Italiani popolo di navigatori... con il GPS
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Uno studio di NAVTEQ rivela il rapporto degli automobilisti con i sistemi di navigazione GPS. L’Italia si conferma tra i primi.
Che gli italiani fossero un popolo di navigatori è cosa risaputa, ma oggi lo sappiamo con la certezza delle cifre, e lo conferma un sondaggio effettuato lo scorso anno da NAVTEQ in 13 paesi (oltre l’Italia, Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Messico, Polonia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti).
Lo studio è mirato a capire il livello di esperienza raggiunto dagli utenti con i sistemi di navigazione come quelli installati sulle auto, quelli portatili o quelli integrati negli smartphone. Secondo le rilevazioni, il livello di “confidenza” raggiunto nell’utilizzo di questi strumenti è aumentato rispetto al 2009, anche se il trend di crescita registrato è in calo rispetto alle tendenze degli anni passati sempre registrate da uno studio diffuso da NAVTEQ.
Particolarmente alto il livello d’esperienza dei consumatori in alcuni paesi comeItalia, Germania e Francia, dove la cifra di quanti hanno dichiarato di avere esperienza con la navigazione GPS sfiora il 60%, giusto qualche punto percentuale in più di Australia e USA, che si attestano rispettivamente al 53% e al 46%, mentre si registra un certo ritardo, comunque contenuto, in Russia, dove la percentuale scende al 40%.
Dati in crescita anche nei cosiddetti paesi emergenti, con punte variabili che vanno dal 56% della Cina al 35% dell’Indonesia, arrivando al 17% dell’India, che resta comunque un mercato con un grosso potenziale. Da notare anche che in questi paesi è più diffusa la navigazione tramite smartphone o altri dispositivi mobili rispetto a quanto accaduto, ad esempio, in Europa, dove il mercato della navigazione satellitare si è dapprima affermato mediante i sistemi per auto o i navigatori portatili, per poi aprirsi solo in un secondo momento ai device telefonici.[!BANNER]
Rilevante appare il dato che testimonia l’abitudine degli italiani all’utilizzo di smartphone e cellulari per l’utilizzo delle mappe digitali, che con una punta del 30% riesce a superare anche Australia, ferma al 27%, e USA, dove si arriva al 26%. Agli automobilisti nostrani usare il telefonino per la navigazione evidentemente piace, ma attualmente i sistemi più usati rimangono comunque quelli installati a bordo delle automobili, ormai presenti praticamente su ogni modello tra la dotazione di serie o come optional da ordinare con sovrapprezzo.
In Italia la quota degli intervistati che dichiarano un utilizzo “regolare” (cioè almeno una o due volte alla settimana) del navigatore integrato a bordo auto è pari al 59%, staccando di netto quanti usano i navigatori portatili/PND (39%) o uno smartphone (31%).
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