Land Cruiser FJ 2025: tradizione e robustezza firmate Toyota
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Quando si parla di fuoristrada autentici, la tradizione non mente mai: ecco perché Toyota ha deciso di sorprendere ancora una volta gli appassionati presentando il nuovo Land Cruiser FJ, un modello che sembra voler riportare tutti alle origini, ma con un occhio ben puntato sulle esigenze dei mercati emergenti. Dimenticatevi di vederlo sfrecciare sulle nostre autostrade europee o statunitensi: questa novità, infatti, è stata progettata con un taglio preciso, dedicato a chi, in Asia, Africa, Medio Oriente e America Latina, cerca robustezza, semplicità e affidabilità senza compromessi.
La prima cosa che salta all’occhio del nuovo Land Cruiser FJ è la sua impostazione: dimensioni compatte – parliamo di 4,57 metri di lunghezza – e proporzioni che fanno subito pensare a quei fuoristrada che hanno scritto la storia dell’off-road. E non è solo una questione di look: la base tecnica, infatti, riprende la piattaforma dell’Hilux Champ, un nome che già da solo evoca versatilità e solidità. Qui, Toyota ha voluto fare le cose semplici ma fatte bene: niente orpelli, niente complicazioni elettroniche inutili, ma una meccanica pensata per durare, facile da riparare e pronta a sopportare ogni tipo di maltrattamento, come solo i veri veicoli da lavoro sanno fare.
Sotto il cofano batte un cuore che sa il fatto suo: il quattro cilindri da 2.7 litri, rigorosamente a benzina, sprigiona 163 cavalli e promette una spinta regolare, perfetta per chi deve affrontare terreni difficili e strade dissestate. Non aspettatevi, però, accelerazioni da sportiva: qui si punta tutto sulla costanza e sull’affidabilità, perché nei mercati di riferimento è più importante arrivare sempre a destinazione che stupire al semaforo. La trazione è integrale part-time, soluzione classica e collaudata, mentre il cambio automatico a sei rapporti completa un pacchetto tecnico che sa di pragmaticità e di esperienza sul campo.
Guardando alle dimensioni, il Land Cruiser FJ si presenta con 1,85 metri di larghezza e 1,96 di altezza, numeri che, insieme a un passo contenuto di 2,58 metri, lo rendono agile ma mai troppo sacrificato nell’abitabilità. Ma è il design a raccontare davvero la sua anima: linee squadrate, fari tondi che strizzano l’occhio alla tradizione, e quella ruota di scorta in bella vista sul portellone posteriore, quasi a ricordare che qui la praticità viene prima di tutto. Interessante anche la presenza dei pannelli esterni MOLLE, pensati per fissare attrezzature di ogni tipo, e i paraurti con elementi rimovibili, soluzione furba per chi sa che le riparazioni, in certi contesti, sono all’ordine del giorno.
Entrando nell’abitacolo, la filosofia non cambia: tutto è pensato per essere funzionale, robusto, essenziale. La plancia ospita comandi grandi e intuitivi, perfetti anche con i guanti, mentre il display orizzontale offre solo la tecnologia strettamente necessaria, senza inutili fronzoli. Un dettaglio non da poco, soprattutto per chi utilizza il veicolo in zone dove la semplicità è sinonimo di sicurezza e rapidità d’intervento. Da sottolineare anche l’assenza totale di motorizzazioni elettrificate: una scelta precisa, che mette in chiaro come questo modello sia stato concepito per operare dove le infrastrutture di ricarica sono ancora un miraggio.
La produzione avverrà in Thailandia, un altro segnale della volontà di Toyota di puntare su mercati in crescita e su una logistica ottimizzata per le aree di destinazione. E non finisce qui: il debutto ufficiale è fissato per il Japan Mobility Show di Tokyo nell’autunno 2025, mentre la commercializzazione in Giappone prenderà il via dalla metà del 2026. Per quanto riguarda i prezzi, al momento tutto tace, ma è chiaro che l’obiettivo è quello di mantenere una fascia accessibile, in linea con la vocazione concreta del modello.
Da non dimenticare, infine, che il Land Cruiser FJ si inserisce in una strategia più ampia: accanto a lui, infatti, si sta sviluppando anche il progetto Land Hopper, un fuoristrada elettrico pensato per gli utilizzi più estremi. Segno che Toyota non intende rinunciare alla propria anima off-road, ma vuole piuttosto adattarla alle sfide di un’epoca in rapida evoluzione, mantenendo salda la propria reputazione di marchio affidabile e innovativo.
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