L’importanza di non disperdere l’olio usato nell’ambiente

Redazione Motori.it
03 Novembre 2021
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Smaltire correttamente l’olio usato delle nostre automobili porta vantaggi non soltanto per l’ambiente. Ecco perché il lavoro del CONOU è così importante.

L’olio lubrificante, lo sa anche chi non è esperto di automobili, è fondamentale per il corretto funzionamento delle nostre auto, ma non tutti prestano la dovuta attenzione al suo smaltimento quando è il momento di sostituirlo, soprattutto se eseguono l’operazione in autonomia senza rivolgersi alle officine meccaniche autorizzate. Quella che ad un occhio poco attento può sembrare una ridotta quantità di olio – e stiamo parlando di circa 4kg di olio contenuto nel motore di una sola automobile – è in grado di inquinare una superficie pari a quella di un campo da calcio. E se moltiplichiamo il danno per il numero di automobili in circolazione anche soltanto in Italia, per non parlare del resto del Mondo, capiamo bene quanto sia fondamentale prestare la massima attenzione allo smaltimento dell’olio lubrificante usato.

La soluzione più semplice è rivolgersi sempre a officine meccaniche per fare il cambio olio e lasciare a loro il compito di raccogliere e gestire temporaneamente questo rifiuto pericoloso in attesa dell’intervento del CONOU, il Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, il primo ente ambientale nazionale che da quasi 40 anni si dedica alla raccolta, all’analisi e alla rigenerazione di questo rifiuto pericoloso proveniente dal settore industriale e dell’autotrazione.

Il fondamentale ruolo del CONOU nella raccolta e nella rigenerazione dell’olio usato

I traguardi raggiunti in questi anni dal CONOU collocano l’Italia ai massimi livelli europei e internazionali e ne fanno il perfetto esempio di economia circolare resa possibile da una capillarità sul territorio senza precedenti, con circa 65 aziende che operano in tutto il Paese nella raccolta e nell’avvio a rigenerazione dell’olio lubrificante usato.

I numeri parlano da soli. Dal 1984 ad oggi il Consorzio Nazionale degli Oli Usati ha garantito la raccolta di 6,1 milioni di tonnellate di olio usato di cui 5,5 avviate a rigenerazione per la produzione di 3,2 milioni di tonnellate di nuovo olio base, con un risparmio di circa 3 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio.

Soltanto nel 2020, per fare un esempio più vicino a noi, il Consorzio ha raccolto 171mila tonnellate di oli usati, un valore vicino al 46% dell’immesso al consumo che secondo il Groupement Européen de l’Industrie de la régénération (GEIR) è il massimo quantitativo raccoglibile. Non solo: dell’olio raccolto quasi il 100% è stato avviato a rigenerazione. Un enorme passo in avanti se pensiamo che nel 2014 la percentuale di oli avviati alla rigenerazione si attestava intorno al 91%.

Grazie al lavoro del CONUO, nel 2020 è stato possibile evitare 78,4 mila tonnellate di emissioni di CO2eq e 1 milione di tonnellate di impoverimento di carbonio nel suolo, consentendo di risparmiare 34 milioni di m3 di acqua per il nostro Paese. E gli impatti positivi sono molteplici: le 167 mila tonnellate complessivamente avviate a recupero in Italia nel 2020 hanno consentito un risparmio di circa 47 milioni di euro sulle importazioni di greggio. Inoltre, l’attività del Consorzio ha generato anche esternalità positive in termini economici e sociali, con un indotto totale pari a 67,9 milioni di euro e 1.185 posti di lavoro lungo la Filiera.

Come dicevamo in apertura, il ruolo dei professionisti che operano nelle officine assume un rilievo particolare quando effettuano correttamente il cambio d’olio perché assicurano il rispetto di alcuni comportamenti fondamentali, a cominciare dalle norme di protezione personale come l’uso di guanti e di contenitori a tenuta stagna per il trasferimento del rifiuto nel serbatoio dedicato.

Ma non è sufficiente raccogliere l’olio usato e conservarlo in contenitori sicuri: bisogna anche separarlo dagli altri rifiuti o sostanze di scarto come liquido dei freni, antigelo, solventi, diluenti e vernici, evitandone l’impropria miscelazione. Questa procedura garantisce una raccolta di qualità che rende possibile la buona riuscita del processo di rigenerazione dell’olio usato.

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