Supercar o pick-up da 1000 CV? Ford tiene tutti col fiato sospeso
La rivoluzione è alle porte e porta il nome Ford Racing. Il marchio dell’Ovale Blu, infatti, si prepara a scrivere una pagina inedita della sua storia, puntando dritto al cuore degli appassionati e degli addetti ai lavori. Il 2026 sarà l’anno della svolta, con una supercar che promette di lasciare il segno e un’ambizione chiara: detronizzare la rivale di sempre, la Corvette ZR1, regina del Nurburgring tra le americane. Non si tratta solo di un esercizio di stile o di potenza: Ford vuole riscrivere le regole del gioco, fondendo il meglio della pista con la tecnologia di domani.
Non è un mistero che l’evento del 15 gennaio 2026 sia già sulla bocca di tutti. Un appuntamento che, come una bandiera a scacchi, segnerà l’inizio di una nuova era per le divisioni Ford Racing e Ford Performance. L’obiettivo è dichiarato e non lascia spazio a interpretazioni: trasferire l’innovazione delle competizioni sulle vetture di tutti i giorni. Lo ha ribadito senza mezzi termini Mark Rushbrook, responsabile della divisione, sottolineando quanto il nuovo progetto sia “completamente nuovo”, frutto di una ripartenza da zero e non di un semplice restyling.
Le indiscrezioni si rincorrono come i bolidi in rettilineo: da una parte si vocifera di una versione estrema della Mustang GTD, dotata di un’aerodinamica esasperata e di soluzioni tecniche derivate direttamente dal mondo delle corse; dall’altra prende quota l’ipotesi di un pick-up ad alte prestazioni, un Ranger Raptor capace di erogare fino a 1000 CV, ispirato alle sfide del rally. Un doppio binario che lascia spazio a mille scenari, ma che, per ora, resta avvolto nel mistero più fitto. La domanda che tutti si pongono è: quale sarà il cuore pulsante di questa supercar? Le bocche restano cucite su dettagli come il tipo di motorizzazione – termica, ibrida o elettrica – ma una cosa è certa: la sfida lanciata alla Corvette ZR1 e al suo record al Nurburgring è più che mai reale.
Non è solo questione di prestazioni pure. Ford gioca una partita a tutto campo, mettendo sul piatto anche il proprio impegno nel massimo campionato automobilistico: durante l’evento, infatti, saranno svelati aggiornamenti cruciali sul propulsore Formula 1 sviluppato per le monoposto Red Bull. Una collaborazione che promette scintille e che potrebbe accelerare l’introduzione di tecnologie d’avanguardia sulle auto di serie. Un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove ogni giro di pista si trasforma in dati preziosi per il futuro.
Il clima che si respira tra gli appassionati è elettrico: entusiasmo alle stelle, ma anche una buona dose di cautela da parte degli analisti, che attendono con il fiato sospeso specifiche tecniche e dati concreti prima di sbilanciarsi sul reale livello di innovazione. Un aspetto, però, non passa inosservato: la crescente attenzione verso la sostenibilità. Le normative si fanno sempre più stringenti e Ford sa bene che il successo passa anche dalla capacità di coniugare prestazioni estreme con il rispetto dell’ambiente.
La sinergia tra esperienza in pista e produzione di serie è un mantra ormai consolidato nel settore automotive, ma richiede un equilibrio delicato tra sicurezza, durata e costi produttivi. In questo scenario, la presenza in Formula 1 non è solo una vetrina mediatica, ma una miniera di informazioni e soluzioni tecniche che possono fare la differenza sulle strade di tutti i giorni. La strategia di Ford punta proprio su questo: creare un circolo virtuoso in cui ogni innovazione, testata ai massimi livelli, venga poi trasferita sulle vetture destinate al grande pubblico.
Restano ancora molti interrogativi aperti, destinati a trovare risposta solo con la presentazione ufficiale: quale piattaforma sarà scelta per la nuova supercar? Che tipo di propulsore la animerà? E, soprattutto, quanto l’esperienza maturata con il propulsore Formula 1 e la collaborazione con Red Bull influenzeranno il progetto finale? Una cosa, però, è già chiara: Ford non si accontenta di inseguire, vuole tornare protagonista assoluta, unendo il fascino delle corse alla concretezza delle auto di produzione. L’appuntamento è fissato: il futuro di Ford Racing sta per cominciare, e promette di essere tutto fuorché prevedibile.
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