Rigenerazione FAP: pulizia fai da te e costo

Francesco Donnici
09 Aprile 2019
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Il filtro anti-particolato è un componente del motore a gasolio che richiede una manutenzione periodica. Ecco alcuni consigli utili.

Tutte le vetture diesel omologate da euro 4 in poi risultano equipaggiate con il filtro antiparticolato (FAP), ovvero un dispositivo di post-trattamento dei gas di scarico. Purtroppo, molti possessori di auto alimentate a gasolio ed equipaggiate con il filtro FAP lamentano alcuni problemi e per questo motivo risulta opportuno fare chiarezza su questo particolare, quanto importante componente.

Come funziona il filtro antiparticolato

Il filtro particolato è costantemente monitorato da un software specifico con l’obiettivo che il suo funzionamento sia efficiente in ogni momento e situazione. Il filtro antiparticolato lavora in tandem con un precatalizzatore che permette di filtrare le pericolose polveri sottili. I gas combustibili vengono raccolti dal sistema nel collettore di scarico e in seguito vengono convogliati nella marmitta catalitica. Il processo prevede il passaggio verso il filtro vero e proprio, successivamente nel vaso d’espansione, passando dal silenziatore per poi uscire fuori dal terminale di scarico.

Detto in parole semplici, il filtro cattura il particolato atmosferico, per eliminarlo in un secondo momento durante la cosiddetta fase di rigenerazione. Se si guida principalmente su strade urbane, la rigenerazione può attivarsi in ritardo a causa delle frequenti soste, ed è per questo motivo che consigliamo di percorrere in maniera periodica con la propria vettura diesel un tratto extraurbano per almeno 30 minuti, in questo modo si permetterà al filtro antiparticolato di aumentare la temperatura e di conseguenza di avviare la combustione.

Eventuali problemi con FAP intasato

Il filtro antiparticolato è un componente delicato che necessita di una attenta e costante manutenzione per evitare un possibile malfuzionamento. Tra i principali problemi che può accusare il FAP troviamo sicuramente il suo intasamento: quando arriva il momento di pulire il filtro, il software dedicato attiva una spia luminosa che appare sulla strumentazione. Uno dei principali problemi del filtro antiparticolato riguarda l’intasamento dello stesso. Quando è il momento di pulire il filtro, il guidatore viene avvisato mediante l’accensione di una spia luminosa.

Come accennato in precedenza, per attivare la rigenerazione è meglio percorrere una strada extraurbana per una mezz’ora ad una velocità compresa tra i 60 ed i 90 km/h. Il software che deve monitorare il FAP se rileva un’otturazione attiva la pulizia del filtro iniettando una maggiore quantità di gasolio ottenendo in questo modo un aumento della temperatura e bruciando di conseguenza il pericoloso PM10. Se non si riuscirà a percorrere strade extraurbane quando indicato dall’apposita spia, il proprietario della vettura sarà costretto alla sostituzione del filtro FAP.

Pulizia filtro antiparticolato

In generale, per la frequenza della pulizia del filtro si può seguire la tabella che vi proponiamo qui di seguito:

  • ogni 50.000 km o 6 mesi guidando su strade urbane
  • ogni 80.000 km o 9 mesi guidando principalmente su tratti extraurbani
  • ogni 150.000 km o 12 mesi se si guida per lunghi tragitti su strade extraurbane o autostrade

Per effettuare una pulizia accurata bisogna in primo luogo liberare il filtro antiparticolato da qualsiasi detrito presente sfruttando un sistema di ari compressa settando la pressione massima a 7 bar. In secondo luogo bisogna scaldare il filtro antiparticolato in forno a 615 gradi celsius, aumentando in maniera graduale la temperatura e mettendo verso il basso la parte sporca del filtro. Si deve successivamente procedere a pulire l’ingresso e l’uscita del filtro con l’aria, dopo che ci si è assicurati che il filtro abbia una temperatura di 40°. Infine bisogna scaldare nuovamente il filtro nel forno per bruciare la fuliggine e pulire per un’ultima volta il filtro utilizzando l’aria, sempre con il filtro a 40°.

Una soluzione più semplice è l’utilizzo di un apposito additivo per la pulizia del FAP, ma i risultati ottenuti potranno non essere ugualmente efficienti come quelli ottenuti con la procedura precedentemente elencata.

Rigenerazione del FAP, costi

Come anticipato in precedenza, nel caso in cui emergano problemi nell’utilizzo del filtro antiparticolato potrebbe rendersi necessario la pulizia o la sostituzione del componente. Se non si riesce ad effettuare la pulizia professionale sa soli bisognerà affidarsi a mani esperte che potrebbero richiedere circa 500 euro. Nel caso in cui i problemi non possono essere risolti tramite una pulizia bisognerà passare alla sostituzione del FAP. In questo caso, i prezzi per la sostituzione del FAP possono variare da un minimo di 500 ad oltre 5000 euro, a secondo del modello di automobile, del tipo di ricambio e della manodopera.

Rimuovere il FAP

Con il passare del tempo si è diffusa una soluzione illegale per risolvere i problemi causati dal FAP che consiste nel rimuovere il filtro antiparticolato per non avere più problemi relativi all’intasamento e alla relativa sostituzione di quest’ultimo.

Ripetiamo che si tratta di una soluzione assolutamente illegale e pericolosa per l’ambiente e la salute dell’uomo. Chi effettua questa operazione viola l’articolo 78 del Codice della Strada che stabilisce che risulta sanzionabile ogni persona che circoli con un veicolo che vanti modifiche che non corrispondono alle specifiche riportate sul libretto di circolazione e nel certificato di omologazione o di approvazione.

Si parla di una sanzione amministrativa che varia da 422 euro sino a 1.697 euro, a cui si aggiunge il ritiro della carta di circolazione del veicolo e l’obbligo di ripristinare il filtro antiparticolato alle condizioni originali.

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