Le gomme ricostruite rappresentano una soluzione sempre più diffusa, soprattutto in momenti di ristrettezze economiche, come quelli attuali. In sostanza, i vecchi pneumatici vengono trattati da aziende specializzate, che li trattano, ricostruendo i battistrada ormai consumati (ogni gomma per auto può essere ricostruita una sola volta). I lati positivi sono diversi: Prima di tutto, c’è […]
Le gomme ricostruite rappresentano una soluzione sempre più diffusa, soprattutto in momenti di ristrettezze economiche, come quelli attuali.
In sostanza, i vecchi pneumatici vengono trattati da aziende specializzate, che li trattano, ricostruendo i battistrada ormai consumati (ogni gomma per auto può essere ricostruita una sola volta).
I lati positivi sono diversi:
- Prima di tutto, c’è il lato economico: le gomme ricostruite permettono di risparmiare parecchio, anche idal 30% al 50% in meno, rispetto a pneumatici nuovi.
- Rappresentano una scelta ecologica, visto che non si immettono sul mercato altre gomme, andando ulteriormente a pesare sulle discariche.
- Copertoni, ricostruiti a regola d’arte e che siano conformi alle norme Ece Onu 108, garantiscono resistenza ed affidabilità.
Attualmente, dunque, le gomme ricostruite appaiono una scelta condivisibile e molto valida, ma è assolutamente consigliabile di verificare sempre la qualità della ricostruzione; per questo, i pneumatici devono riportare:
- sul fianco la sigla 108 R, oppure 109 R seguiti da serie numeriche
- la lettera “E” all’interno di un cerchio, seguita da numeri
- la dicitura “Ricostruito”
- il marchio del costruttore, con anche la data dell’operazione