Hyundai RN22e: prototipo N elettrico spinge la sportività oltre i confini
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Nel mondo dell’auto, quando si parla di futuro, c’è chi si limita a immaginarlo e chi, come Hyundai, lo mette su strada con un coraggio che non teme il giudizio degli appassionati più intransigenti. Il risultato? Un laboratorio a quattro ruote che risponde al nome di RN22e, una concept car che prende la base della Ioniq 6 e la trasforma in una dichiarazione d’intenti per chi pensa che l’auto elettrica debba rinunciare al carattere. Ecco, la RN22e non solo non rinuncia a nulla, ma rilancia, portando in dote numeri che fanno girare la testa: 430 kW di potenza massima, batteria da 77 kWh e un’architettura a 800V che cambia le regole del gioco in fatto di ricarica e prestazioni.
Non stiamo parlando di un semplice esercizio di stile, ma di un vero e proprio rolling lab, un banco di prova viaggiante dove Hyundai mette alla frusta soluzioni tecniche e software che domani ritroveremo sulle sportive di serie del marchio. Un’auto che nasce per la pista, ma che strizza l’occhio alla strada, mantenendo quella silhouette filante della Ioniq 6 che, però, qui si fa più muscolosa, più aggressiva, grazie a carreggiate allargate, assetto ribassato e dettagli aerodinamici studiati per domare l’aria e raffreddare gli organi vitali anche nelle condizioni più estreme.
Non manca un impianto frenante degno di una GT3: dischi da ben 400 mm e pinze monoblocco a quattro pistoncini, perché la potenza è nulla senza il controllo, e qui di controllo ce n’è da vendere. Ma il vero colpo di scena è la trazione integrale intelligente, capace di modulare in tempo reale la distribuzione della potenza tra asse anteriore e posteriore, garantendo un’aderenza che mette in crisi persino l’asfalto più viscido. E se vi state chiedendo quanto ci metta a ricaricare, preparatevi a rivedere i vostri parametri: dal 10% all’80% in meno di 18 minuti, grazie all’architettura a 800V che consente di sfruttare le colonnine ultrafast senza perdere un secondo di troppo.
Tutto questo, però, non sarebbe nulla senza quel tocco in più che trasforma la guida in emozione pura. E qui Hyundai ha voluto fare le cose per bene, affrontando di petto una delle critiche più feroci rivolte alle sportive elettriche: la mancanza di coinvolgimento sensoriale. Ecco allora il sistema N Sound, una vera chicca tecnologica che, tramite altoparlanti interni ed esterni, ricrea un paesaggio sonoro da brivido, restituendo all’abitacolo quell’adrenalina che solo il rombo di un motore sa dare. Ma non basta: con N e Shift, la RN22e simula le sensazioni di un cambio a doppia frizione, con tanto di “colpi” tra una marcia e l’altra, per chi non vuole rinunciare a quel feeling meccanico che fa la differenza tra guidare e semplicemente spostarsi.
Queste tecnologie non sono semplici gadget, ma veri e propri strumenti pensati per mantenere viva l’anima delle sportive tradizionali anche nell’era delle zero emissioni. Perché la transizione elettrica, per Hyundai, non è solo una questione di numeri o di efficienza, ma una sfida culturale: preservare il DNA racing del marchio N, portando avanti un equilibrio sottile tra prestazioni, praticità e, soprattutto, coinvolgimento emotivo.
E se qualcuno pensa che tutto questo sia solo un fuoco di paglia, basti guardare a come le soluzioni sperimentate sulla RN22e abbiano già influenzato modelli come la Ioniq 5 N e la Ioniq 6 N, dimostrando che la strategia dei “Rolling Lab” porta risultati concreti, anticipando il futuro senza mai perdere di vista le radici. Certo, le voci critiche non mancano, e c’è chi sostiene che il fascino di un motore termico sia impossibile da replicare, ma il progetto RN22e è la prova che si può guardare avanti senza rinunciare a ciò che ci fa battere il cuore.
In definitiva, la RN22e non è solo un prototipo, ma un manifesto: la dimostrazione che l’elettrico, se pensato con passione e competenza, può essere tutto fuorché noioso. Un ponte tra passato e futuro, tra pista e strada, dove la tecnologia non soffoca le emozioni ma le esalta, regalando agli appassionati la promessa che il divertimento, anche nell’era delle batterie, è appena cominciato.
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