Italdesign: il simbolo del design automobilistico italiano in vendita
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/05/GqjJwcKWIAAqtah.jpg)
Il mondo del design automobilistico italiano si trova di fronte a un bivio storico. La celebre azienda Italdesign, fondata nel 1968 da Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani, è ufficialmente in vendita. Questa decisione arriva dalla casa madre Audi, che fa parte del gruppo Volkswagen. Il colosso tedesco, impegnato nella transizione verso l’elettrico, sta affrontando una delle sue più grandi sfide finanziarie. Gli investimenti previsti per oltre 15 miliardi di euro e i numerosi esuberi annunciati spingono il gruppo a cedere asset considerati non strategici per generare liquidità.
Nonostante un fatturato di 145 milioni di euro e utili di circa 20 milioni nel 2023, Italdesign resta fortemente dipendente da Volkswagen, che rappresenta oltre l’85% delle sue commesse. Questa dipendenza economica, unita alla pressione per affrontare la crisi elettrico, rende la vendita dell’azienda una mossa inevitabile per il gruppo tedesco.
Italdesign non è solo un simbolo del design automobilistico, ma un vero e proprio pilastro della cultura industriale piemontese. La sua eredità include modelli iconici come la prima Golf, l’Alfetta, la Lancia Delta e la celebre DeLorean, resa immortale dal film “Ritorno al Futuro”. Tuttavia, il destino dell’azienda segue una traiettoria simile a quella di altre eccellenze torinesi, come Bertone e Pininfarina, che hanno subito chiusure o acquisizioni da parte di gruppi stranieri.
La notizia della vendita ha suscitato forti preoccupazioni tra i sindacati e i lavoratori. Gianni Mannori della Fiom Cgil Torino ha dichiarato: “Nei momenti di crisi, i gruppi tedeschi sacrificano aziende fuori dai propri confini”. Mannori ha inoltre definito Italdesign “un fiore all’occhiello” del territorio piemontese, sottolineando il rischio di perdere un patrimonio di competenze unico.
Attualmente, è in corso una due diligence, con un forte interesse da parte di multinazionali dell’ingegneria, probabilmente cinesi, che vedono in Italdesign un’opportunità per rafforzare la loro presenza in Europa. Tuttavia, il futuro dell’azienda resta incerto. L’assemblea prevista presso la sede di Moncalieri e l’incontro del 19 maggio con rappresentanti di IG Metall e dell’Unione Industriali di Torino saranno momenti cruciali per delineare il destino di Italdesign e dei suoi dipendenti.
La transizione verso l’elettrico rappresenta una sfida epocale per l’intero settore automobilistico. Il gruppo Volkswagen, leader globale nel mercato, sta affrontando un periodo di profonda trasformazione. La cessione di Italdesign si inserisce in una strategia più ampia volta a concentrare le risorse su progetti considerati prioritari. Tuttavia, questa scelta solleva interrogativi sulla capacità del settore italiano di mantenere la propria identità e il proprio ruolo nel panorama internazionale.
In un contesto di rapidi cambiamenti tecnologici e pressioni economiche, il caso Italdesign rappresenta un esempio emblematico delle tensioni tra tradizione e innovazione. Resta da vedere se il marchio riuscirà a mantenere la propria indipendenza creativa e il suo legame con il territorio, o se diventerà un altro tassello nella strategia globale di un colosso industriale.
Se vuoi aggiornamenti su News inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/05/wp_drafter_3643445-scaled.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/05/wp_drafter_3643415-scaled.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/05/wp_drafter_3643389-scaled.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/05/automobili-sull-autostrada-nell-ingorgo-scaled.jpg)