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La Pajero della Dakar 1985 torna a ruggire dopo 40 anni [VIDEO]

Di Emanuela Termonte
Pubblicato il 17 dic 2025
La Pajero della Dakar 1985 torna a ruggire dopo 40 anni [VIDEO]
Mitsubishi riporta in vita la Pajero vincente del Dakar 1985. Dal motore alle sospensioni, il restauro racconta una vittoria storica e l'eredità tecnica del marchio.

Quando si parla di leggende del fuoristrada, poche storie sanno evocare la stessa miscela di fascino, resistenza e avventura come quella della Mitsubishi Pajero protagonista della Dakar Rally del 1985. E non è solo questione di numeri – anche se oltre 6.390 miglia in 22 giorni nel deserto, 12 vittorie complessive e ben 7 successi consecutivi tra il 2001 e il 2007 basterebbero a scolpire il nome della casa giapponese nella storia del motorsport. È una questione di carattere, di ingegneria, di uomini e di passione che si sono intrecciati su terreni ostili e che oggi, a distanza di quarant’anni, tornano a raccontare la loro storia attraverso un restauro che non ha nulla di ordinario.

Nel cuore di questa epopea troviamo la Pajero che, sotto la guida di Patrick Zaniroli e Jean Da Silva, portò a casa la prima, storica vittoria assoluta per un costruttore giapponese nella corsa più dura del mondo. Un’impresa che non solo cambiò la percezione delle auto giapponesi nei rally-raid, ma gettò le basi per una supremazia tecnica che avrebbe segnato gli anni a venire. Oggi, dopo un silenzio lungo quattro decenni, questa stessa vettura è tornata a ruggire grazie a un intervento conservativo che è molto più di una semplice rimessa a nuovo: è un viaggio nella memoria, una dichiarazione d’amore verso la storia e la tecnologia.

A occuparsi del restauro è stata un’unità di specialisti che ha saputo fondere la saggezza degli ingegneri veterani dei programmi rally con l’entusiasmo delle nuove leve dell’R&D. La parola d’ordine? Conservazione. Ogni componente è stato smontato, ispezionato e trattato con il rispetto che si riserva a un reperto di valore. Il motore turbo – vero cuore pulsante della Pajero – è stato sottoposto a una revisione totale, così come tutti gli organi di trasmissione. Ma la carrozzeria, con i suoi graffi e le sue ammaccature, è rimasta fedele alle cicatrici della battaglia: perché, in fondo, sono proprio quei segni a raccontare meglio di mille parole la resistenza meccanica e la grinta che hanno reso unica questa vettura.

Nel 1985, la Pajero era già un concentrato di soluzioni d’avanguardia: telaio a longheroni per garantire robustezza, carrozzeria alleggerita di oltre 200 kg grazie all’impiego di materiali come la fibra di carbonio e il kevlar, un motore turbo che sapeva bilanciare potenza e affidabilità come pochi altri, e un cambio manuale a cinque marce progettato per affrontare qualsiasi tipo di terreno. Non si trattava semplicemente di una vettura da corsa, ma di un prototipo sviluppato sulla base di un modello di serie, pensato per resistere a condizioni estreme dove la manutenzione in campo e la capacità di sopportare sollecitazioni continue erano fattori determinanti.

Il restauro di questa Pajero, però, non è stato solo un esercizio di nostalgia. Ha avuto una triplice funzione: celebrare un risultato sportivo senza precedenti, trasmettere conoscenze tecniche alle nuove generazioni di ingegneri Mitsubishi e ispirare chiunque creda che dalle competizioni si possa imparare per migliorare i prodotti di serie e accrescere la reputazione internazionale del marchio. Non a caso, le recenti dimostrazioni dinamiche hanno permesso a fan e addetti ai lavori di ammirare dal vivo una vera icona del motorsport in condizioni di marcia, rendendo tangibile il valore dell’ingegneria applicata al rally e la capacità di resistere alla prova del tempo.

 

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