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La Ferrari F512 M di Gerhard Berger ritrovata dopo 28 anni

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 9 giu 2025
La Ferrari F512 M di Gerhard Berger ritrovata dopo 28 anni
Ritrovata la Ferrari F512 M rubata a Gerhard Berger nel 1995: un'operazione internazionale svela il traffico illecito di auto di lusso

Un viaggio lungo 28 anni e un finale da film. La Ferrari F512 M, rubata nel 1995 all’ex pilota di Formula 1 Gerhard Berger, è stata finalmente ritrovata in Gran Bretagna nel 2024. Un caso che non solo ha riacceso i riflettori sul fenomeno del furto auto di lusso, ma ha anche dimostrato l’importanza della cooperazione internazionale e delle tecnologie avanzate nel recupero di beni di valore inestimabile.

Era sparita da una vita

Era il 1995, durante il Gran Premio di San Marino, quando la Ferrari di Berger fu sottratta in circostanze misteriose. La vettura, stimata oggi a 350.000 sterline, iniziò un viaggio clandestino attraverso continenti. Mentre la Ferrari F355 del compagno di squadra Jean Alesi non è mai stata rintracciata, la F512 M ha seguito un percorso che sembra uscito da un romanzo d’avventura. Trasportata in Giappone, venne commercializzata con documenti falsi, per poi fare ritorno in Europa, sempre lontano dagli occhi indiscreti delle autorità.

Il punto di svolta è arrivato quando un acquirente statunitense, interessato all’acquisto della vettura, ha richiesto una verifica tecnica alla casa madre Ferrari. Gli esperti di Maranello non hanno avuto dubbi: quella era l’auto rubata quasi tre decenni prima. Grazie a una rapida collaborazione con la Metropolitan Police di Londra, il veicolo è stato sequestrato poco prima che venisse esportato negli Stati Uniti.

Un’indagine professionale

La Organized Vehicle Crime Unit britannica ha impiegato solo quattro giorni per ricostruire l’intero tragitto della Ferrari, un’impresa che ha messo in evidenza l’efficacia della sinergia tra autorità di diversi paesi. Come ha dichiarato il Police Constable Mike Pilbeam, “questo successo è il risultato di una straordinaria cooperazione internazionale, del supporto tecnico di Ferrari e della rete di concessionari.”

Il caso della Ferrari di Berger è emblematico di un problema globale: il traffico illecito di auto di lusso. Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, il mercato nero continua a prosperare. Recentemente, un collezionista australiano ha subito il furto di muscle car per un valore di circa 100.000 dollari, un’ulteriore prova della complessità e della diffusione di questo fenomeno.

Il ritrovamento

Il ritrovamento della Ferrari rappresenta però un segnale di speranza. Non solo chiude un capitolo doloroso per Berger, ma dimostra che, anche a distanza di decenni, la combinazione di tecnologia avanzata e collaborazione internazionale può riportare a casa tesori automobilistici che sembravano perduti per sempre. È una lezione di resilienza e determinazione, che invita tutti i proprietari di auto di prestigio a non perdere mai la speranza.

In un mondo in cui i furti di auto di lusso sono sempre più sofisticati, il recupero della Ferrari F512 M sottolinea l’importanza di investire in sistemi di sicurezza avanzati e nella cooperazione globale. Questa storia, con i suoi colpi di scena e il suo lieto fine, non è solo un trionfo per Berger, ma per tutti coloro che credono nella giustizia e nella possibilità di recuperare ciò che è stato ingiustamente sottratto.

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