Ford cambia rotta: tornano berline e compatte dopo l’era dei soli SUV
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Quando si parla di Ford, il pensiero corre immediatamente a una delle case automobilistiche più iconiche e influenti della storia dell’auto. Eppure, negli ultimi anni, la strategia del colosso americano aveva imboccato una strada che sembrava ormai definitiva: abbandonare le auto tradizionali per puntare tutto su SUV, pick-up e veicoli commerciali, lasciando i nostalgici delle berline e delle compatte con l’amaro in bocca. Ma, come spesso accade nel mondo dell’auto, le rotte possono cambiare all’improvviso. A confermare questa nuova aria di cambiamento è stato nientemeno che William Clay Ford Jr, presidente esecutivo della casa dell’Ovale Blu, con una dichiarazione che ha lasciato intendere una vera e propria rivoluzione in atto: «Sul fronte delle auto passeggeri, ci rendiamo conto di non essere abbastanza robusti. Stiamo lavorando sulla nostra strategia futura e penso che rimarrete piacevolmente sorpresi da ciò che arriverà».
Queste parole, pesanti come macigni, sanciscono un’importante inversione di tendenza. Dopo aver salutato modelli che hanno fatto la storia come Ka, Fiesta, Focus e Fusion, Ford ha riconosciuto apertamente una significativa carenza nella propria offerta di automobili per la clientela privata. Oggi, la Mustang resta l’unica vera auto a rappresentare la tradizione del marchio nel listino nordamericano, quasi come un faro acceso nella notte per gli appassionati delle vetture a quattro porte e delle compatte di razza.
Ma la vera notizia, quella che sta già facendo discutere gli addetti ai lavori e i clienti più fedeli, riguarda il fatto che, secondo fonti ben informate, i concessionari del mercato europeo sarebbero già stati messi al corrente dell’arrivo di nuovi modelli destinati a riportare in auge le auto tradizionali. Un segnale inequivocabile che il vento sta cambiando, e che la strategia di prodotto della casa americana sta virando verso una maggiore diversificazione. Non è ancora dato sapere, tuttavia, se questa svolta interesserà anche gli Stati Uniti o se rimarrà confinata al Vecchio Continente, dove la domanda di berline e compatte non è mai davvero tramontata.
Questa scelta non arriva per caso, ma si inserisce in un contesto di profonda riflessione interna. L’obiettivo dichiarato di una elettrificazione totale della gamma europea entro il 2030, infatti, ha incontrato più di un ostacolo. Le difficoltà riscontrate nelle vendite dei recenti Explorer e Capri elettrici hanno messo in luce le criticità di una transizione troppo rapida verso la mobilità a zero emissioni, costringendo Ford a rivedere i propri piani e a lasciare spazio, almeno per il momento, anche a nuovi modelli dotati di motorizzazioni tradizionali.
Un elemento di particolare interesse, che potrebbe rivelarsi decisivo in questa fase di rilancio, è rappresentato dalla possibile intensificazione della collaborazione tecnologica con Volkswagen. Il nome di Martin Sanders, ex responsabile di Ford Europa e oggi dirigente di spicco del gruppo tedesco, circola insistentemente negli ambienti del settore, e lascia intendere che le sinergie tra i due giganti dell’auto siano destinate ad ampliarsi. In particolare, si parla di una possibile estensione della partnership sia sulle piattaforme elettriche MEB sia su quelle a combustione interna MQB, due architetture che potrebbero permettere a Ford di accelerare il proprio ritorno nel segmento delle berline e delle compatte senza dover ripartire da zero nello sviluppo tecnico.
Non va dimenticato, a questo proposito, che solo un anno fa l’amministratore delegato Jim Farley aveva tracciato una linea apparentemente invalicabile, dichiarando che Ford avrebbe abbandonato il “business delle auto noiose” per concentrarsi esclusivamente su veicoli iconici e ad alta redditività, come i SUV e i pick-up. Oggi, però, il mercato – soprattutto quello europeo – sembra chiedere altro, e la casa americana ha saputo ascoltare il segnale, mostrando quella capacità di adattamento che da sempre la contraddistingue.
Resta da capire, ora, se il nuovo corso si tradurrà nello sviluppo di modelli completamente inediti o se si farà leva sulle piattaforme condivise con Volkswagen per accorciare i tempi e contenere i costi. In ogni caso, la direzione appare chiara: Ford vuole tornare a essere protagonista anche tra le auto tradizionali, offrendo ai clienti europei – e forse non solo – una gamma più ampia e variegata, capace di soddisfare chi ancora oggi cerca una berlina compatta o una familiare senza dover necessariamente salire a bordo di un SUV.
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