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Ferrari SF90, crollo verticale del valore in soli 300 km

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 21 mag 2025
Ferrari SF90, crollo verticale del valore in soli 300 km
La Ferrari SF90, simbolo di lusso e prestazioni, ha perso oltre 140.000 dollari di valore dopo soli 300 km. Scopri i dettagli e le cause

Una notizia che ha scosso il mondo delle supercar riguarda il deprezzamento senza precedenti di una Ferrari SF90, venduta recentemente sulla piattaforma Bring a Trailer. Questa supercar ibrida plug-in, simbolo dell’innovazione tecnologica del Cavallino Rampante, ha subito una perdita di valore impressionante: originariamente acquistata per 704.250 dollari, è stata rivenduta per soli 579.000 dollari dopo appena 300 chilometri percorsi. Questo si traduce in un calo di ben 470 dollari per ogni chilometro, un dato che sottolinea la velocità con cui il valore delle supercar può crollare.

La vettura è bianca

La vettura, con una colorazione esclusiva Bianco Avus, era dotata di dettagli unici come il cofano in fibra di carbonio, pinze freno gialle e terminali di scarico neri. Anche l’abitacolo vantava finiture in carbonio di alta qualità, elementi che avrebbero dovuto aumentarne l’attrattiva. Tuttavia, queste personalizzazioni hanno probabilmente limitato la cerchia di potenziali acquirenti, rendendo la rivendita più complessa e contribuendo al significativo deprezzamento della supercar.

Un altro fattore cruciale che ha inciso sul valore Ferrari di questo modello è stato il suo ritiro dal listino ufficiale. Questo evento, unito al fatto che la SF90 rappresentava un punto di incontro tra le tradizionali supercar e le hypercar, non è bastato a preservarne il valore sul mercato secondario. Sebbene fosse proposta a un prezzo relativamente accessibile per la categoria, il proprietario non è riuscito a ottenere il ritorno economico sperato.

Deprezzamento rapido

La piattaforma Bring a Trailer, che ha ospitato la vendita, è diventata un punto di riferimento per gli appassionati di auto d’epoca e di lusso. Tuttavia, questo caso dimostra che neanche i marchi più prestigiosi sono immuni dalle fluttuazioni del mercato. Il fenomeno del deprezzamento supercar non risparmia nemmeno i modelli più esclusivi, specialmente quando vengono rivenduti a breve distanza dall’acquisto originale.

Il caso della Ferrari SF90 è una lezione preziosa per collezionisti e investitori. Le personalizzazioni, sebbene possano sembrare un valore aggiunto, possono rivelarsi un’arma a doppio taglio. Inoltre, il tempismo nella rivendita è fondamentale: attendere troppo poco può portare a perdite significative, mentre un’attesa prolungata potrebbe aumentare il rischio di obsolescenza tecnologica, specialmente per modelli ibridi o elettrici che vedono un’evoluzione rapida delle tecnologie.

Il valore

Nonostante la perdita di circa 141.000 dollari, comprensiva di 15.000 dollari spesi per una pellicola protettiva, questo episodio non dovrebbe scoraggiare gli appassionati di supercar. Al contrario, evidenzia l’importanza di valutare attentamente ogni aspetto di un investimento in auto di lusso, dal design alle tempistiche di rivendita. La Ferrari SF90, con la sua tecnologia avanzata e il suo design iconico, rimane comunque un gioiello dell’ingegneria automobilistica, ma il suo destino sul mercato dell’usato è un chiaro promemoria delle sfide che accompagnano il possesso di una supercar.

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