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Italiani popolo di navigatori... con il GPS

Di Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 11 feb 2011
Italiani popolo di navigatori... con il GPS
Uno studio di NAVTEQ rivela il rapporto degli automobilisti con i sistemi di navigazione GPS. L'Italia si conferma tra i primi.

Uno studio di NAVTEQ rivela il rapporto degli automobilisti con i sistemi di navigazione GPS. L’Italia si conferma tra i primi.

Che gli italiani fossero un popolo di navigatori è cosa risaputa, ma oggi lo sappiamo con la certezza delle cifre, e lo conferma un sondaggio effettuato lo scorso anno da NAVTEQ in 13 paesi (oltre l’Italia, Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Messico, Polonia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti).

Lo studio è mirato a capire il livello di esperienza raggiunto dagli utenti con i sistemi di navigazione come quelli installati sulle auto, quelli portatili o quelli integrati negli smartphone. Secondo le rilevazioni, il livello di “confidenza” raggiunto nell’utilizzo di questi strumenti è aumentato rispetto al 2009, anche se il trend di crescita registrato è in calo rispetto alle tendenze degli anni passati sempre registrate da uno studio diffuso da NAVTEQ.

Particolarmente alto il livello d’esperienza dei consumatori in alcuni paesi comeItaliaGermania e Francia, dove la cifra di quanti hanno dichiarato di avere esperienza con la navigazione GPS sfiora il 60%, giusto qualche punto percentuale in più di Australia e USA, che si attestano rispettivamente al 53% e al 46%, mentre si registra un certo ritardo, comunque contenuto, in Russia, dove la percentuale scende al 40%.

Dati in crescita anche nei cosiddetti paesi emergenti, con punte variabili che vanno dal 56% della Cina al 35% dell’Indonesia, arrivando al 17% dell’India, che resta comunque un mercato con un grosso potenziale. Da notare anche che in questi paesi è più diffusa la navigazione tramite smartphone o altri dispositivi mobili rispetto a quanto accaduto, ad esempio, in Europa, dove il mercato della navigazione satellitare si è dapprima affermato mediante i sistemi per auto o i navigatori portatili, per poi aprirsi solo in un secondo momento ai device telefonici.[!BANNER]

Rilevante appare il dato che testimonia l’abitudine degli italiani all’utilizzo di smartphone e cellulari per l’utilizzo delle mappe digitali, che con una punta del 30% riesce a superare anche Australia, ferma al 27%, e USA, dove si arriva al 26%. Agli automobilisti nostrani usare il telefonino per la navigazione evidentemente piace, ma attualmente i sistemi più usati rimangono comunque quelli installati a bordo delle automobili, ormai presenti praticamente su ogni modello tra la dotazione di serie o come optional da ordinare con sovrapprezzo.

In Italia la quota degli intervistati che dichiarano un utilizzo “regolare” (cioè almeno una o due volte alla settimana) del navigatore integrato a bordo auto è pari al 59%, staccando di netto quanti usano i navigatori portatili/PND (39%) o uno smartphone (31%).

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