Una Porsche d’altri tempi, col cuore del presente: la magia della Kamm 912T
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C’è chi dice che il vero lusso, oggi, sia la capacità di coniugare eleganza e praticità senza compromessi, e in questo panorama automobilistico sempre più omologato, la Kamm 912T emerge come una dichiarazione d’intenti. Sì, perché quando si parla di restomod, il rischio è spesso quello di inciampare in esercizi di stile fini a sé stessi, che dimenticano il piacere di guidare e la vivibilità quotidiana. Ma qui, nella nuova creatura della casa ungherese, si respira tutta un’altra aria: un equilibrio sottile tra fascino vintage e soluzioni tecniche da XXI secolo, pensato per chi non vuole rinunciare a nulla.
La scena della Monterey Car Week è da sempre teatro di debutti destinati a lasciare il segno, e la presentazione della Kamm 912T non ha fatto eccezione. Un’auto che nasce dall’amore per la Porsche 912, ma che si concede il lusso di ripensarsi in chiave moderna senza tradire le proprie radici. L’approccio “Touring” qui non è solo una denominazione: è una vera e propria filosofia di viaggio, una promessa di comfort superiore che si tocca con mano, ma anche con lo sguardo.
Basta osservare le proporzioni, la cura maniacale dei dettagli e, soprattutto, la scelta dei materiali. Il telaio leggerissimo, realizzato in carbonio, consente di fermare l’ago della bilancia a soli 860 kg. Ma non si tratta di una ricerca ossessiva della leggerezza a discapito della praticità: le porte in alluminio e i vetri standard sono un omaggio all’autenticità, un invito a godersi la vettura anche nella vita di tutti i giorni, senza le preoccupazioni tipiche delle supercar estreme. Qui la funzionalità si sposa con la tradizione, in un connubio che conquista fin dal primo sguardo.
Ma è sotto il cofano che la Kamm 912T rivela la sua vera anima. Il classico quattro cilindri, ora portato a 2 litri, racconta una storia di passione e competenza tecnica. La potenza di 163 CV e una coppia di 201 Nm non sono solo numeri: sono la promessa di una spinta vigorosa ma sempre gestibile, pensata per chi vuole assaporare ogni curva senza mai sentirsi sopraffatto. L’iniezione elettronica regala una risposta più pronta e una guidabilità moderna, pur mantenendo quell’erogazione progressiva tanto amata dagli appassionati delle classiche. E rispetto alla versione “C”, qui si respira un approccio più democratico: prestazioni brillanti, sì, ma con una maggiore fruibilità nella guida di tutti i giorni.
Il vero salto di qualità, però, si percepisce una volta accomodati nell’abitacolo. I sedili Fusina, con le loro imbottiture generose, avvolgono il guidatore e il passeggero in un abbraccio che sa di artigianalità e attenzione al dettaglio. L’integrazione di un impianto audio moderno e la ricarica wireless per smartphone sono tocchi di modernità sapientemente celati, pensati per non disturbare l’estetica vintage che domina la plancia. Qui ogni elemento racconta una storia di comfort superiore, ideale per affrontare anche i viaggi più lunghi senza rinunciare al piacere di stare al volante.
Non meno curato il comparto meccanico: il cambio manuale a cinque marce, ottimizzato per una manovrabilità più fluida, trasmette al guidatore una sensazione di controllo totale. L’assetto Tractive, completamente rivisto, è la chiave di volta per chi cerca una sportiva che sappia essere anche compagna fedele nelle strade di tutti i giorni. Il comfort, qui, non è un optional, ma un elemento strutturale, garantito anche dai cerchi da 15 pollici che contribuiscono a mantenere un equilibrio perfetto tra precisione di guida e assorbimento delle asperità dell’asfalto.
Non si può non sottolineare, infine, il posizionamento esclusivo della Kamm 912T. Un’auto che, con un prezzo di partenza di almeno 245.000 euro (a cui va aggiunta la vettura donatrice), si rivolge a una clientela raffinata, consapevole e desiderosa di distinguersi. Non è solo una questione di status, ma di identità: possedere una 912T significa scegliere di vivere l’automobile come esperienza totale, fatta di emozioni, ricordi e tecnologia che non rinuncia mai al gusto della guida analogica.
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