Incidente spettacolare a Misano, una Lamborghini va in fiamme
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Il rombo dei motori, il profumo di benzina nell’aria e quell’adrenalina che solo il GT World Challenge Europe sa regalare: Misano si trasforma in un palcoscenico dove emozioni e colpi di scena sono sempre dietro l’angolo. Ma stavolta, la quiete apparente del paddock è stata squarciata da un episodio che resterà a lungo nella memoria di chi ama il motorsport. Il tracciato romagnolo, teatro di imprese e passioni, ha vissuto momenti di puro terrore quando una Lamborghini Huracan ha dato vita a una sequenza che nessuno avrebbe voluto vedere, ma che racconta in modo vivido quanto la sicurezza sia oggi una frontiera irrinunciabile delle corse moderne.
Tutto accade in un lampo, alla famigerata Curva 11 di Misano, un punto che i piloti conoscono bene e che spesso non perdona la minima sbavatura. È qui che la vettura del team Grasser Racing, guidata da Georgi Donczew, perde improvvisamente aderenza dopo un contatto, scagliandosi frontalmente contro le protezioni Armco. In un attimo, le fiamme avvolgono la Lamborghini Huracan, mentre la tensione sale alle stelle tra gli spettatori e nei box. Ma la scena si fa ancora più drammatica quando, pochi istanti dopo, la Porsche 911 di Gabriel Rindone sopraggiunge a velocità sostenuta, centrando in pieno la vettura italiana ormai ferma in traiettoria. Un doppio impatto che fa trattenere il fiato a tutti, con i commissari che sventolano la bandiera rossa e interrompono la gara.
Garantita la massima sicurezza
In questi momenti, il valore della sicurezza si manifesta in tutta la sua importanza: i sistemi di protezione, le tute ignifughe, la prontezza dei soccorsi sono la vera barriera tra la tragedia e il lieto fine. Donczew riesce a uscire dall’abitacolo illeso, un miracolo reso possibile dalla tecnologia e dall’esperienza maturata negli anni da parte delle squadre e delle federazioni. Eppure, la tensione resta palpabile. I team si stringono attorno ai propri piloti, mentre il pubblico segue col fiato sospeso le operazioni di ripristino.
La gara, sospesa per oltre trenta minuti, riprende solo dopo la completa rimozione dei detriti e il ripristino delle condizioni di sicurezza. E qui, come spesso accade nel motorsport, la storia si ribalta e lascia spazio allo spettacolo puro. A prendere la scena è il team Garage 59, che grazie a una prestazione magistrale della McLaren 720S affidata a Kirchhofer-Goethe, conquista una vittoria che mancava da troppo tempo. Il successo della scuderia britannica è il frutto di una strategia perfetta, di una vettura impeccabile e di una freddezza che fa la differenza quando la pressione è alle stelle. Sul podio, a completare la festa, anche la Mercedes AMG del team Winward Racing con Auer-Engel e la Porsche del team Rutronik Racing guidata da Niederhauser-Muller, segno di una competizione sempre più equilibrata e avvincente.
Al cospetto di VR46
Ma il weekend di Misano non è stato solo sinonimo di paura e incidenti. Gli appassionati italiani hanno potuto festeggiare grazie a un altro nome che fa battere forte il cuore degli amanti delle corse: Valentino Rossi. Il Dottore, in coppia con Raffaele Marciello al volante della BMW M6 del team WRT, ha regalato emozioni indimenticabili con una vittoria nella gara precedente, accendendo l’entusiasmo del pubblico e riportando il tricolore sul gradino più alto del podio. Dietro di loro, il duo AF Corse Rovera-Abril e la coppia Weerts-van der Linde hanno completato un podio che racconta la varietà e la competitività di un campionato che non smette mai di sorprendere.
Eppure, la lezione più importante di questo fine settimana rimane quella legata alla sicurezza. L’incidente della Lamborghini Huracan è un monito potente: la velocità e la ricerca della prestazione sono il sale delle corse, ma nulla è più prezioso dell’incolumità di chi scende in pista. La rapidità con cui sono intervenuti i soccorsi, l’efficacia delle protezioni e la capacità dei piloti di reagire nelle situazioni di emergenza sono la vera vittoria, quella che permette a tutti di tornare a casa e di raccontare, ancora una volta, una storia fatta di passione, rischio e tecnologia all’avanguardia.
In definitiva, il GT World Challenge Europe a Misano ha messo in scena tutto ciò che rende unico il motorsport: adrenalina, colpi di scena, talento e, soprattutto, una sfida costante per rendere le corse sempre più spettacolari e sicure. Un weekend che resterà impresso nella memoria di chi c’era, con la consapevolezza che ogni gara è una storia a sé, ma che il rispetto per la vita e la sicurezza devono sempre essere la priorità assoluta.
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