Furti di auto elettriche a Roma, come i ladri agiscono alle colonnine
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/07/Auto-elettriche-piu-vendute-in-Italia-2025-scaled.jpg)
A Roma si sta assistendo a un fenomeno che sta lasciando perplessi molti automobilisti: i furti auto elettriche stanno diventando sempre più frequenti, soprattutto nei pressi delle colonnine di ricarica. Se fino a qualche tempo fa la questione sembrava riguardare solo i veicoli tradizionali, oggi la nuova frontiera della criminalità hi-tech si sposta sulle auto a batteria, approfittando delle loro specifiche vulnerabilità e delle abitudini dei proprietari.
Non è più sufficiente collegare la propria vettura alla colonnina di ricarica e allontanarsi con la tranquillità di chi pensa di ritrovarla al proprio ritorno. La realtà, purtroppo, è ben diversa: le cronache parlano chiaro e le segnalazioni si moltiplicano. I ladri agiscono in modo rapido e silenzioso, utilizzando dispositivi elettronici capaci di simulare la presenza della chiave originale. Bastano pochi istanti e il veicolo viene sbloccato, il cavo di alimentazione disconnesso senza lasciare alcun segno di scasso, e l’auto svanisce nel nulla.
Una certa vulnerabilità
Quello che colpisce è la vulnerabilità strutturale di molti modelli elettrici. Un dettaglio apparentemente marginale, come l’assenza di un blocco meccanico sul connettore di ricarica, si trasforma in un invito a nozze per i malintenzionati. In molte auto, infatti, il cavo può essere rimosso con estrema facilità una volta che il veicolo è stato sbloccato digitalmente, senza dover ricorrere a strumenti rumorosi o invasivi. Questo dettaglio tecnico, spesso sottovalutato sia dai costruttori che dagli utenti, si rivela un punto debole che fa la differenza tra un’auto protetta e una facile preda.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla posizione delle stesse colonnine di ricarica. In molte zone della capitale, queste infrastrutture sono installate in aree periferiche, scarsamente illuminate o poco frequentate, creando il contesto ideale per azioni criminali rapide e indisturbate. La solitudine delle aree di ricarica diventa così una variabile determinante, rendendo difficile sia l’intervento tempestivo sia la possibilità di identificare i responsabili attraverso eventuali testimoni.
Il trend non è del tutto nuovo e ricorda, per certi versi, quanto avvenuto negli Stati Uniti con il fenomeno dei “Kia Boys”, giovani che riuscivano a rubare auto Hyundai e Kia sfruttando semplici vulnerabilità nei sistemi di accensione. La differenza, però, sta nell’evoluzione tecnologica: qui non si tratta più di attaccare serrature meccaniche, ma di sfruttare falle nei sistemi elettronici, spesso troppo permissivi o privi di protezioni adeguate.
L’ondata di furti
L’impatto di questi furti auto elettriche non si limita al danno economico, già di per sé rilevante, ma si estende anche alla percezione di sicurezza degli automobilisti. Cresce il senso di incertezza tra chi ha scelto una mobilità più sostenibile, e non sono pochi coloro che si chiedono se non sia il caso di rivedere le proprie abitudini o addirittura rinunciare all’acquisto di un’auto elettrica. La questione della sicurezza auto elettriche si fa quindi centrale, richiedendo risposte concrete e tempestive sia da parte dei produttori sia dei gestori delle infrastrutture.
Gli esperti non hanno dubbi: la prevenzione è la prima arma a disposizione degli automobilisti. La scelta della colonnina di ricarica non deve essere lasciata al caso. Meglio optare per aree ben illuminate, possibilmente dotate di videosorveglianza e, se possibile, situate all’interno di parcheggi custoditi. In aggiunta, è fondamentale verificare se il proprio veicolo dispone di un blocco meccanico per il connettore e, in caso affermativo, attivarlo sempre durante la ricarica.
L’antifurto satellitare può aiutare
Tuttavia, la vera svolta nella protezione delle auto elettriche arriva dall’adozione di un antifurto satellitare. Questo dispositivo, sempre più diffuso tra i proprietari più attenti, permette di localizzare il veicolo in tempo reale e fornisce un supporto prezioso alle forze dell’ordine per il recupero del mezzo rubato. L’antifurto satellitare rappresenta, ad oggi, una delle poche contromisure davvero efficaci contro i ladri tecnologici, in grado di restituire un minimo di serenità a chi teme di non trovare più la propria auto al ritorno dalla ricarica.
Alla luce di tutto ciò, appare evidente come la sicurezza auto elettriche debba diventare una priorità per il settore automotive. È necessario un cambio di passo da parte dei costruttori, che dovrebbero integrare sistemi di protezione più avanzati e ridurre le vulnerabilità dei modelli in commercio. Allo stesso tempo, i gestori delle infrastrutture di ricarica sono chiamati a garantire ambienti più sicuri e controllati, riducendo i rischi per gli utenti e favorendo una transizione più serena verso la mobilità elettrica.
In definitiva, il rischio di furti auto elettriche rappresenta una sfida che non può essere sottovalutata. Solo con un approccio integrato, che unisca tecnologia, prevenzione e attenzione alla sicurezza, sarà possibile restituire fiducia agli automobilisti e sostenere davvero il percorso verso una mobilità più pulita e sicura.
Se vuoi aggiornamenti su News inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/07/wp_drafter_3648195.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/07/wp_drafter_3648193.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/07/wp_drafter_3648203.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/07/wp_drafter_3648175.jpg)