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Lexus CT 200h: interni allo... zucchero di canna

Di Redazione
Pubblicato il 18 ott 2010
Lexus CT 200h: interni allo... zucchero di canna
Per carità, le finiture interne della Lexus CT 200h non saranno da "leccare", ma da accarezzare e apprezzare per la loro ecologia

Per carità, le finiture interne della Lexus CT 200h non saranno da “leccare”, ma da accarezzare e apprezzare per la loro ecologia

Ibrida fuori, ma “pulita” anche dentro, la nuova Lexus CT 200h. Materiali e superfici interne sono realizzati con una nuova plastica ecologica che sfrutta la tecnologia bio-PET 2 (materiale biologico derivante dalla canna da zucchero).

Questa nuova plastica sarà introdottà già dal prossimo anno e man mano verrà impiegata per la maggior parte delle componenti interne. In particolare, il nuovo materiale offre maggiore resistenza e longevità rispetto alle bioplastiche convenzionali e al PET derivante dal petrolio, costi non esorbitanti grazie al volume di produzione, largo impiego su sedili, tappetini e altro. [!BANNER]

La plastica ecologica garantisce un più basso livello di emissioni nocive rispetto a quelle derivanti dal petrolio, diminuendo così le emissioni di CO2. L’investimento in plastiche ecologiche da parte di Toyota è iniziato nel 2000 e nel 2003 il costruttore nipponico è diventato il primo al mondo a impiegare materiali bioplastici derivanti da acido poliattico su vetture destinate alla produzione in serie (rivestimento ruota di scorta, tappetini dell’utilitaria Raum).

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