Aste Giudiziarie Auto: cosa c’è da sapere

lucatalotta
01 Gennaio 2013
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Comprare un’auto all’asta è un buon modo per cercare di fare degli affari, risparmiare soldi importanti portandosi a casa vetture di valore. Sì, fare buoni affari acquistando all’asta è ancora possibile, ma è chiaro che bisogna essere molto attenti e sapere cosa fare, come farlo e soprattutto quali sono i costi. Già, perché non tutti […]

Comprare un’auto all’asta è un buon modo per cercare di fare degli affari, risparmiare soldi importanti portandosi a casa vetture di valore. Sì, fare buoni affari acquistando all’asta è ancora possibile, ma è chiaro che bisogna essere molto attenti e sapere cosa fare, come farlo e soprattutto quali sono i costi. Già, perché non tutti lo sanno, ma sono principalmente due le cose da tenere in considerazione quando si acquistano vetture all’asta: le condizioni della macchina stessa e i costi aggiuntivi che ci sono.

Perché l’asta?

Certo, uno dei limiti delle aste giudiziarie è che l’oggetto viene acquistato così come visto. Non è possibile, infatti, mettere in moto i veicoli e provarli su strada. In sostanza, bisogna fidarsi, aprendo semplicemente il cofano quale unica possibile valutazione. È innegabile, però, che con l’accentuarsi della crisi economica le possibilità di poter acquistare bene e fare affari è aumentata, anche perché le persone hanno bisogno di liquidità e cercano qualsiasi modo pur di rientrare di determinati costi.

Ma quello delle aste giudiziarie è un mondo molto complesso; partiamo, per esempio, dal tipo di asta che andremo ad affrontare. Le tipologie sono ben cinque: aste fallimentari, aste esecutive, aste esattoriali, aste demaniali e quelle per le auto utilizzate per compiere dei crimini. Nella prima, all’asta vanno auto appartenute a società dichiarate fallite; in quelle esecutive, invece, si trovano le vetture che vengono vendute per trovare fondi e risarcire i creditori privati. In quelle esattoriali, invece, si cerca di dare i soldi allo Stato per dei mancati pagamenti. Le aste demaniali sono per quei veicoli abbandonati o rimossi dal comune e mai reclamati. Mentre per quanto concerne le auto utilizzate per compiere un crimine, prima di essere vendute bisogna attendere la sentenza di colpevolezza.

Come trovare un’asta?

La domanda sembra banale, ma in fin dei conti non lo è: come facciamo a venire a conoscenza del fatto che un’eventuale asta si tiene in tal giorno in tal posto? A dire il vero, le fonti sono diverse. Prima di tutto internet: ci sono dei siti, come ad esempio www.sivag.com e www.astegiudiziarie.it, che aggiornano costantemente le loro pagine. Ma anche i quotidiani spesso, danno notizia di aste. Di norma, all’interno dei singoli bollettini che vengono diramati si trova scritto il modello dell’auto, la sede e l’ora. Spesso i luoghi di svolgimento di queste auto sono i locali delle aziende dichiarate fallite.

Occhio all’auto

Attenzione: è vero che le aste sono un buon mezzo per risparmiare dei soldi e fare dei buoni affari, ma è anche vero che bisogna stare attenti e valutare a fondo quello che si sta comprando. Oltre al fatto che non è detto che le vetture siano in condizioni perfette, come detto in precedenza, bisogna anche controllare che non ci siano documenti mancanti, danni ingenti alla carrozzeria e così via. Anche perché una volta che l’asta si chiude, se ve la siete aggiudicata non potete di certo tornare indietro. Senza dimenticare, inoltre, che le auto vendute in queste occasioni sono prive di garanzia.

Il pagamento

Altro dato importante è quello legato al pagamento. Quando leggiamo un annuncio, di norma nel bollettino viene sempre riportato il prezzo base dell’asta; ovvero, la cifra dalla quale si parte per venderla. Per pagare ci sono solo due metodi: contanti o un assegno circolare: la base d’asta deve essere corrisposta immediatamente al termine dell’asta stessa, mentre per il resto c’è qualche giorno a disposizione. Attenzione, perché alla cifra che avrete raggiunto ci sarà da aggiungere un 10% di diritti, che sale al 13% per le aste demaniali. In sostanza, il guadagno di chi si occupa di organizzare l’asta.

Documenti e costi

Quando ci si aggiudica un’asta, questi sono i documenti che serviranno per registrare la propria nuova vettura al PRA: il verbale di vendita all’asta (originale o copia conforme in bollo); il Certificato di Proprietà del veicolo (CdP); la Carta di circolazione; il modulo PRA NP3B (due copie). I documenti da portare per la trascrizione dell’auto acquistata all’asta giudiziaria: Documento d’identità in corso di validità; Codici fiscali di venditore ed acquirente.

La trascrizione al PRA del veicolo acquistato all’asta giudiziaria (senza intermediario) ha un suo costo: euro 59,00 per emolumenti e bolli; euro 28,40 per diritti DTT – Motorizzazione Civile per l’aggiornamento della carta di circolazione; oltre ad una cifra da corrispondere come Imposta Provinciale di Trascrizione, non precisa in quanto varierà al variare della potenza espressa in KW della vettura, della residenza dell’acquirente e delle determinazioni delle singole Province.

Potrebbe capitare che incappiate in una vettura sprovvista di documenti. In questo caso il venditore inserirà nel verbale dell’asta che il documento manca, cosa che vi permetterà di poterne richiedere il duplicato in Motorizzazione o al PRA.

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