Icona Vulcano Titanium: hypercar al Top Marques Monaco
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Ad aprile ci sarà la première europea della “estrema” Icona Vulcano Titanium: corpo vettura in titanio e carbonio e prestazioni su strada da urlo.
Interamente in titanio, e dalle linee ispirate al Blackbird SR-7, l’aereo più veloce del mondo: è la Icona Vulcano Titanium, concept che sarà presentata fra meno di due mesi all’edizione 2016 di Top Marques Monaco, rassegna dedicata alle novità luxury in programma a Montecarlo dal 14 al 17 aprile. La Icona Vulcano è una “supercar estrema” (segmento che la mette in ideale competizione con Bugatti Veyron e la attesissima Chiron che vedremo al Salone di Ginevra, Ferrari LaFerrari, Pagani, Porsche 918 e che dimostra di essere particolarmente apprezzato in estremo oriente, e particolarmente in Cina) italiana nell’impostazione powertrain come nella componentistica.
La concept Icona Vulcano – “erede” della precedente Vulcano a propulsione ibrida che era stata esposta al Salone di Shanghai 2013 – è stata costruita da Cecomp (factory che su disegno di Pininfarina alcuni anni fa aveva dato il via alla realizzazione delle piccole BlueCar, citycar elettriche impegnate nei servizi di car sharing), azienda torinese che porta in dote una lunga e apprezzata esperienza nel motorsport, come dimostra lo sviluppo del corpo vettura di alcune delle pietre miliari per lo sport automobilistico italiano, dalla Lancia Delta S4 alla Delta Integrale, fino alla Alfa Romeo 155 Dtm.
Il corpo vettura della Icona Vulcano, interamente in titanio lasciato “grezzo” e carbonio, è frutto di 10.000 ore di lavoro artigianale, dove ogni curva della carrozzeria possiede una precisa valenza: dalla ricerca della massima penetrazione aerodinamica, alla necessità di fare fuoriuscire l’aria calda dal motore e di creare le minime turbolenze alle ruote. La “firma” è di Samuel Chuffart, designer con un passato in Nissan, Jaguar, Land Rover e Bertone.
Di rilievo è anche l’impostazione meccatronica, opera di due tecnici anch’essi già entrati di diritto nella “hall of fame” italiana delle competizioni: Claudio Lombardi – che gli appassionati ricordano come ex responsabile tecnico e direttore sportivo di Ferrari in F1 e a capo dello staff tecnico che diede luce alla Lancia Delta S4, oltre che padre del motore a V di 65° dell’Aprilia RSV4 campione del mondo Superbike con Max Biaggi – e Mario Cavagnero, già titolare della Italtecnica che sviluppò le Peugeot 205 T16 gruppo B e 405 Mi16 gruppo A per il Campionato Italiano Rally fra la metà degli anni 80 e i primi anni 90.
La motorizzazione impostata per la hypercar Icona Vulcano è un V8 (derivato dall’unità 6.2 “small block” che equipaggia la Chevrolet Corvette ZR1) sovralimentato mediante turbocompressore e abbinato a un cambio, con levette al volante, costruito da Automac Modena. Il poderoso powertrain della Icona Vulcano, collocato in posizione anteriore – centrale, sviluppa 670 CV e 840 Nm di coppia massima, tuttavia il team di progettisti indica che può essere ulteriormente potenziato, in base alle esigenze del singolo cliente, fino a 1.000 CV. Già in “configurazione – base”, permette un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi e da 0 a 200 km/h in poco più di 8 secondi, per una velocità massima di 354 km/h.
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