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Italia pazza per le auto elettriche cinesi: una minaccia per i marchi storici?

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 2 mag 2025
Italia pazza per le auto elettriche cinesi: una minaccia per i marchi storici?
L'interesse per le auto elettriche cinesi in Italia, i marchi emergenti e le sfide infrastrutturali per una mobilità sostenibile.

Il mercato delle auto elettriche in Italia si dimostra particolarmente dinamico, con un interesse crescente verso i veicoli provenienti dalla Cina. Secondo il sondaggio Mobility Consumer Pulse di McKinsey, ben il 33% degli italiani sarebbe disposto a considerare l’acquisto di auto elettriche cinesi, una percentuale che supera di gran lunga il 27% della media europea. Questo dato riflette un cambiamento significativo nelle preferenze dei consumatori, attratti da prezzi competitivi e tecnologie all’avanguardia, elementi che stanno ridefinendo il panorama della mobilità sostenibile.

Elettriche sì, ma…

Nonostante l’entusiasmo, permangono alcune barriere significative all’adozione di massa dei veicoli elettrici. Tra queste, l’autonomia limitata delle batterie rappresenta un ostacolo per il 40% degli intervistati, mentre la carenza di infrastrutture di ricarica è considerata il problema principale. Solo il 4% degli italiani giudica adeguata l’attuale rete di ricarica, un dato che sottolinea la necessità di interventi mirati, soprattutto per chi non può installare una stazione di ricarica domestica.

Un altro fattore determinante è il divario di prezzo rispetto ai veicoli tradizionali. Sebbene i costi totali di proprietà dei veicoli elettrici stiano diventando più vantaggiosi nel lungo termine, il prezzo iniziale rimane una sfida. Tuttavia, la soddisfazione degli attuali proprietari di veicoli elettrici in Italia è incoraggiante: solo il 15% considera di tornare ai motori a combustione, un dato molto più basso rispetto ad altri Paesi come il Regno Unito, dove quasi la metà degli utenti valuta questa possibilità.

La panoramica delle auto elettriche cinesi

Il mercato italiano offre una vasta gamma di modelli cinesi, sia importati direttamente che attraverso partnership con case europee. Tra i marchi più rilevanti spiccano BYD, MG, NIO, Leapmotor e Xpeng. Ad esempio, BYD propone modelli come l’Atto 3, un SUV compatto con un’autonomia di 420 km, e la Seal, una berlina sportiva che raggiunge i 570 km. MG si distingue con la compatta MG4 e la station wagon MG5, entrambe con un’autonomia tra i 400 e i 450 km. NIO, invece, offre la berlina ET5 con 600 km di autonomia e il SUV EL7. Leapmotor e Xpeng completano l’offerta con la city car T03 e la berlina P7, rispettivamente.

Le prospettive per il settore sono promettenti. McKinsey prevede una crescita annuale del 27% per il mercato globale delle batterie per auto elettriche fino al 2030, con una capacità che raggiungerà i 4.700 GWh e un valore superiore ai 400 miliardi di dollari. Questo trend potrebbe stimolare ulteriormente l’interesse verso i marchi cinesi in Italia, favorendo una maggiore concorrenza e spingendo i produttori tradizionali a innovare. Il potenziamento delle infrastrutture di ricarica e l’implementazione di politiche di incentivazione adeguate saranno elementi chiave per consolidare questa crescita.

 

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