La verità sul test Chery sulla montagna Tianmen
L’incanto della Montagna Tianmen, con la sua maestosa Porta del Cielo, è stato interrotto da un episodio che resterà a lungo impresso nella memoria degli appassionati di motori e degli amanti delle imprese spettacolari. La scorsa settimana, un evento promozionale orchestrato dalla casa automobilistica cinese ha avuto un epilogo inaspettato: il protagonista, il nuovo SUV ibrido plug-in Chery Fulwin X3L, si è trovato suo malgrado al centro di un incidente che ha messo in discussione non solo le strategie di marketing ad alto rischio, ma anche la gestione della sicurezza in contesti tanto delicati quanto suggestivi.
La Porta del Cielo, con la sua pendenza che sfiora il 60%, rappresenta da sempre una sfida quasi mitologica per i costruttori di automobili che vogliono dimostrare le capacità dei propri mezzi in condizioni estreme. Non è un caso che nel 2018 la salita sia stata teatro dell’impresa del Range Rover Sport, divenuta ormai leggenda tra gli addetti ai lavori. Questa volta, però, la narrazione ha preso una piega ben diversa: un malfunzionamento improvviso ha compromesso la spettacolarità dell’evento, lasciando spazio a interrogativi e polemiche.
Secondo quanto comunicato ufficialmente da Chery, la sequenza di eventi che ha portato la Chery Fulwin X3L a perdere il controllo sarebbe stata innescata dal distacco improvviso di un gancio dal punto di ancoraggio della corda di sicurezza. Un dettaglio che, in un contesto così delicato, fa la differenza tra un’impresa da ricordare e un incidente da analizzare con attenzione. La corda di sicurezza, liberatasi dal suo vincolo, si è avvolta attorno alla ruota anteriore destra del SUV, bloccando di fatto l’erogazione di potenza su quel lato e generando un movimento di imbardata che nemmeno il sofisticato controllo di stabilità del veicolo è riuscito a gestire su una superficie tanto irregolare e insidiosa come quella della scalinata in pietra.
L’impatto con la ringhiera della celebre “Porta del Cielo” non ha fortunatamente causato feriti, ma ha provocato danni strutturali a un sito di inestimabile valore paesaggistico e culturale, soggetto a regolamentazioni particolarmente severe. Le autorità locali, infatti, stanno ora valutando l’entità dei danni e possibili provvedimenti amministrativi nei confronti della casa automobilistica, che potrebbe trovarsi a dover rispondere della mancata osservanza delle normative che regolano gli eventi commerciali in aree protette.
Nel comunicato diffuso a seguito dell’incidente, Chery ha riconosciuto pubblicamente una “stima insufficiente dei rischi potenziali” durante la pianificazione della prova. Un’ammissione che pesa come un macigno e che riaccende, inevitabilmente, il dibattito sulla sicurezza delle prove spettacolari in luoghi pubblici e sull’urgenza di procedure più rigorose. Il caso della Chery Fulwin X3L sulla Montagna Tianmen diventa così paradigma di una tendenza sempre più diffusa nel settore automobilistico: quella di spingersi oltre i limiti, talvolta trascurando la necessità di test approfonditi e ridondanza nei dispositivi di sicurezza.
Il cuore della questione ruota attorno alla gestione del rischio e alla responsabilità che i costruttori hanno nei confronti non solo dei propri team, ma anche dei luoghi che scelgono come palcoscenico per le proprie imprese. La presenza di un sistema ibrido di ultima generazione, in grado di offrire prestazioni elevate anche in condizioni limite, non può e non deve far dimenticare l’importanza della preparazione e della verifica meticolosa di ogni dettaglio. L’incidente dimostra come anche le tecnologie più avanzate, come il controllo di stabilità, possano essere messe in crisi da una concatenazione di eventi imprevisti, soprattutto quando la variabile umana e quella ambientale si intrecciano in modo così complesso. Per il settore automobilistico, questo episodio rappresenta un monito: la spettacolarità non può mai prescindere dalla sicurezza.
Chinese auto manufacturer trying to replicate feat by Range Rover. Fails. pic.twitter.com/z20iwQ3ksq
— The Great Translation Movement 大翻译运动 (@TGTM_Official) November 12, 2025
Se vuoi aggiornamenti su Curiosità inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare