per tutti, senza eccezioni dettate dal valore del veicolo o dal prestigio del marchio. Chi arriva in città per ostentare il proprio status, magari credendo di poterla fare franca, si trova invece a fare i conti con una macchina dei controlli sempre più efficiente e intransigente.

La collaborazione tra Metropolitan Police e Motor Insurers Bureau si sta rivelando un modello virtuoso, capace di colpire non solo l’illegalità più evidente, ma anche quelle zone grigie dove la burocrazia incontra la superficialità. Il fenomeno del cosiddetto “turismo dell’eccesso”, che vede Londra come palcoscenico privilegiato per la sfilata di auto di lusso da parte di magnati stranieri, è ormai sotto stretta osservazione. Le autorità britanniche non hanno intenzione di abbassare la guardia: la parola d’ordine è tolleranza zero, sia verso chi si dimentica una scadenza sia verso chi tenta consapevolmente di eludere le normative.

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