Ferrari: il debutto in Borsa a Piazza Affari
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Dopo il debutto a New York, la Casa di Maranello viene quotata anche alla Borsa di Milano dove il titolo viene proposto a 43 euro.
La Ferrari è sbarcata alla Borsa di Piazza Affari, a Milano, dopo il debutto dello scorso anno a Wall Street. Le azioni della Casa di Maranello sono state distribuite a 43 euro, mentre a New York aveva chiuso a 48 dollari (circa 44 euro al cambio attuale), con una capitalizzazione di mercato di circa 8,32 miliardi di euro. Il titolo è stato sospeso dalle contrattazioni, dopo essere sceso sotto quota 42 euro. L’evento ha visto la partecipazione del presidente Ferrari, Sergio Marchionne, accompagnato dal presidente di FCA (Fiat-Chrysler), John Elkann, dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dal vicesindaco di Milano, Francesca Balzani. Dopo
“Con la quotazione si è aperto un nuovo capitolo – ha commentato Marchionne al momento del debutto della Ferrari alla Borsa di Milano, aggiungendo che – È un nuovo traguardo, una nuova partenza. Competere sul listino di Milano per la Ferrari è come tornare alle origini”. Anche il Capo del Governo si è mostrato particolarmente entusiasta, sottolineando l’importanza di questa operazione finanziaria e augurando che sia di buon auspicio all’intera economia italiana:” Il 2016 vorrei che fosse l’anno in cui smettiamo di recuperare i ritardi e cominciamo a correre più forte degli altri. In bocca al lupo, la quotazione è un bellissimo messaggio per l’intero Paese e una straordinaria occasione per gli investitori”.
Renzi non ha esitato ad esaltare le capacità delle aziende italiane e la loro grande competitività: “Finalmente l’Italia c’è, il nostro più grande alleato è la globalizzazione e se ci mettiamo in pista siamo i primi del mondo – il Presidente del Consiglio ha inoltre ricordato che – un grande Paese può attraversare momenti che non vanno ma si può ripartire”.
Il debutto a Piazza Affari della Ferrari sancisce anche la prima quotazione del Gruppo FCA senza l’azienda del Cavallino Rampante. Nell’ultimo giorno in cui chi comprava azioni Fiat-Chrysler aveva diritto anche a quelle Ferrari – con un rapporto di 10 azioni FCA per una Ferrari – il titolo dell’azienda italo-americana è calato dell’1,37%, chiudendo a 12,92 euro, mentre a Wall Street, la Casa del Cavallino Rampante è scesa dello 0,85%,chiudendo a 48 dollari le operazioni di contrattazione dell’anno appena concluso. Presto il Ministero dei Trasporti pubblicherà i dati relativi alle vendite di dicembre e dell’intero 2015, sottolineando l’andamento più che positivo di FCA, capace di fare meglio della media del mercato.
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