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Stellantis e Leapmotor: il D99 è l’arma segreta per l’Europa

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 30 dic 2025
Stellantis e Leapmotor: il D99 è l’arma segreta per l’Europa
Il Leapmotor D99 è un monovolume elettrico di fascia alta con batterie fino a 115 kWh, sistema Lidar e partnership con Stellantis per l'espansione in Europa.

Il panorama dell’automotive europeo si prepara ad accogliere un nuovo, audace protagonista: il Leapmotor D99. Non si tratta di una semplice novità di prodotto, ma di una vera e propria dichiarazione d’intenti da parte del costruttore cinese, che – grazie a una strategia ben congegnata e all’alleanza con Stellantis – mira a ridefinire gli equilibri nel segmento dei monovolume elettrico premium. Dimenticate la vecchia immagine dei marchi orientali che puntavano tutto sul prezzo: qui si gioca su un altro piano, quello della tecnologia, dell’autonomia estesa e del comfort da prima classe, elementi che oggi fanno davvero la differenza agli occhi di una clientela sempre più esigente.

Guardando al Leapmotor D99, il colpo d’occhio è quello delle grandi occasioni: un monovolume che sfiora i 5,2 metri di lunghezza, pensato per chi non accetta compromessi tra spazio, tecnologia e stile. La configurazione interna 2+2+3 strizza l’occhio a chi, del viaggio, fa un’esperienza di relax e piacere. Non è un caso che, sedendosi a bordo, ci si senta avvolti da un’atmosfera che richiama le cabine di business class delle migliori compagnie aeree: ogni dettaglio, ogni soluzione ergonomica, è studiata per esaltare il comfort e la praticità, senza rinunciare a quel tocco di esclusività che, oggi, fa la differenza.

Ma la vera rivoluzione del Leapmotor D99 passa dalla tecnologia. Sul tetto svetta un sistema Lidar di ultima generazione, che dialoga in tempo reale con il processore Orin X di NVIDIA, cuore pulsante di un ecosistema digitale che promette livelli di sicurezza e automazione fino a poco tempo fa riservati solo ai modelli di fascia altissima. L’integrazione di questi elementi non è un semplice vezzo tecnologico: rappresenta la risposta concreta alla crescente domanda di assistenza alla guida avanzata e di sistemi predittivi capaci di leggere la strada prima ancora che lo faccia il conducente. E in un mercato in cui la tecnologia fa la differenza, Leapmotor gioca la carta giusta al momento giusto.

Un altro aspetto che merita una sottolineatura è la batteria, sviluppata in collaborazione con CATL, gigante mondiale dell’accumulo energetico. Nella versione full electric, la capacità di 115 kWh garantisce un’autonomia estesa che pone il D99 tra i riferimenti del segmento: chi sceglie questo monovolume non dovrà più pianificare ogni spostamento in funzione delle soste di ricarica, ma potrà vivere la mobilità elettrica con la stessa serenità di chi guida un’auto tradizionale. E per chi desidera una soluzione ancora più flessibile, c’è la variante REEV, dotata di una batteria da 80,3 kWh, perfetta per chi cerca il giusto compromesso tra elettrico puro e praticità d’uso quotidiano.

L’alleanza con Stellantis – sottolineata dall’investimento di 1,5 miliardi di euro e dalla creazione della joint venture Leapmotor International – non è solo un passaggio societario: è il segnale di una strategia globale che punta a sfruttare la capillare rete distributiva e la solidità manifatturiera del gruppo italo-francese per accelerare la penetrazione del marchio cinese in Europa. Un sodalizio che, per molti osservatori, potrebbe segnare una svolta nel modo in cui le case automobilistiche tradizionali si relazionano con i nuovi player della mobilità elettrica.

Il posizionamento di mercato, in questo scenario, è tutt’altro che secondario. In Cina, il Leapmotor D99 viene proposto a un prezzo compreso tra i 300.000 e i 400.000 yuan, traducibili in circa 38.300-51.100 euro. Ma il debutto europeo, previsto dopo il lancio in patria ad aprile 2026, porterà inevitabilmente con sé nuove sfide: omologazioni, standard di sicurezza e tassazione potrebbero incidere sul listino finale, ma la promessa – e qui la sottolineatura è d’obbligo – è quella di mantenere una competitività di prezzo in grado di mettere in difficoltà i mostri sacri del segmento, come Mercedes Classe V e Volkswagen Multivan.

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