Cosa stai cercando?
Cerca

L'inquinamento da motori benzina: l'Università di Rostock premia il diesel

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 4 lug 2025
L'inquinamento da motori benzina: l'Università di Rostock premia il diesel
Nonostante i progressi tecnologici, i motori benzina restano dannosi per l'ambiente e la salute. Scopri i rischi e le soluzioni proposte

Le auto a benzina di ultima generazione, nonostante i loro avanzati sistemi di filtraggio e la conformità alle normative ambientali più severe, continuano a rappresentare una seria minaccia per l’ambiente e la salute umana. Secondo uno studio condotto dall’Università di Rostock in collaborazione con il centro Helmholtz di Monaco, pubblicato su Science Advances, le emissioni di questi veicoli subiscono trasformazioni chimiche nell’atmosfera, diventando ancora più pericolose. Questo studio mette in evidenza un aspetto trascurato dalle normative vigenti: i processi chimici post-emissione.

Un inquinamento pericoloso

Le particelle emesse dai motori a benzina, pur rispettando le normative, non vengono completamente trattenute dai filtri antiparticolato. Una volta rilasciate nell’ambiente, interagiscono con la radiazione solare e altri elementi atmosferici, formando composti tossici come i carbonili. Questi ultimi sono associati a danni al DNA e a fenomeni di stress ossidativo nelle cellule polmonari. L’inquinamento generato da queste trasformazioni chimiche pone quindi un rischio sottovalutato, evidenziando la necessità di un approccio più olistico alla regolamentazione delle emissioni.

Un altro fenomeno preoccupante è la formazione di aerosol organico secondario (SOA), che deriva da reazioni chimiche successive all’emissione primaria. Questi composti, noti per i loro effetti nocivi sulla salute cardio-respiratoria, vengono prodotti in quantità superiori rispetto agli aerosol organici primari dai motori benzina. Ciò sottolinea come le normative attuali siano eccessivamente focalizzate sulle emissioni dirette, ignorando le trasformazioni successive che amplificano la pericolosità delle particelle.

Un dato sorprendente emerso dalla ricerca riguarda il confronto tra motori diesel e benzina. Sebbene i diesel siano spesso criticati per il loro impatto ambientale, in alcuni contesti risultano meno dannosi rispetto ai benzina. Tuttavia, gli esperti avvertono che i diesel non rappresentano una soluzione ottimale, specialmente in ambienti urbani già caratterizzati da alti livelli di emissioni auto.

Solo EV la soluzione

Alla luce di queste scoperte, l’unica soluzione sostenibile sembra essere l’adozione di veicoli zero emissioni. Le auto elettriche, ad esempio, non emettono gas di scarico, ma presentano comunque sfide legate alle emissioni indirette, come quelle derivanti dall’usura di pneumatici e freni, che tendono ad aumentare con il peso delle vetture. Questo scenario richiede un ripensamento delle politiche ambientali, spingendo verso soluzioni che considerino non solo la riduzione delle emissioni dirette, ma anche l’intero ciclo di vita delle particelle emesse e i loro effetti a lungo termine.

In conclusione, la ricerca evidenzia l’urgenza di un cambiamento di paradigma nel settore automobilistico. Le normative devono evolversi per affrontare non solo le emissioni dirette, ma anche i processi chimici che amplificano l’impatto ambientale e sanitario delle particelle emesse. Solo un approccio integrato e lungimirante potrà garantire un futuro più sostenibile per il settore dei trasporti e per il pianeta.

Se vuoi aggiornamenti su News inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

Seguici anche sui canali social
Seguici su TikTok @motori_it
Seguici su TikTok
Motori_it
Seguici su X

Ti potrebbe interessare