La nuova Jeep Recon è un fulmine: prestazioni estreme con 650 CV a zero emissioni
Se c’è un marchio che, più di ogni altro, sa come scuotere il panorama dell’off-road con una proposta capace di fondere tradizione e futuro, quello è senza dubbio Jeep Recon. Il nuovo SUV elettrico della casa americana arriva come un fulmine a ciel sereno nel segmento delle zero emissioni, promettendo di ridefinire il concetto di avventura su quattro ruote grazie a un mix di numeri da capogiro e soluzioni tecniche pensate per chi non accetta compromessi, nemmeno davanti alle sfide più impervie.
A colpire subito, in questa nuova interpretazione dell’iconica off-road, sono i suoi 650 cavalli di potenza complessiva: una cifra che, a leggere la scheda tecnica, lascia intuire quanto la spinta elettrica possa essere declinata anche in chiave grintosa e prestazionale. E non si tratta solo di scatto e muscoli: la autonomia 250 miglia, ottenuta grazie a una generosa batteria da 100,5 kWh, pone la Recon tra le elettriche più concrete per chi desidera avventurarsi fuori dai soliti sentieri, senza il timore di rimanere a secco quando la strada si fa polverosa e la civiltà è ormai lontana nello specchietto retrovisore.
Ma il vero cuore pulsante di questa vettura, ciò che ne decreta il DNA indomito, è la celebre certificazione Trail Rated. Non si tratta di un semplice badge sulla carrozzeria, ma di una vera e propria investitura che attesta la capacità della Recon di eccellere in cinque aree fondamentali dell’off-road: trazione, altezza da terra, maneggevolezza, articolazione e capacità di guado. In altre parole, qui non si scherza: la promessa di Jeep è quella di offrire un veicolo capace di affrontare le condizioni più estreme, senza mai perdere di vista il piacere della guida e la sicurezza.
Un esempio? La configurazione Moab, nome che richiama i mitici sentieri dello Utah, non lascia spazio a dubbi: pneumatici da 33 pollici, ben 9,1 pollici di altezza libera dal suolo e angoli di attacco e uscita rispettivamente di 33,8° e 33,1°. Numeri che, messi insieme, fanno della Recon una delle candidate più serie per chi vive l’off-road come un rito, più che come una semplice passione domenicale.
Salendo a bordo, l’atmosfera cambia ma non si snatura: tutto è pensato per chi ama l’avventura ma non vuole rinunciare a comfort e tecnologia. Spicca lo schermo centrale da 14,5 pollici con sistema Uconnect 5, accompagnato da una strumentazione digitale da 12,3 pollici, mentre il vano di carico – con i sedili posteriori abbattuti – raggiunge i 65,9 piedi cubi, pronto ad accogliere tutto ciò che serve per un weekend fuori dagli schemi. E per adattarsi a ogni scenario, il sistema Selec Terrain mette sul piatto ben cinque modalità di guida, consentendo al conducente di scegliere la configurazione più adatta alle condizioni della strada e del meteo, con una gestione della trazione che non lascia spazio all’improvvisazione.
Tra le chicche che faranno la gioia dei puristi spiccano le porte rimovibili e i vetri asportabili, soluzioni che permettono di vivere il contatto con la natura senza filtri, mentre il design rimane fedele alla tradizione Jeep, con le iconiche sette feritoie della calandra ora illuminate per sottolineare il carattere moderno della Recon.
La produzione avverrà nello stabilimento Toluca Assembly in Messico, un dettaglio che testimonia la volontà di Jeep di presidiare strategicamente il mercato nordamericano. Il lancio, infatti, sarà prioritario negli Stati Uniti e in Canada, con la configurazione Moab che partirà da circa 65.000 dollari: una cifra che posiziona la Recon in una fascia premium del mercato, dove il lusso si misura in capacità di superare ostacoli e in autonomia reale più che in cromature o gadget superflui.
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