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Japan Mobility Show 2025: tutte le novità elettriche di Toyota, Honda, Nissan e Lexus

Di Riccardo Mantica
Pubblicato il 1 nov 2025
Japan Mobility Show 2025: tutte le novità elettriche di Toyota, Honda, Nissan e Lexus
Al Japan Mobility Show 2025 Toyota, Honda, Nissan e altri presentano concept elettrici e kei car; BYD entra con la Racco, sfida sui prezzi e sull'autonomia.

Nel panorama automobilistico internazionale, l’ultima edizione del Japan Mobility Show ha rappresentato un vero spartiacque per il futuro della mobilità sostenibile. I costruttori nipponici, noti per la loro prudenza e attenzione ai dettagli, hanno finalmente svelato il proprio asso nella manica per affrontare la rivoluzione elettrico che sta travolgendo il settore. E lo hanno fatto con una determinazione che lascia intendere come il Giappone non abbia alcuna intenzione di restare spettatore in questa corsa verso il domani.

A fare da apripista, come da tradizione, è stata Toyota che ha scelto di puntare su un’icona senza tempo: la Toyota Corolla Concept. Il marchio giapponese ha tolto i veli a una versione completamente elettrica della sua berlina più celebre, segnando così una svolta epocale per un modello che ha fatto la storia della mobilità globale. Una scelta che suona come una dichiarazione d’intenti: il futuro è elettrico, ma senza rinunciare ai valori di affidabilità e versatilità che hanno reso la Corolla un vero e proprio simbolo.

Non meno rivoluzionaria la proposta di Lexus, che ha stupito pubblico e addetti ai lavori con la sua audace Lexus LS Concept. Una monovolume a sei ruote, progettata pensando alla guida autonoma, e una coupé sportiva dal design avveniristico che abbandona la tradizionale calandra anteriore. Un doppio colpo che mette in chiaro la volontà di Lexus di ridefinire il concetto stesso di lusso, coniugando estetica, tecnologia e attenzione per l’ambiente.

Il segmento delle medie-compatte ha visto protagonista Honda con la sua Honda Zero Alfa, una concept che anticipa i futuri SUV elettrici della casa. Le linee tese e dinamiche, unite a soluzioni tecnologiche di ultima generazione, sottolineano come anche Honda sia pronta a giocare un ruolo di primo piano nella nuova era della mobilità sostenibile.

Non poteva mancare all’appello Nissan, che ha aggiornato la sua Nissan Ariya avvicinandola stilisticamente alla nuova Leaf, ma mantenendo una forte identità. Un segnale chiaro di come Nissan punti a consolidare la propria posizione tra i pionieri dell’elettrico, senza rinunciare alla personalità che da sempre caratterizza il brand.

A sorprendere per originalità e contenuti tecnologici è stata la Mazda Vision X-Compact, una citycar lunga appena 3,83 metri, dotata di intelligenza artificiale “empatica”. Questa tecnologia, capace di adattarsi all’umore dei passeggeri, rappresenta un’innovazione che potrebbe cambiare il modo di vivere l’auto in città, rendendo la mobilità urbana non solo più sostenibile, ma anche più “umana”.

Sul fronte delle prestazioni, Subaru ha scelto di non scendere a compromessi, presentando la sua Subaru STI Performance-E. Una sportiva elettrico che richiama i codici estetici storici del marchio, ma introduce una novità tecnica di rilievo: batterie cilindriche che abbassano il baricentro del 15%. Un dettaglio che farà sicuramente la gioia degli appassionati di guida sportiva, confermando come anche il piacere di guida possa essere parte integrante della mobilità sostenibile.

Grande spazio è stato riservato alle kei car, autentico pilastro del mercato domestico giapponese e potenziale risposta alla crescente domanda di mobilità urbana economica. Honda ha svelato la Super-One Prototype, dotata di modalità Boost e cambio manuale, mentre Suzuki ha proposto la Vision e-Sky, dal look più tradizionale. Entrambi i modelli sono destinati a giocare un ruolo chiave anche in Europa, Italia compresa, entro il 2026.

Ma la vera sorpresa è arrivata dalla Cina, con la presentazione della BYD Racco. Una kei car elettrico sviluppata appositamente per il mercato giapponese, con un’autonomia di 180 km e un prezzo estremamente competitivo di circa 17.000 dollari. Un chiaro segnale della crescente pressione esercitata dai competitor cinesi, capaci di coniugare accessibilità e praticità, elementi chiave per il successo nelle grandi metropoli.

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