Le bio-plastiche al servizio dell'auto
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Le bio-plastiche inquinano meno rispetto alle plastiche tradizionali, si usano per finiture interne e pneumatici e sono biodegradabili
Le bio-plastiche sono materiali di nuova concezione. La nuova Lexus 250h per esempio ha gran parte delle finiture realizzate con bio-plastiche. Sostituiranno gradualmente le plastiche di origine petrolifera in molti oggetti di uso quotidiano perché l’impatto (altamente inquinante) per la loro produzione e smaltimento risulti alleggerito. Perché non applicarle anche al mondo delle automobili? Qualcuno ci ha già pensato, realizzando un materiale bio-plastico da utilizzare nella mescola delle gomme.
Si tratta del Mater-bi, biodegradabile e biocompostabile, progettato qualche anno fa dall’Minerv-pha – il cui suffisso “pha” sta per polihydroxyalkanoato – contenuto nelle barbabietole da zucchero, brevettato presso il Vincotte, l’Ente certificatore internazionale con sede in Belgio ed utilizzato per la produzione di bioplastiche con cui realizzare svariati componenti per le automobili: dal cruscotto alla maniglie, dai comandi ai profilati degli interni.
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