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Geely, perché il progetto Lotus ha così tante difficoltà

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 2 lug 2025
Geely, perché il progetto Lotus ha così tante difficoltà
Analisi delle difficoltà di Geely nella gestione di Volvo, Polestar e Lotus, tra strategie innovative e rischi per l'identità dei marchi

Geely, il colosso cinese dell’automotive, si trova a un bivio strategico nella gestione dei marchi occidentali acquisiti. Dopo anni di investimenti ambiziosi, i risultati tardano ad arrivare, con brand iconici come Volvo, Polestar e soprattutto Lotus che affrontano sfide complesse. Mentre Volvo e Polestar lottano per mantenere la competitività, il caso di Lotus solleva interrogativi sulla capacità di Geely di rispettare l’identità culturale e industriale dei marchi che ha rilevato.

Il caso del brand britannico

Inizialmente, l’acquisizione di Volvo aveva segnato un successo: il marchio svedese era riuscito a posizionarsi come un concorrente credibile nel segmento premium. Tuttavia, le difficoltà operative sono emerse con i ritardi nel lancio del modello elettrico EX90 e la recente necessità di ridurre il personale. Anche Polestar, brand derivato da Volvo e focalizzato esclusivamente sui veicoli elettrici, non è riuscito a raggiungere gli obiettivi sperati in un mercato sempre più competitivo e saturo.

Il caso più emblematico resta quello di Lotus, un marchio che ha costruito la sua reputazione sull’eccellenza delle vetture sportive britanniche. Dopo un iniziale rispetto per la tradizione, con investimenti nello storico stabilimento di Hethel e il lancio della sportiva Emira, la strategia di Geely ha subito una svolta. La decisione di sviluppare SUV elettrici e berline di lusso principalmente in Cina ha rappresentato un drastico cambiamento, snaturando il DNA sportivo del marchio. Nonostante l’apertura di showroom di prestigio a Londra e Amsterdam, le vendite non hanno soddisfatto le aspettative, mettendo in discussione la sostenibilità del piano industriale.

Le difficoltà emergenti

Il futuro dello stabilimento di Hethel è al centro di un acceso dibattito nel Regno Unito. Geely ha dichiarato pubblicamente l’importanza del sito, ma i negoziati in corso con il governo britannico alimentano dubbi sulla continuità delle operazioni. La trasformazione di Hethel in un centro tecnologico avanzato potrebbe essere una soluzione, ma ciò comporterebbe inevitabilmente un ulteriore allontanamento dalla tradizione storica del marchio.

La gestione di marchi come Lotus evidenzia le difficoltà di Geely nel bilanciare l’ambizione di crescita globale con la necessità di preservare l’autenticità dei brand acquisiti. Questo equilibrio è cruciale per mantenere il valore culturale e commerciale di marchi che hanno contribuito a definire l’industria automobilistica mondiale. Con l’aumento della competizione nei settori dei SUV elettrici e delle auto di lusso, Geely dovrà dimostrare di saper integrare innovazione e tradizione per garantire il successo a lungo termine dei suoi marchi.

In definitiva, il caso Geely solleva una questione fondamentale: è possibile espandersi globalmente senza sacrificare l’identità che rende un marchio unico? La risposta a questa domanda determinerà non solo il futuro di Volvo, Polestar e Lotus, ma anche la reputazione di Geely come leader nell’industria automobilistica globale.

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