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Fusione Stellantis e Renault: fine delle speculazioni, non si farà nulla

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 19 mag 2025
Fusione Stellantis e Renault: fine delle speculazioni, non si farà nulla
Stellantis e Renault negano una fusione. Focus su sfide interne, marchi in difficoltà e normative sulle emissioni sempre più rigide.

Le recente smentita da parte di John Elkann, presidente di Stellantis, ha messo fine alle speculazioni su una possibile fusione Stellantis e Renault. Durante il “Future of the Car Summit" di Londra, Elkann ha chiarito che “non stiamo discutendo alcuna fusione“. Questa dichiarazione arriva in un momento critico per il colosso automobilistico, che si trova ad affrontare sfide significative legate alla gestione dei suoi marchi Stellantis.

Alcuni dei 14 marchi del gruppo mostrano evidenti difficoltà. Chrysler, ad esempio, sembra avviata verso un declino irreversibile, mentre Lancia fatica a riprendersi nonostante i tentativi di rilancio. Anche DS Automobiles non riesce a giustificare gli ingenti investimenti, mentre la strategia full-electric di Abarth ha sollevato dubbi tra gli appassionati del marchio. Queste problematiche sono ulteriormente aggravate dalla prevista uscita del CEO Carlos Tavares, che lascerà il suo incarico a dicembre 2024. In pole position per la successione sembra esserci Antonio Filosa, attualmente responsabile delle operazioni nelle Americhe, con un annuncio ufficiale atteso a breve.

Nel frattempo, Renault sembra vivere un momento di maggiore stabilità. Il marchio principale ha registrato un incremento dell’1,8% nelle vendite nel 2024, raggiungendo 1.577.351 unità. Anche Dacia (+2,7% con 676.340 veicoli) e Alpine (+5,9% con 4.585 unità) hanno contribuito a questo trend positivo. Tuttavia, la complessa alleanza con Nissan e Mitsubishi rappresenta un ulteriore elemento di complessità per eventuali nuove strategie di partnership.

Un aspetto cruciale che accomuna entrambe le aziende è la crescente pressione delle normative sulle emissioni auto Europa. Le nuove regolamentazioni, sempre più severe, stanno rendendo economicamente insostenibile la produzione di city car con motori tradizionali. Un esempio emblematico è rappresentato dall’uscita di scena della Ford Fiesta. Sebbene l’Unione Europea abbia concesso una proroga per gli obiettivi del 2025, il divieto totale dei veicoli inquinanti previsto per il 2035 impone un’accelerazione nella transizione verso l’elettrificazione.

In questo contesto, una fusione tra Stellantis e Renault appare non solo improbabile, ma anche strategicamente discutibile. Entrambi i gruppi sembrano concentrati sul consolidamento interno e sull’adattamento alle nuove sfide del mercato. L’elettrificazione e la sostenibilità non sono più semplici opzioni, ma requisiti imprescindibili per rimanere competitivi. Con una domanda in calo del 12% per Stellantis e un portafoglio prodotti in evoluzione, il nuovo management avrà il compito di traghettare l’azienda verso una nuova fase. Parallelamente, Renault dovrà continuare a bilanciare la crescita con le complessità delle sue alleanze strategiche.

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