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Il ritorno della Lancia Gamma

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 21 nov 2025
Il ritorno della Lancia Gamma
Stellantis investe 2 miliardi per rilanciare la Lancia Gamma a Melfi su STLA Medium: versioni elettriche e ibride, autonomia fino a 800 km e obiettivo 200.000 auto/anno.

Il ritorno della Lancia Gamma rappresenta molto più di un semplice revival automobilistico: è un segnale chiaro che Stellantis vuole riportare il marchio Lancia tra i protagonisti della scena europea. E lo fa in grande stile, puntando su un investimento monstre da due miliardi di euro e affidando la produzione allo storico stabilimento di Melfi, destinato a diventare un vero e proprio hub della nuova mobilità. In questo scenario, la parola d’ordine è “innovazione”, ma senza mai perdere di vista l’eredità di eleganza e prestigio che ha sempre contraddistinto il marchio torinese.

Il piano industriale svelato per la nuova Lancia Gamma si inserisce in una strategia più ampia che mira a conquistare il segmento executive, tradizionalmente dominato dai marchi tedeschi. La nuova ammiraglia nascerà sulla piattaforma STLA Medium, una base tecnologica che permette massima modularità e flessibilità, accogliendo sia motorizzazioni completamente elettrica che ibrida. Un dettaglio non da poco, se si considera che il mercato sta vivendo una fase di transizione dove la richiesta di soluzioni diversificate è sempre più marcata.

L’identità stilistica della nuova Lancia Gamma si preannuncia come un mix riuscito di raffinatezza e dinamismo. La carrozzeria fastback, con una lunghezza compresa tra 4,3 e 4,9 metri, promette di coniugare eleganza e sportività, andando incontro ai gusti di un pubblico esigente, attento tanto al design quanto alle prestazioni. E qui, Stellantis gioca la carta della personalizzazione: il cliente potrà scegliere tra una gamma ampia di motorizzazioni, a partire dalla versione full elettrica con pacchi batterie da 80 a oltre 100 kWh, in grado di garantire un’autonomia dichiarata compresa tra 600 e 800 chilometri. Un dato che, se confermato, rappresenterebbe un benchmark di riferimento per la categoria, soprattutto per chi macina chilometri senza compromessi.

Non meno interessante è la proposta ibrida, articolata in due declinazioni: una soluzione plug-in da circa 200 CV, ideale per chi cerca la massima efficienza senza rinunciare alle prestazioni, e una full hybrid da 145 CV, pensata per chi predilige una guida più tradizionale ma con un occhio di riguardo ai consumi. In entrambi i casi, la flessibilità della piattaforma STLA Medium consente di integrare le tecnologie più avanzate, garantendo un’esperienza di guida sempre all’altezza delle aspettative.

Il vero asso nella manica, però, sarà la versione HF Integrale, destinata a far battere il cuore agli appassionati. Qui si parla di potenze vicine ai 500 CV, trazione integrale e una vocazione sportiva che richiama direttamente la tradizione racing del marchio. Un omaggio alle glorie del passato, ma con lo sguardo puntato al futuro, grazie a soluzioni tecniche all’avanguardia e una gestione intelligente della potenza.

La scelta di Melfi come sede produttiva non è casuale. Lo stabilimento lucano, già riconosciuto per l’efficienza e la capacità di integrare processi avanzati, sarà al centro di un importante piano di potenziamento: l’obiettivo è quello di passare dagli attuali 17.600 veicoli prodotti ogni anno a una capacità compresa tra 150.000 e 200.000 unità annue entro il 2026. Un salto quantico che avrà ricadute significative sull’occupazione e sulla filiera tecnologica locale, richiedendo aggiornamenti continui e una formazione mirata delle maestranze.

Ma, come spesso accade quando si parla di rivoluzioni industriali, non mancano le incognite. In primo luogo, la disponibilità di batterie e componentistica rappresenta una delle sfide più complesse: il rischio di colli di bottiglia nella supply chain è reale e potrebbe impattare sulla regolarità delle forniture. Altro nodo cruciale è rappresentato dalla domanda effettiva sul mercato europeo: riuscirà la nuova Lancia Gamma a conquistare una clientela tradizionalmente fedele ai brand premium tedeschi? E, soprattutto, quale sarà il posizionamento prezzo delle versioni di punta, in particolare della HF Integrale?

A questi interrogativi si aggiunge la capacità della rete vendita di valorizzare l’eredità del brand, trasmettendo al pubblico non solo l’innovazione tecnologica ma anche la qualità percepita e il prestigio che da sempre caratterizzano Lancia. In un contesto dove la concorrenza è più agguerrita che mai, il successo commerciale della nuova Gamma dipenderà dalla capacità di offrire un prodotto competitivo sia dal punto di vista tecnico che economico, senza mai perdere di vista il fascino unico che solo una Lancia sa regalare.

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