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Ferrari: solo il 45% dei clienti la sceglie rossa

Di Francesco Donnici
Pubblicato il 28 giu 2011
Ferrari: solo il 45% dei clienti la sceglie rossa
Le Ferrari uscite dalla fabbrica con la livrea rossa sono scese dall’85% degli anni 90 al 45% di oggi.

Le Ferrari uscite dalla fabbrica con la livrea rossa sono scese dall’85% degli anni 90 al 45% di oggi.

Il rosso, da sempre il colore della Ferrari nelle competizioni e su strada, negli ultimi tempi a lasciato posto a varie altre tinte, almeno nelle preferenze dei clienti: si è passati dall’85% degli anni ’90, al 45% di oggi. Il colore rosso Corsa rappresenta ancora la scelta più frequente, sia ben chiaro, ma la “fetta” si è notavolmente ridotta.  


La storia del rosso Ferrari ha radici molto lontane e si fonde con l’inizio dell’era delle competizioni automobilistiche internazionali. A partire dagli anni venti dello scorso secolo infatti, le vetture da competizione italiane erano verniciate di colore rosso, a causa di un regolamento della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile). Nel corso degli anni la tonalità di rosso è passata in modo più o meno graduale dal rosso scuro – chiamato rosso Alfa – ad una più vivace denominata rosso Corsa, utilizzata nel corso degli anni sia dalle auto da competizione che nella produzione di serie della Casa del Cavallino Rampante. Queste ultime potevano essere scelte anche con un altro dei colori storici della Casa di Maranello, ovvero il giallo Modena, colore della città emiliana e sfondo dello storico simbolo Ferrari. Nel corso degli anni, il rosso corsa  è rimasto immutato nelle vetture di serie, mentre su quelle di Formula Uno cambia ogni anno di tonalità e gradazione  a secondo dello sponsor del momento.


Ora però i tempi sono cambiati, e sembra totalmente passato di moda il vecchio detto modenese “cinc sghei püssè ma russ“, letteralmente “cinque lire in più, ma di colore rosso”, visto che la maggioranza delle vetture uscite dagli impianti Ferrari viene richiesta con le nuove livree disponibili nell’ampio catalogo della Costruttore. Infatti il calo di richieste della storica livrea è da imputare ad una clientela sempre più esigente ed attenta al grado di personalizzazione della propria vettura, specie se esclusiva come una Ferrari.


Per rispondere a questa nuova tendenza la Casa di Maranello ha realizzato una serie quasi infinita di colorazioni dedicate alle proprie vetture; ad esempio secondo la moda degli ultimi tempi, sono disponibili per i modelli California, 458 Italia, 599 e FF le nuove vernici bicolore, chiamate senza troppa fantasia “two tone“, con il tetto e i montanti in contrasto con il resto della vettura. L’offerta continua con ben 10 colorazioni  ispirate alle Ferrari  degli anni 50 e 60 come il Vinaccia, il Blu Scozia e l’Avio Met, mentre i più sportivi possono optare per i colori cosiddetti “Challange” , inaugurati dalla Ferrari 430 Scuderia e in seguito introdotti gradualmente su tutta la gamma.


Il top dell’esclusività e della personalizzazione è però rappresentato dal colore “su campione”, anch’esso realizzato direttamente con verniciatura a base d’acqua, nell’impianto nato appositamente nel 2004 per la creazione delle nuove vernici tristrato. Per queste particolari livree, il colore viene applicato in tre fasi separate, in modo da ottenere una maggiore vivacità della vernice e nello stesso tempo renderla cangiante a secondo della luce riflessa sulla vettura.

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