Ferrari 250 GTO unica Bianco Speciale all'asta a Kissimmee [VIDEO]
C’è un nome che fa tremare i polsi agli appassionati e accende la fantasia dei collezionisti di tutto il mondo: Ferrari 250 GTO. Non è solo un’auto, ma un vero e proprio mito su quattro ruote, una leggenda che racchiude in sé tutta l’essenza della passione automobilistica italiana. Eppure, tra i soli 36 esemplari prodotti, ce n’è uno che si distingue da tutti gli altri, un’icona nell’icona: il telaio 3729 GT.
Questa vettura, che sembra uscita da una favola per intenditori, sarà protagonista di un evento destinato a far discutere: la sua comparsa all’asta di Mecum Auctions a Kissimmee, in Florida, prevista per gennaio 2026, promette di riscrivere le regole del mercato delle auto d’epoca. La stima? Una forchetta vertiginosa tra i 50 e i 70 milioni di dollari, cifre che danno il senso di quanto il collezionismo d’élite sia disposto a investire per aggiudicarsi un pezzo di storia irripetibile.
Ma cosa rende questo esemplare così speciale? Innanzitutto, il colore: il telaio 3729 GT è l’unica Ferrari 250 GTO mai uscita dalla fabbrica nella rarissima livrea Bianco Speciale. Un’eccezione alle regole di Maranello, ottenuta grazie all’intervento di Alfredo Reali, figura chiave tra i mediatori della Casa, capace di esaudire le richieste più esclusive di una clientela raffinata. Non è un dettaglio da poco: in un universo dove ogni GTO è unica, questo dettaglio cromatico rappresenta un vero e proprio “unicorno” per gli appassionati.
Consegnata il 28 luglio 1962 a John Coombs, influente patron di scuderia britannica, la vettura è animata dal celebre V12 3 litri, capace di erogare circa 300 cavalli e di sprigionare un sound che ancora oggi fa vibrare i cuori. La carrozzeria, modellata dalla mano sapiente di Scaglietti, e il progetto tecnico sviluppato in collaborazione con il genio di Giotto Bizzarrini, hanno dato vita a una silhouette che sfida il tempo e a prestazioni che hanno lasciato il segno nelle competizioni internazionali.
E qui entriamo nel vivo del suo palmarès agonistico, che racconta una storia fatta di sfide leggendarie: secondo posto assoluto al BRSCC Peco Trophy a Brands Hatch nel 1962 con Roy Salvadori, secondo posto al RAC Tourist Trophy a Goodwood con Graham Hill. Non solo: nel corso degli anni, questo esemplare è stato affidato a piloti del calibro di Richie Ginther, Mike Parkes, Jack Sears, Mike MacDowel e Mike Salmon, contribuendo a cementare il suo status di autentica regina delle piste.
Ma la magia della Ferrari 250 GTO telaio 3729 GT non si esaurisce in pista. La sua storia proprietaria è una sorta di viaggio tra le più importanti collezioni del mondo: dopo il ritiro dalle corse, l’auto è passata di mano tra nomi di rilievo come Viscount Eddie Portman, Robert Perry, John Pearce, Neil Corner e Jack Sears, quest’ultimo custode della vettura per quasi trent’anni. Nel 1999, l’auto entra a far parte della collezione di Jon Shirley, ex presidente di Microsoft e raffinato conoscitore del mondo Ferrari. Shirley ha saputo valorizzare la vettura portandola in condizioni impeccabili sui palcoscenici più prestigiosi, dal Pebble Beach Concours d’Elegance al Goodwood Revival, facendo della 3729 GT una delle GTO più ammirate e riconosciute a livello internazionale.
Un altro aspetto che accende l’interesse degli esperti è lo stato di conservazione della vettura: nonostante qualche intervento di riparazione e riverniciatura, il telaio non ha mai subito un restauro totale. Questo alto grado di originalità rappresenta un valore aggiunto fondamentale, poiché testimonia la fedeltà della vettura alle sue condizioni d’origine, un dettaglio che per i collezionisti più esigenti fa la differenza nel processo di valutazione economica.
Gli analisti del settore sono concordi nell’individuare tre fattori che spingono questa Ferrari 250 GTO ai vertici del mercato: la rarità assoluta (con la livrea Bianco Speciale che la rende un caso unico), il pedigree sportivo di primo livello e una documentazione proprietaria cristallina. La combinazione di questi elementi, in un mercato spesso influenzato da mode, cicli economici e disponibilità di capitali, fa della 3729 GT un investimento dal fascino ineguagliabile, ma anche un simbolo della conservazione del patrimonio motoristico internazionale.
L’asta di Mecum Auctions a Kissimmee si annuncia dunque come un appuntamento destinato a segnare una svolta: non solo per le cifre che potranno essere raggiunte, ma per il valore culturale e simbolico che questa Ferrari 250 GTO rappresenta. Un’auto che, come poche altre, riesce a incarnare la passione, la storia e il prestigio di un marchio che ha fatto la storia dell’automobilismo mondiale.
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