Tolleranza Autovelox: limiti di velocità e margini

Francesco Giorgi
30 Marzo 2022
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Quanto si può “correre”, alla guida di un veicolo, con la sicurezza di non essere in contravvenzione e nel pieno rispetto della sicurezza per se e soprattutto per gli altri? Ecco tutti i casi.

Per “tolleranza” si intende, in… termini automobilistici, una particolare deroga concessa dal legislatore ad una precisa disposizione del Codice della Strada. Nel caso di specie, i limiti di velocità. In altre parole: la legge concede minimi sforamenti alle soglie massime entro le quali è permesso muoversi senza essere in contravvenzione. Più in dettaglio, la “tolleranza autovelox” è del 5%, e 5 km/h al massimo: oltre questi valori, scattano le multe per eccesso di velocità.

Multa eccesso di velocità: costo, contestazione, punti

Ripassiamo i limiti di velocità in Italia

Di seguito un rapido riesame alle velocità massime in vigore nel nostro Paese (disciplinate dall’art. 142 comma 1 del Codice della Strada).

  • Autostrade: 130 km/h;
  • Strade extraurbane principali: 110 km/h;
  • Strade extraurbane secondarie e strade extraurbane locali: 90 km/h;
  • Strade urbane e centri abitati: 50 km/h, con la possibilità di innalzare il limite fino a 70 km/h “Per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali”.

Dove si può “correre” fino a 150 km/h

In determinate situazioni, la legge concede agli enti proprietari o concessionari di elevare il limite di velocità fino a 150 km/h. Questo può avvenire sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, “Dotate di apparecchiature debitamente omologate per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati (tutor, n.d.r.)”, sulla base delle “Caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato, previa installazione degli appositi segnali, sempre che lo consentano l’intensità del traffico, le condizioni atmosferiche prevalenti ed i dati di incidentalità dell’ultimo quinquennio”.

Tutor: in arrivo il nuovo sistema, sarà ancora più “intelligente”

Attenzione alle condizioni meteo

In caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura, la velocità massima deve essere ridotta di 20 km/h. Quindi:

  • 110 km/h sulle autostrade;
  • 90 km/h sulle strade extraurbane principali;
  • 70 km/h sulle strade extraurbane secondarie e strade extraurbane locali.

Autovelox: cosa dice la legge

La normativa di riferimento per gli autovelox è il DM del 29 ottobre 1997 (“Approvazione di prototipi di apparecchiature per l’accertamento dell’osservanza dei limiti di velocità e loro modalità di impiego”), emesso dal Ministero dei Lavori Pubblici e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 dicembre 1997, di cui riportiamo uno stralcio che riguarda le tolleranze:

“(omissis)… per gli accertamenti della velocità, al valore rilevato della velocità deve essere applicata una riduzione pari al 5%, con un minimo di 5 km/h. Nella riduzione è compresa anche la tolleranza strumentale”.

Verbale di accertamento: quando va notificato

La notifica dell’avvenuto superamento di un limite di velocità – rilevato, nella grande maggioranza dei casi, mediante autovelox, tutor o telelaser: non è quindi sempre notificabile immediatamente – deve avvenire entro 90 giorni. Il verbale deve riportare in dettaglio gli estremi della violazione e l’indicazione delle motivazioni che non abbiano reso possibile l’immediata contestazione, nonché le indicazioni tecniche dell’apparecchiatura di rilevamento della velocità utilizzata (omologazione e revisione annua).

Autovelox: multe, importi, tempi di notifica

Come viene calcolata la tolleranza autovelox

Come si accennava in apertura, la “zona di sicurezza” entro la quale non scatta la contravvenzione tiene conto del 5% oltre il limite indicato dai cartelli. In più, si considerano i decimali, con approssimazione per eccesso.

Alcuni esempi

  • Su un tratto autostradale con limite di 130 km/h, la tolleranza consentita dalla legge è di 6,5 km/h (il 5% di 130 km/h). L’approssimazione per eccesso dei decimali, eleva questo limite a 7 km/h. Per “stare tranquilli”, dunque, la soglia non oltrepassabile in autostrada è 137 km/h. Dopodiché, si è sanzionabili;
  • Sulle strade extraurbane principali, con limite di 110 km/h, la tolleranza del 5% corrisponde a 5,5 km/h in più; cifra che, approssimata per eccesso, porta a 6 km/h il limite massimo per non rischiare di essere multati;
  • Con limite di 100 km/h, la tolleranza è di 5 km/h (niente multe fino a 105 km/h);
  • Se il limite è di 90 km/h, si hanno 4,5 km/h di tolleranza (ovvero il limite può essere superato fino a 5 km/h);
  • Sulle strade con limite di 70 km/h, e considerato che la sanzione viene applicata con 5 km/h di tolleranza minima, la multa scatta se si sta procedendo a 76 km/h (in quanto il 5% di 70 km/h è 3,5 km/h, che approssimato per eccesso dà 4 km/h);
  • Sulle strade urbane o comunque con limite di 50 km/h, la tolleranza (2,5 km/h che salgono a 3 km/h per l’approssimazione per eccesso), si applica quindi il limite di tolleranza minima, ovvero 5 km/h.

Sanzioni per eccesso di velocità

Di seguito un riassunto delle sanzioni amministrative, pecuniarie ed accessorie per chi supera il limite di velocità.

  • Fino a 10 km/h in più rispetto al limite consentito, la sanzione va da un minimo di 42 euro ad un massimo di 173 euro;
  • Fra 10 km/h e 40 km/h in più, il legislatore prevede una sanzione da 173 euro a 694 euro;
  • Fra 40 km/h e 60 km/h in più rispetto al limite, la sanzione prevista va da 543 euro a 2.170 euro, con sospensione della patente da uno a tre mesi;
  • Oltre 60 km/h in più rispetto al limite, la sanzione va da 845 euro a 3.382 euro, con sospensione della patente da sei a dodici mesi.

Le sanzioni amministrative aumentano di un terzo nelle ore notturne (dalle 22 alle 7).

Inoltre, per i casi più gravi sussiste anche la sanzione accessoria della sottrazione di punti patente:

  • Fino a 5 punti se il superamento del limite di velocità sia stato fra 10 km/h e 40 km/h;
  • Fino a 10 punti se la violazione al limite di velocità è compresa fra 40 km/h e 60 km/h;
  • Oltre 10 punti se si sia oltrepassato di più di 60 km/h il limite di velocità.

Limiti di velocità per neopatentati e automezzi pesanti

Le patenti di categoria A, A2, B e B1 prevedono particolari limitazioni alla velocità massima consentita da parte di quanti le abbiano conseguite da meno di tre anni: nello specifico, i neopatentati non possono superare i 100 km/h sulle autostrade ed i 90 km/h sulle strade extraurbane principali (art. 177 CdS). Se un conducente in possesso di patente di guida da meno di tre anni commette una infrazione che comporta la sottrazione di punti, il numero di punti decurtati raddoppia (secondo quanto disposto dall’art. 126 CdS). Lo stesso per i conducenti di:

  • Autoveicoli o motoveicoli utilizzati per il trasporto delle merci pericolose rientranti nella classe 1, quando viaggiano carichi;
  • Autotreni, autoarticolati ed autosnodati (art. 54, lettere h, i ed l CdS);
  • Autobus e filobus di massa complessiva a pieno carico superiore a 8 t;
  • Autoveicoli destinati al trasporto di cose o ad altri usi, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t e fino a 12 t;
  • Autoveicoli destinati al trasporto di cose o ad altri usi, di massa complessiva a pieno carico superiore a 12 t;
  • Autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 5 t se adoperati per il trasporto di persone ai sensi dell’art. 82, comma 6 del codice della Strada;
  • Mezzi d’opera quando viaggiano a pieno carico.

Tenere sempre d’occhio il tachimetro

Sulla base di quanto esposto, è chiaro che bisogna sempre fare attenzione all’andatura del proprio veicolo: in questo senso, i dispositivi di regolazione attiva della velocità, come Cruise Control, limitatori e sistemi di rilevamento dei limiti di velocità e dei segnali stradali che equipaggiano molti autoveicoli di più recente produzione, sono particolarmente utili per non rischiare una multa per eccesso di velocità.

Più in generale, occorre prudenza anche in particolari condizioni della strada: ci si riferisce, ad esempio, ai tratti in discesa, dove per questioni fisiche è più facile che un veicolo possa “correre di più”.  un po’, per similitudine, quanto avviene se si incrociano due veicoli nelle strade in pendenza particolarmente strette: “Il conducente che procede in discesa deve arrestarsi e accostarsi quanto più possibile al margine destro della carreggiata o spostarsi sulla piazzola ove esista…” (art. 150-comma 2 del Codice della Strada).

In effetti, la legge non fa alcuna differenza se la strada è in piano, in salita o in discesa: i limiti vanno sempre rispettati. Quindi, non c’è alcuna “tolleranza particolare”: fanno fede le norme del Codice della Strada, le eventuali ordinanze territoriali (che, in ogni caso, alla legislazione vigente devono rifarsi) e le indicazioni dei segnali stradali.

In poche parole: se si supera anche soltanto di 1 km/h o 2 km/h il limite di velocità massimo “con tolleranza”, si può essere multati: ciò nel caso in cui si stia procedendo a 138 km/h in autostrada, o a 117 km/h su una strada extraurbana principale.

È bene, tenuto anche conto di alcuni parametri tecnici che intervengono sull’indicazione strumentale della velocità del veicolo – la lieve “tolleranza” in più del contachilometri analogico, la circonferenza delle ruote, la pendenza della strada – mantenere sempre la propria velocità del momento in un range di sicurezza: in buona sostanza, cercare di non superare la velocità indicata nel tachimetro, o meglio mantenersi leggermente più “sotto”.

Del resto, la Corte di Cassazione ha sentenziato che, al netto dell’applicazione della tolleranza di legge, anche l’avere superato il limite di 0,1 km/h legittima la sanzione (ordinanza n. 3781/2018). Orientamento confermato nell’ordinanza numero 3698 del 2019 (“L’accertamento della assenza di colpa necessita di una verifica in concreto e non di affermazioni generiche, sussistendo la presunzione di colpa”: in pratica è lo stesso trasgressore a dovere dimostrare di avere agito in maniera non colpevole, e non “semplicemente” affermando di non poter guidare tenendo gli occhi costantemente sul tachimetro), e ribadito nell’ordinanza numero 12629 del 2019.

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