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Fiat 500 elettrica: nuova batteria, più autonomia e prezzo minore

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 10 lug 2025
Fiat 500 elettrica: nuova batteria, più autonomia e prezzo minore
Fiat 500 elettrica in crisi: calo vendite, concorrenza cinese e piani di rilancio per il 2027 con nuova batteria e restyling. Focus su Mirafiori

C’è aria di tempesta su Torino e non è solo il meteo a preoccupare: la Fiat 500 elettrica sta attraversando una delle sue fasi più delicate da quando ha fatto il suo debutto sulle strade europee. Se una volta era il simbolo della rinascita urbana italiana, oggi la piccola torinese sembra arrancare in un mercato che non perdona esitazioni, con numeri che fanno riflettere e scenari che lasciano poco spazio all’ottimismo. E la realtà è sotto gli occhi di tutti: da inizio anno sono state appena 1.039 immatricolazioni, una cifra che fa tremare i polsi e che la vede addirittura superata dalla cinese Leapmotor T03, la quale, ironia della sorte, è entrata da poco nella galassia Stellantis. È il segnale di un cambiamento epocale nel segmento delle city car elettriche, dove l’innovazione corre veloce e chi resta fermo rischia di essere travolto.

Concorrenza spietata

Non si può più far finta di nulla: la concorrenza cinese non solo bussa alla porta, ma ormai l’ha spalancata. I costruttori asiatici hanno saputo interpretare i desideri di un pubblico sempre più esigente, offrendo vetture dal prezzo imbattibile e con tecnologie che fino a pochi anni fa sembravano fantascienza. Il mercato europeo, che un tempo era il terreno di caccia preferito delle case automobilistiche del Vecchio Continente, ora vede avanzare una nuova generazione di player, pronti a rosicchiare quote a suon di innovazione e aggressività commerciale. E mentre loro corrono, la 500e sembra rimasta inchiodata al palo, con un prodotto che fatica a tenere il passo e con uno stabilimento, quello di Mirafiori, che vive giorni di incertezza.

Il nodo principale, inutile girarci intorno, è il prezzo di listino. Gli analisti non usano mezzi termini: la city car torinese oggi costa troppo rispetto a ciò che offre. Se da una parte il fascino del Made in Italy resta intatto, dall’altra la concorrenza gioca su un rapporto qualità-prezzo che la 500e, al momento, non può eguagliare. Prestazioni nella media, autonomia che fatica a reggere il confronto con i nuovi arrivati e un listino che, per molti, appare fuori mercato. E così, chi cerca una soluzione elettrica per la città guarda altrove, lasciando la Fiat a interrogarsi sul proprio futuro.

Un nuovo spiraglio

Ma proprio quando tutto sembra perduto, ecco che si apre uno spiraglio. Secondo quanto dichiarato dalla FIM CISL, Fiat starebbe lavorando a un rilancio in grande stile, puntando tutto su una nuova batteria Stellantis che dovrebbe vedere la luce nel 2027. L’obiettivo? Aumentare l’autonomia e abbattere i costi di produzione, così da rendere la 500e finalmente competitiva. Non si tratta solo di una questione tecnica: è una sfida di visione, di strategia, di capacità di reinventarsi per non essere travolti dall’onda lunga dell’innovazione asiatica. Se la nuova batteria manterrà le promesse, potremmo assistere a una vera e propria rinascita, con benefici non solo per la vettura, ma anche per l’intero polo produttivo torinese.

Non finisce qui. Il piano industriale prevede anche un restyling profondo, sia dal punto di vista estetico che tecnologico. Si parla di un design più accattivante, di interni rivisitati e di un comparto infotainment all’altezza delle aspettative dei nuovi clienti digitali. Un aggiornamento che dovrebbe fungere da ponte verso la nuova generazione, attesa per il 2030, e che avrà il compito di riportare la piccola elettrica Fiat al centro della scena europea. Tutto questo, ovviamente, senza abbandonare le linee di Mirafiori, che rimane il cuore pulsante di questa sfida tutta italiana.

Attendere un paio d’anni

Eppure, c’è un grande punto interrogativo che aleggia su questa strategia: attendere il 2027 per un aggiornamento sostanziale potrebbe essere un azzardo, soprattutto in un settore dove la rapidità di reazione è tutto. La storia recente ci insegna che chi si ferma è perduto, e la pressione dei competitor non accenna a diminuire. Il rischio è che, mentre Fiat si prepara al grande rilancio, il mercato abbia già voltato pagina, lasciando la 500e a rincorrere un treno che corre sempre più veloce.

In definitiva, il destino della Fiat 500 elettrica e dello stabilimento di Mirafiori dipenderà dalla capacità di Fiat di reinventarsi, di ascoltare il mercato e di proporre soluzioni che sappiano coniugare tradizione e innovazione. Serve coraggio, visione e una strategia che punti dritto al cuore delle esigenze dei consumatori. Perché nel mondo delle city car elettriche, non basta più essere iconici: bisogna essere anche competitivi, accessibili e all’avanguardia. Il futuro è adesso, e la sfida è tutta da giocare.

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