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Dalla Ioniq 6 N alla N Vision 74: il futuro sportivo di Hyundai

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 18 set 2025
Dalla Ioniq 6 N alla N Vision 74: il futuro sportivo di Hyundai
Hyundai amplia la gamma N: oltre sette modelli sportivi, tra elettrico e ibrido, entro il 2030. Focus su Ioniq 6 N, N Vision 74 e strategie future.

Il vento della rivoluzione soffia forte nel mondo dell’automotive, e questa volta il protagonista è Hyundai, pronta a riscrivere le regole del gioco con la sua divisione sportiva N. La casa coreana non si accontenta di rincorrere la concorrenza: rilancia, accelera e punta dritto a un futuro dove la passione per le prestazioni si fonde con la sfida tecnologica. L’obiettivo? Oltrepassare la soglia delle 100.000 unità vendute nel segmento delle auto ad alte prestazioni entro il 2030, portando su strada almeno sette nuovi modelli capaci di soddisfare i palati più esigenti, sia tra gli amanti del rombo tradizionale sia tra chi sogna un mondo a zero emissioni.

Hyundai non si limita a rincorrere le tendenze, ma le anticipa, mescolando sapientemente tradizione e innovazione. La gamma attuale dei modelli N si compone di tre sportive a benzina – i20 N, i30 N ed Elantra N – che hanno già fatto breccia nel cuore degli appassionati, e di due punte di diamante tra le auto sportive elettriche: la Ioniq 5 N e la nuovissima Ioniq 6 N. Proprio quest’ultima rappresenta l’incarnazione perfetta di un nuovo modo di intendere la sportività: potenza, design avveniristico e un’esperienza di guida che sa emozionare senza compromessi, ma con un occhio attento all’ambiente.

Ma il bello deve ancora venire. In casa Hyundai si lavora senza sosta allo sviluppo di almeno due nuovi modelli che promettono di alzare ulteriormente l’asticella. Su tutti spicca la futura versione di serie della N Vision 74, concept che ha già fatto parlare di sé per le sue linee futuristiche e la tecnologia all’avanguardia. Questa supercar, prodotta probabilmente in edizione limitata, è destinata a diventare il nuovo emblema delle capacità tecniche e della visione del marchio, una vera e propria dichiarazione d’intenti per chi cerca emozioni forti e unicità su quattro ruote.

Il percorso di crescita della divisione N non si ferma però all’elettrico puro. Il ritorno dei modelli termici in Europa è più che una suggestione, grazie a una strategia che punta sull’ibrido per aggirare le sempre più stringenti normative sulle emissioni. Una mossa intelligente che apre le porte a una possibile Kona N ibrida, perfetta per chi non vuole rinunciare al piacere della guida sportiva ma desidera anche efficienza e versatilità. Non solo: anche una futura Tucson N sembra ormai dietro l’angolo, forte del successo planetario che il crossover ha già riscosso in tutte le sue versioni. Queste scelte rappresentano una risposta concreta alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione, dove la richiesta di vetture ad alte prestazioni si sposa sempre più spesso con la necessità di ridurre l’impatto ambientale.

Guardando avanti, la strategia di Hyundai per la sua divisione N abbraccia con decisione il futuro elettrico. Non è un caso che si parli già di una versione sportiva della prossima Ioniq 3, ispirata alla Three Concept hatchback e pensata per conquistare il segmento delle compatte a batteria. Un modello che potrebbe rivelarsi la carta vincente per attrarre una nuova generazione di automobilisti, sempre più attenti a sostenibilità e prestazioni.

È importante sottolineare che il traguardo delle 100.000 auto riguarda esclusivamente i veri modelli N, e non le versioni N Line, più moderate e pensate per chi desidera un tocco sportivo senza esagerare. Una distinzione netta, che testimonia la volontà di costruire una proposta autentica e riconoscibile, capace di imporsi come punto di riferimento nel panorama delle vetture ad alte prestazioni.

Non manca infine una visione globale, con Hyundai impegnata in nuove e importanti collaborazioni internazionali. La partnership con General Motors ne è un esempio lampante: due giganti che uniscono le forze per accelerare lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate, con l’obiettivo di ridefinire i confini della mobilità sportiva. Un’alleanza che promette di portare benefici concreti sia in termini di innovazione sia per quanto riguarda la competitività sul mercato globale.

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