Hyundai sfida le auto elettriche: ecco la nuova Nexo a idrogeno
C’è aria di rivoluzione sulle strade della mobilità sostenibile: la Hyundai Nexo si rinnova per il 2025, confermando la sua posizione di riferimento nel mondo dei SUV alimentati a idrogeno. Il costruttore coreano rilancia la sfida puntando su tecnologia, efficienza e una serie di dettagli che faranno discutere chiunque abbia a cuore il futuro della mobilità pulita. In un mercato dove l’innovazione corre veloce, la Nexo 2025 promette di cambiare le carte in tavola grazie a un’autonomia dichiarata di autonomia 826 km secondo il ciclo WLTP, un vero e proprio record per la categoria, che non mancherà di attirare l’attenzione degli automobilisti più esigenti.
Il cuore pulsante di questa vettura è il suo sofisticato sistema a celle a combustibile da 150 kW (204 CV), che garantisce prestazioni di assoluto rilievo: bastano 7,8 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, una risposta brillante che segna un netto passo avanti rispetto ai 9,2 secondi della generazione precedente. La spinta è affidata a una coppia di 350 Nm, mentre i serbatoi sono in grado di immagazzinare fino a 6,69 kg di idrogeno. E qui arriva una delle chicche che più faranno gola a chi non ama perdere tempo: la ricarica 5 minuti è realtà, consentendo di tornare su strada quasi senza interruzioni, una caratteristica che spazza via molte delle ansie legate ai lunghi tempi di attesa tipici delle vetture elettriche tradizionali.
Non è solo la tecnologia sotto il cofano a fare la differenza: la nuova Nexo abbraccia il linguaggio stilistico “Art of Steel”, che si traduce in una silhouette più muscolosa e dimensioni generose. Parliamo di 4.750 mm di lunghezza, 1.865 mm di larghezza, 1.640 mm di altezza e un passo di 2.790 mm, misure che regalano alla vettura una presenza su strada davvero importante. Ma la vera novità, soprattutto per il mercato europeo, è la capacità di traino 1 tonnellata: una caratteristica che amplia sensibilmente le possibilità di utilizzo, rendendo la Nexo un’opzione concreta anche per chi cerca versatilità senza rinunciare a emissioni zero.
L’attenzione al dettaglio prosegue nell’abitacolo, dove il doppio display da 12,3 pollici per strumentazione e infotainment si integra perfettamente con materiali selezionati all’insegna della sostenibilità. Gli interni sostenibili sono un vero e proprio manifesto della filosofia Hyundai: pelle vegana, plastiche riciclate e finiture curate testimoniano una ricerca costante di soluzioni green, senza sacrificare il comfort. Il bagagliaio, poi, parte da una capienza di 993 litri e arriva fino a 1.719 litri con i sedili posteriori abbattuti, garantendo una versatilità che farà la gioia delle famiglie e degli amanti dell’outdoor.
Sul fronte della sicurezza, la Nexo 2025 non fa sconti: la struttura rinforzata accoglie fino a nove airbag e un pacchetto ADAS di Livello 2 tra i più completi della categoria. Tra le dotazioni spiccano l’assistenza anti-collisione, il mantenimento di corsia e il monitoraggio degli angoli ciechi, tutti pensati per offrire un’esperienza di guida all’insegna della tranquillità e della protezione totale.
Ma non è tutto: tra le innovazioni che segnano il passo verso il futuro spicca la funzione V2L (vehicle-to-load), che permette di utilizzare il veicolo come fonte di energia per alimentare dispositivi esterni. Un vero e proprio plus per chi vive la mobilità come sinonimo di libertà, sempre pronto a sfruttare la tecnologia per adattarsi a ogni situazione, dal campeggio alla gestione di emergenze.
Hyundai, per ora, mantiene il riserbo su prezzi e disponibilità per il mercato italiano, dove la versione precedente partiva da 78.300 euro. Una scelta strategica, considerando che il successo commerciale della nuova Nexo sarà strettamente legato allo sviluppo della rete di rifornimento dell’idrogeno in Europa, ancora oggi limitata rispetto all’infrastruttura per i veicoli elettrici a batteria. Eppure, proprio qui si gioca la partita più interessante: chi cerca un SUV capace di coniugare autonomia elevata, rifornimenti rapidi e un impatto ambientale ridotto troverà nella Nexo una risposta concreta, pur dovendo mettere in conto i costi ancora alti della tecnologia e la sfida delle stazioni di rifornimento.
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